Aerei puliti

Aviazione Net Zero: una nuova alleanza europea per la neutralità climatica

Con l’alleanza per un’aviazione net zero, la Commissione europea invita i membri della comunità aeronautica a unire le forze per preparare l’ecosistema all’entrata in servizio di aeromobili alimentati a idrogeno ed energia elettrica, al fine di garantire che il trasporto aereo possa contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050

Pubblicato il 28 Giu 2022

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Le emissioni di CO2 del trasporto aereo contribuiscono per il 3% circa al riscaldamento globale a cui si aggiungono altre emissioni di gas climalteranti responsabili di due terzi dell’impatto climatico del settore. Per questo, l’industria aeronautica europea ha assunto il fermo impegno di garantire che il trasporto aereo possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. La Commissione sostiene questo obiettivo attraverso azioni concrete come il programma “Clean Aviation” di Orizzonte Europa, meccanismi di fissazione dei prezzi dell’anidride carbonica (come il sistema EU ETS) e il Fondo per l’innovazione con il fine di mettere a punto aeromobili a emissioni zero con nuove tecnologie di propulsione (elettrica e a idrogeno). Tecnologie che presentano enormi potenzialità commerciali e in grado di garantire la futura competitività del settore in tutti i segmenti di mercato, ma che richiederanno anche importanti cambiamenti da parte delle compagnie aeree e nelle infrastrutture aeroportuali, nella gestione del traffico aereo e nelle reti energetiche.

Nell’ambito di Orizzonte Europa, il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, la Commissione sta investendo, insieme all’industria aeronautica, 1,7 miliardi di euro in attività di ricerca e innovazione per un’aviazione climaticamente neutra. Sulla base dei precedenti partenariati dell’UE nel campo della ricerca e dell’innovazione, l’Alliance for Zero Emission Aviation punta a rendere disponibili le tecnologie a emissioni zero entro il 2027-2029, in modo da consentire la messa in circolazione dei nuovi aerei alimentati a idrogeno ed energia elettrica entro il 2035. Le nuove e dirompenti tecnologie in fase di sviluppo dovrebbero ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 30-50 % rispetto al 2020, risultando pertanto fondamentali per la realizzazione del Green Deal europeo. L’alleanza opererà in modo del tutto complementare con due alleanze industriali: quella per la catena del valore dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di anidride carbonica e l’alleanza per l’idrogeno pulito.

Aviazione a emissioni zero
L’idrogeno (utilizzato nelle turbine a combustione o nelle celle a combustibile) e la propulsione elettrica a batteria elimineranno completamente le emissioni di CO2 in volo e ridurranno significativamente altre emissioni.

La partecipazione all’Alleanza per l’aviazione Net Zero sarà aperta agli attori di tutta l’industria aeronautica e della comunità aeronautica in senso lato, come i produttori di energia e qualsiasi altro attore rilevante. Il coinvolgimento dei piccoli operatori del settore e delle start-up che lavorano su soluzioni di trasporto aereo climaticamente neutre sarà particolarmente apprezzato. L’invito ad aderire prevede la firma della dichiarazione e la compilazione del modulo online. Una prima riunione dell’assemblea generale avrà luogo nell’autunno di quest’anno. Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “Con l’avvento degli aerei a zero emissioni l’Europa scrive un nuovo capitolo nella storia dell’aviazione. La neutralità climatica è il passaporto per la crescita, e l’alleanza per un’aviazione net zero aiuterà l’industria aeronautica europea a preparare il terreno per un’aviazione competitiva e pulita.”

Nel 2035 gli aerei elettrici e a idrogeno saranno una realtà

L’alleanza per un’aviazione net zero intende preparare l’ecosistema dell’aviazione all’entrata in servizio di aeromobili alimentati a idrogeno ed energia elettrica. Per farlo, riunirà rappresentanti di costruttori di aeromobili, compagnie aeree, aeroporti, compagnie energetiche e fornitori di carburanti, agenzie di normazione e certificazione, gruppi d’interesse a tutela dei passeggeri e dell’ambiente e autorità di regolamentazione che lavoreranno insieme per individuare tutti gli ostacoli all’entrata in operatività commerciale di tali aeromobili, formulare raccomandazioni e una tabella di marcia per darvi seguito, promuovere progetti di investimento e creare sinergie e una dinamica positiva tra i membri. In particolare, i membri dell’alleanza esamineranno questioni quali i fabbisogni di carburante e infrastrutture degli aeromobili elettrici e a idrogeno negli aeroporti, la normazione e certificazione, nonché le implicazioni per gli operatori (compagnie aeree) e la gestione del traffico aereo.

Nei prossimi vent’anni si prevede che saranno collocati sul mercato più di 44.000 nuovi aeromobili. Il volume potenziale del mercato degli aerei a zero emissioni è stato stimato a 26.000 entro il 2050, per un valore totale di 5.000 miliardi di euro. Così, l’alleanza intende tener fede all’impegno di allineare il settore alle ambizioni e agli obiettivi climatici dell’UE e alle altre politiche correlate. Anche la dimensione internazionale del settore è un elemento importante, poiché la lotta ai cambiamenti climatici richiede uno sforzo a livello mondiale.

Il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton, ha aggiunto: “L’industria aeronautica europea è la più innovativa al mondo. Il suo entusiasmo – dai grandi costruttori ai fornitori di apparecchiature, alle piccole imprese e alle start-up – e la volontà di guidare il processo di realizzazione di aerei a propulsione elettrica e a idrogeno sono davvero incoraggianti. Ma deve essere pronto anche l’intero ecosistema dell’aviazione, compresi i fornitori di carburante, gli operatori aeroportuali e gli enti regolatori. L’alleanza per un’aviazione net zero contribuirà a coordinare gli sforzi compiuti dalle imprese e dalle organizzazioni per mantenere il settore dell’aviazione competitivo e sostenibile.”

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