La tendenza di passare da un’offerta di prodotto tradizionale ad un’offerta di prodotto ancorata ad un servizio crea un rapporto duraturo tra cliente e fornitore e innesca un processo di miglioramento del prodotto/servizio stesso prolungandone la vita utile e stimolando un processo di gestione circolare dei beni. Questo è esattamente il percorso messo in atto da Montecolino, azienda di riferimento nella produzione di pavimentazioni e rivestimenti tessili, nell’ambito del progetto Re-NetTA “Re-manufacturing Networks for Tertiary Architectures”, finanziato da Fondazione Cariplo (Grant 2018-0991) e sviluppato presso il Politecnico di Milano dai Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (DABC), Dipartimento di Design e Dipartimento di Ingegneria Gestionale (DIG).
Come spiega Nico Fontana, AD di Montecolino, l’obiettivo della ricerca è quello di mettere a punto nuovi modelli organizzativi relativi al re-manufacturing e riutilizzo di componenti edilizi derivanti da processi di trasformazione e ristrutturazione di edifici adibiti a settore terziario. “Lo studio ha suddiviso le ricerche nell’ambito di tre ambienti che possiedono una correlazione sulla durata dell’allestimento: uffici, negozi e fiere. Ambiti nei quali da sempre siamo operativi” e in cui la Lombardia rappresenta una quota di assoluta rilevanza in ambito nazionale: con 134.667 unità rappresenta il 21,3% degli uffici in Italia, con 360.000 unità il 14,2% negozi; in ambito fieristico 2.064.000 m2 di aree affittate in 155 eventi grazie ad una capacità espositiva di oltre 600.000 m.
Dal canto suo Montecolino, da sempre attentata alla sostenibilità dei propri prodotti, ha intrapreso negli ultimi anni una strada virtuosa nell’ottica di ridurre il proprio impatto ambientale. Il risultato ha portato, non solo ad una notevole diminuzione degli scarti di produzione e alla diminuzione delle emissioni, ma anche ad una drastica riduzione dei rifiuti generati dopo l’uso dei prodotti. Attraverso una riprogettazione dei pavimenti, dal 2017 Montecolino decide di sfruttare l’esperienza maturata in 15 anni di recupero degli scarti interni e di applicare il sistema di recupero alla moquette post consumo, dando così vita al progetto montECOlino Recycling Carpet.
In particolare, il progetto di condivisione della responsabilità ambientale con fiera Milano ha consentito di salvare 52.613 alberi equivalenti evitando l’emissione di 1.157.488 kg di CO2 nell’ultimo anno e mezzo.
Il progetto montECOlino Recycling Carpet
Il progetto montECOlino Recycling Carpet prevede la gestione di fornitura, posa, rimozione e riciclo della moquette, per poi produrre un pannello rigido che possa ritrovare in fiera l’habitat ideale per rivivere una seconda vita. Il carpet management system ideato dall’azienda di Provaglio d’Iseo propone una forma contrattuale innovativa quale driver verso la diffusione di un processo circolare di re-manufacturing che ha destato l’attenzione dei ricercatori del progetto Re-NetTa.
I pannelli denominati Wèp (wallECOpannel) sono ideali per essere utilizzati come pannelli per le pareti, cartelli informativi, recipienti per la raccolta differenziata e arredi per gli stand. Il pannello ha origine da materiale riciclato e a fine vita sarà ovviamente riciclabile in un nuovo pannello. Ad ogni passaggio la quota di riciclo aumenta e l’economia circolare diventa sempre più performante.
Ovviamente la composizione chimica della moquette e del pannello risulta identica e quindi il percorso di riciclo già collaudato per i pavimenti si conferma efficace anche per le pareti. Il pannello proposto potrà essere stampato con stampa digitale ad alta definizione e si candida per andare a riempire un vuoto all’interno delle possibilità oggi offerte all’espositore. Accanto al pannello, Montecolino propone un vero e proprio sistema che prevede di utilizzare le strutture in allumino della clientela sfruttando un sistema di aggancio di tipo magnetico o meccanico.
Wèp, il pannello con l’accento sull’ecologia
Il pannello Wèp è leggero, facile da movimentare, veloce da montare, rapidissimo da smontare e altamente personalizzabile mediante stampa e taglio a plotter. Ma è il fattore tempo, l’elemento che assieme all’estetica fa propendere verso questa soluzione. Infatti, il punto critico delle soluzioni tradizionali è il tempo di allestimento. Wèp non richiede stuccature, non richiede verniciature, non richiede personalizzazioni dopo il montaggio perché tutte queste operazioni si possono effettuare in tempo mascherato fuori dalla Fiera.
In Fiera sarà sufficiente arrivare e applicare i pannelli alle strutture in alluminio. Montecolino assieme ai suoi partner è in grado di proporre una soluzione chiavi in mano senza precedenti, un nuovo prodotto un nuovo servizio ma soprattutto un nuovo progetto mai presentato prima in fiera.
In pratica, il modello, adottato da Montecolino e teorizzato dai ricercatori, prevede che il sistema di prodotto-sevizio sostenibile è un modello di offerta che favorisce un mix integrato di prodotti e servizi che insieme sono in grado di soddisfare una specifica domanda del cliente/utente, basato su interazioni innovative tra gli stakeholder del sistema di produzione del valore, in cui la proprietà del prodotto e il costo/responsabilità dei servizi del ciclo di vita rimangono a carico del fornitore, in modo che lo stesso fornitore cerchi continuamente nuove soluzioni vantaggiose dal punto di vista ambientale e/o socio-etico, con benefici economici.