Analisi

Dati ESG determinanti per gli investimenti a reddito fisso

Una ricerca di Tabula mette su investitori istituzionali e gestori patrimoniali europei mette in evidenza che nel 98% dei casi i dati ESG sono determinanti nelle loro decisioni relative a strumenti finanziari a reddito fisso.

Pubblicato il 02 Ott 2023

Dati ESG sempre più determinanti per le imprese e per la competitività

Una ricerca di Tabula Investment Management con interviste a 100 investitori istituzionali e gestori patrimoniali europei con un totale di attività gestite di oltre 150 miliardi di euro, ha rivelato che il 98% sostiene che i dati ESG sono importanti per informare le loro decisioni di investimento in strumenti finanziari a reddito fisso, con due terzi che sottolineano quanto sia molto importante.

Dati ESG: l’importanza di avere più fonti

La ricerca rivela che la maggior parte degli investitori e dei gestori patrimoniali intervistati utilizza più di un fornitore di dati ESG. Poco più della metà ha dichiarato di utilizzare due fornitori; l’11% ne utilizza tre; il 2% ne utilizza quattro.

Quando si è chiesto di classificare cosa guida la decisione di utilizzare i fornitori di dati ESG per supportare le decisioni di investimento in strumenti di debito, i partecipanti hanno valutato la qualità delle metodologie di valutazione come la più importante; la facilità d’uso (reporting e piattaforme) è stata seconda; la copertura geografica terza; e la copertura degli emittenti quarta.

Quali tipologie di dati ESG sono più importanti

Per quanto riguarda le tipologie di dati ESG che gli investitori e i gestori patrimoniali richiedono dai fornitori possiamo osservare dalla ricerca di Tabula Investment Management che il 58% ha guarda ai requisiti di divulgazione finanziaria sostenibile, l’impatto avverso principale e altre informazioni sui requisiti di rendicontazione normativa.

Più della metà (55%) ritiene sia importante disporre di valutazioni specifiche proprio sui rating ESG mentre la metà degli intervistati cerca dati aziendali grezzi divulgati dagli emittenti comead esempio i dati sulle emissioni e le cifre sul divario retributivo di genere. Il 46% dichiara di essere interessata ai modelli di coinvolgimento aziendale, mentre il 38% analizza i dati sul rischio climatico. Più di un terzo (36%) cerca dati sull’allineamento con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e lo stesso numero cerca informazioni sulle valutazioni d’impatto.

Le difficoltà nell’utilizzo dei dati ESG

Quasi tutti quelli intervistati dicono che le differenze tra le valutazioni ESG dei fornitori per lo stesso emittente rendono difficile l’utilizzo di questi dati. Un quarto dice che le incongruenze rendono molto difficile l’utilizzo dei dati mentre il 69% dice che è piuttosto difficile. Solo il 6% sostiene che le discrepanze tra le valutazioni ESG per lo stesso emittente rendono l’uso dei dati ESG una sfida da affrontare con molta attenzione per le decisioni di investimento in strumenti di debito.

Jason Smith, Chief Investment Officer di Tabula, ha dichiarato in una nota dell’azienda che è incoraggiante vedere che così tanti investitori considerino i dati ESG fondamentali per prendere le loro decisioni. Un risultato che è anche il frutto dell’aspettativa crescente da parte dei regolatori di includere questi temi nella compilazione dei portafogli. Ma affinché gli investitori possano applicare questi dati in modo veramente significativo, e per rispettare linee guida ESG sempre più rigide, hanno bisogno di standard coerenza e accesso a basso costo.

Michael John Lytle, CEO di Tabula, ha a sua volta osservato che i dati non finanziari sono sempre più importanti nelle decisioni di investimento, in particolare nella valutazione dei rischi futuri. Le eventuali lacune negli ESG data come le emissioni di carbonio di Scope 1, 2 e 3 rappresentano una sfida significativa per l’analisi dei rischi. S

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