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In Emilia-Romagna al via un mega progetto per l’agrivoltaico

L’iniziativa vede coinvolte Bonifiche Ferraresi e Compagnia Valdostana delle Acque. Previsto come primo passo la costruzione di un impianto agrivoltaico da 100 MW

Pubblicato il 30 Gen 2023

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In Emilia-Romagna prende il via un importante progetto di agrivoltaico, la tecnologia capace di combinare la produzione agricola con la generazione di elettricità da fotovoltaico. BF (Bonifiche Ferraresi) e CVA (Compagnia Valdostana delle acque) collaboreranno per la realizzazione e la gestione di progetti relativi alla costruzione e implementazione di impianti agrivoltaici. Il primo progetto è già stato individuato: Bonifiche ferraresi, dopo una preventiva verifica effettuata da Terna sulla disponibilità delle rete, ha selezionato delle aree all’interno della propria tenuta a Jolanda di Savoia (Ferrara), da cui avrà inizio la costruzione di un impianto da ben 100 MW, dotato di un meccanismo di stoccaggio dell’energia. Capace di anche di integrarsi con le tecniche di agricoltura di precisione, che hanno avuto molto sviluppo negli ultimi anni.

Secondo l’Amministratore Delegato di BF Federico Vecchioni “L’obiettivo è realizzare una partnership tecnologica, compatibile con la produzione agricola. In particolare questo progetto sancisce una integrazione che per anni è stata ritenuta estremamente complicata, tra produzione agroalimentare di eccellenza e la generazione di energia da fonti rinnovabili. Un progetto che in un periodo come quello che stiamo attraversando, rappresenta anche una scelta di medio periodo. Abbiamo infatti avviato un percorso di autosufficienza energetica che passa dall’utilizzo di agrivoltaico, biometano e biocarburanti”.

L’agrivoltaico coniuga produzione agroalimentare di eccellenza e generazione di energia da fonti rinnovabili

L’iniziativa sarà replicata in ulteriori aree che sono state già individuate. Come ha aggiunto Giuseppe Argirò, Amministratore Delegato di CVA – Compagnia Valdostana delle Acque: “Abbiamo messo a fattore comune due mondi che sinora si sono parlati poco: agricoltura e impiantistica rinnovabile. Prima esisteva un atteggiamento prudenziale da parte del mondo agricolo, c’era preoccupazione che lo sviluppo non controllato del fotovoltaico sottraesse suolo alla produzione agricola. Ma lo shock energetico e geopolitico hanno dimostrato che ci troviamo di fronte a sfide estremamente rilevanti. Oggi si fa un passaggio storico: per la prima volta questi due mondi avviano una progettazione industriale, che guarda alle rinnovabili anche in ottica di target europei di decarbonizzazione e rimodulazione del mix energetico. Per raggiungere i traguardi che l’Italia si è posta gli insediamenti impiantistici sulle aree agricole sono imprescindibili”.

Il progetto è stato promosso anche dal Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Conosciamo bene il valore di Bonifiche Ferraresi. La partnership con CVA può aprire la strada sull’agrivoltaico. Noi vogliamo difendere produzione agricola, in una regione che fa dell’agroalimentare la sua bandiera, ma abbiamo anche bisogno di spingere la transizione ecologica. Gli agricoltori, d’altra parte, sono i primi a essere colpiti dall’impatto dei cambiamenti climatici”.

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