Progetti

Assomarinas e NatPowerH porteranno l’idrogeno nelle aree portuali

L’obiettivo della partnership è la diffusione nelle aree portuali di un network di stazioni di rifornimento ad idrogeno destinate alla propulsione delle imbarcazioni da diporto, oltre alla promozione della ricerca tecnologica

Pubblicato il 15 Feb 2024

Idrogeno

Il mondo del trasporto marittimo, al momento ancora completamente dipendente dall’impiego di fonti fossili, sta sempre più valutando l’idrogeno come possibile alternativa.
In questo senso va visto l’avvio della collaborazione tra Natpower H – sviluppatore globale di un’infrastruttura per la produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno verde e parte del gruppo NatPower – con Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici, con l’obiettivo accelerare il percorso di transizione energetica nelle marine italiane.
In particolare la partnership triennale prevede che Assomarinas e NatPowerH collaboreranno alla diffusione in aree portuali di un network di stazioni di rifornimento ad idrogeno destinate alla propulsione delle imbarcazioni da diporto, oltre alla promozione della ricerca tecnologica nel campo della transizione energetica nel settore della nautica.
Alle spalle della collaborazione c’è il progetto NatPower H, con la prima installazione annunciata entro l’estate del 2024, prevede un investimento di 100 milioni di Euro con l’obiettivo di raggiungere almeno 100 stazioni di rifornimento nei prossimi sei anni e di esportare questo modello alle aree oltre il Mar Mediterraneo.

“Siamo lieti di poter annunciare la nuova partnership con Assomarinas – ha dichiarato Andrea Minerdo, CEO di NatPower H, che continua: – “L’Associazione Italiana Porti Turistici si è da sempre distinta nel sostenere la ricerca nel campo della transizione energetica delle imbarcazioni da diporto. Per questa ragione siamo fiduciosi che la nostra collaborazione consentirà una significativa accelerazione nel percorso di decarbonizzazione delle marine italiane. Riteniamo infatti che l’idrogeno rappresenti una delle soluzioni più efficaci per dare impulso alla transizione verso la completa sostenibilità di tutto il settore della nautica da diporto e dello yachting. In particolare, l’uso dell’drogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente”.

L’attenzione della nautica alla sostenibilità

L’attenzione verso l’idrogeno non è un’iniziativa isolata nel panorama della nautica: secondo Assomarinas si sta assistendo a progressivo un impegno per la costruzione di imbarcazioni sempre più sostenibili e sono numerosi i cantieri navali e i produttori di motori che stanno promuovendo soluzioni per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ecosistema. Inoltre la delimitazione di zone marine protette con divieto di motori diesel mette ulteriormente in evidenza l’importanza della sostenibilità anche nel segmento degli yacht e dei megayacht, spingendo l’intera industria verso innovazioni eco-friendly. La transizione energetica è rallentata dalla carenza di infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento di fonti di energia ad impatto zero.

Da qui la scelta di guardare all’idrogeno: “Assomarinas – dichiara Roberto Perocchio, Presidente di Assomarinas – ritiene che anche i porti turistici debbano essere preparati alla transizione energetica che- come indicato dagli studi di Icomia, l’organizzazione mondiale delle industrie nautiche- comporterà in futuro l’uso di molteplici forme di energia non fossili. Tra queste, l’idrogeno, utilizzato sia in motori termici che attraverso sistemi elettrochimici definiti “fuel cells”, è destinato a svolgere un ruolo primario, e siamo dunque grati a Natpower per aver tempestivamente provveduto ad elaborare e proporre delle tipologie di rete distributiva perfettamente compatibili con le esigenze della portualità turistica, ponendosi all’avanguardia internazionale dell’offerta. Alcuni nostri associati hanno immediatamente colto l’importanza di questa nuova prospettiva ed hanno già definito gli accordi per preparare le banchine a questo nuovo sviluppo”.

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