Decarbonizzazione: l’Europa impone obiettivi più ambiziosi su trasporti, edifici, rifiuti e agricoltura

Bruxelles raggiunge l’accordo per aumentare l’ambizione del regolamento europeo sulla condivisione degli sforzi: stabiliti obiettivi annuali vincolanti per le emissioni di gas serra per gli Stati membri in settori non attualmente inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE

Pubblicato il 10 Nov 2022

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Accordo raggiunto fra Commissione europea, Parlamento e Consiglio per aumentare l’ambizione del regolamento dell’UE sulla condivisione degli sforzi (ESR): l’intesa stabilisce obiettivi annuali vincolanti per le emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri in settori non attualmente inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS). Inoltre, mantiene in modo importante la proposta della Commissione di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni per questi settori dal 29% al 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005.

Gli obiettivi aggiornati di riduzione delle emissioni per gli Stati membri vanno da -10% a -50% rispetto al 2005 e si tradurranno in un’ulteriore convergenza delle emissioni pro capite degli Stati membri nel 2030. I settori coperti dall’ESR includono edilizia, agricoltura, rifiuti, piccola industria e trasporti. Esempi di potenziali misure che gli Stati membri possono adottare per ridurre le emissioni e raggiungere i propri obiettivi includono: promozione del trasporto pubblico; ristrutturazione degli edifici; sistemi di riscaldamento e raffrescamento più efficienti; e pratiche agricole più rispettose del clima.

Un target fondamentale per l’impatto zero entro il 2050

Il Green Deal europeo è la strategia di crescita a lungo termine dell’UE per rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. La revisione del regolamento sulla condivisione degli sforzi è una delle proposte “Fit for 55” presentate dalla Commissione nel luglio 2021 per rendere energia, uso del suolo, trasporti e politiche fiscali atte a ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Il raggiungimento di queste riduzioni delle emissioni nel prossimo decennio è fondamentale affinché l’Europa diventi il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050 e trasformi in realtà il Green Deal europeo. Gli strumenti legislativi sono fissati per realizzare gli obiettivi concordati nella legge europea sul clima e trasformare radicalmente la nostra economia e società per un futuro equo, verde e prospero.

Al lavoro per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030

“Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo avanti verso il conseguimento dell’ambizione climatica dell’Europa per il 2030 – commenta il Vicepresidente esecutivo, Frans Timmermans –. È un segnale forte alla COP27 del fatto che l’UE sta adottando le misure necessarie per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. I settori contemplati dal regolamento sulla condivisione degli sforzi generano attualmente circa il 60% delle emissioni di gas a effetto serra. Per assicurare un futuro ecologico e sano per tutti sarà necessario un lavoro considerevole in tutti i settori e paesi. L’accordo odierno chiarisce lo sforzo richiesto a ciascuno Stato membro e garantisce la solidarietà riguardo al modo in cui l’Europa raggiunge i propri obiettivi in materia di clima.”

Prossimi passi

L’accordo provvisorio odierno richiede ora l’adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio. Una volta completato questo processo, la nuova normativa sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore.

Per maggiori informazioni vai al sito della Commissione Europea con il Regolamento relativo alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030 come contributo all’azione per il clima per onorare gli impegni assunti a norma dell’accordo di Parigi QUI

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