Fonti Pulite

Lucart decarbonizza le proprie attività industriali con le rinnovabili

Il gruppo cartario ha siglato un accordo di PPA con Plenitude (Eni), che permetterà di coprire una parte del fabbisogno degli stabilimenti italiani

Pubblicato il 14 Feb 2023

lucart

La decarbonizzazione delle attività di Lucart, importante gruppo cartario, passa anche dalle fonti rinnovabili. L’azienda ha annunciato di avere siglato un accordo decennale con Plenitude per l’acquisto di energia rinnovabile, attraverso la stipula di un Corporate Power Purchase Agreement (Corporate PPA). Il contratto, in vigore dal 1° gennaio 2023, prevede che l’intera produzione dell’impianto eolico con una capacità pari a 10 MW in Abruzzo (pari a circa 18 GWh annui) siano destinati alla copertura di una quota significativa del fabbisogno degli stabilimenti italiani di Lucart. Il gruppo potrà così diminuire di circa il 30% le emissioni di CO2 legate all’acquisto di energia elettrica dalla rete nazionale. Lucart è specializzato in  prodotti tissue (articoli in carta destinati al consumo quotidiano quali carta igienica, carta per cucina, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti etc.), airlaid e carte monolucide con marchi come Tenderly e Tutto. 

“Questo accordo si inserisce perfettamente nei nostri progetti a medio termine legati alla transizione energetica – ha dichiarato Massimo Pasquini, Amministratore Delegato del Gruppo Lucart – . Ci permette di ridurre l’impronta di carbonio delle nostre attività e di stabilizzare i costi energetici, in un momento così incerto per gli effetti degli avvenimenti geopolitici sul mercato dell’energia”.

Come scritto in precedenza, l’operazione si inserisce in un più ampio piano per la decarbonizzazione predisposto da Lucart che dal 2014,  ha ridotto le emissioni specifiche di CO2 e NOx rispettivamente del 14,9% e del 47% e i consumi specifici di energia del 13,2%, destinando a recupero l’80% dei rifiuti. I consumi idrici specifici sono invece calati del 23,3% rispetto al 2013. Il piano di Lucart  prevede, tra le altre cose, anche l’installazione di pannelli fotovoltaici nei propri stabilimenti in Europa, come quello di Diecimo, l’installazione di centrali a biomasse per la produzione di energia elettrica e termica e una riduzione dei consumi elettrici attraverso il rinnovamento tecnologico dei propri impianti.

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