La partnership

Economia circolare, al via l’alleanza tra Legacoop ed Enea

La collaborazione punterà anche sull’efficientamento energetico, sul trasferimento tecnologico e sulla transizione digitale a supporto di startup innovative nel mondo delle cooperative. Mauro Lusetti: “Sviluppiamo percorsi di crescita sostenibili anche per cogliere sfide e opportunità del piano Next Geneteration Eu”

Pubblicato il 18 Feb 2021

Enea-Legacoop

Promuovere e rafforzare il trasferimento dell’innovazione verso nuove imprenditorialità green, come le cooperative di comunità dell’energia, e qualificarne i processi di innovazione. Nasce con questo obiettivo la collaborazione tra Legacoop e Enea, ufficializzata attraverso un protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi da Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, e Federico Testa, presidente di Enea. La partnership sarà indirizzata ai temi dell’efficientamento energetico, dell’economia circolare e della transizione digitale a supporto di startup innovative nel mondo delle cooperative, anche attraverso il “Fondo per il trasferimento tecnologico”.

“Con questa rinnovata collaborazione con Enea – afferma LusettiLegacoop intende accelerare i processi di trasferimento tecnologico legati alla transizione green e tech, per consentire alle cooperative di sviluppare percorsi di crescita sostenibile e innovativa necessari anche a cogliere le sfide e le opportunità del Piano europeo Next Generation”.

“Questo accordo – aggiunge Federico Testa – ci consente di mettere a disposizione di una realtà di rilievo e fortemente impegnata sul fronte della sostenibilità come Legacoop le professionalità, i servizi e le tecnologie avanzate, anche di frontiera, di cui Enea dispone per l’efficienza energetica, la chiusura dei cicli, le fonti rinnovabili, l’economia circolare e il trasferimento dell’innovazione”.

Sul piano operativo la partnership prevede l’istituzione di specifici gruppi di lavoro, che avranno il compito di valorizzare le iniziative innovative che sono in corso di sperimentazione, soprattutto in ambito “deep tech”, con l’obiettivo di estenderle ampliando la platea dei centri di ricerca coinvolti, degli ambiti di intervento oltre che delle filiere produttive e dei settori interessati, con particolare attenzione a quelli di maggiore rilevanza economica e sociale.

Il protocollo d’intesa prevede tra l’altro l’attuazione di programmi di accelerazione di impresa, con l’obiettivo di favorire la costituzione e la crescita di aziende innovative che abbiano origine da “spin-off” del mondo della ricerca. Grazie a questo accordo sarà possibile anche mettere a punto soluzioni, strumenti e servizi di nuova generazione per la fase di incubazione, soprattutto nel campo dell’accesso al capitale e del trasferimento di competenze tra laboratori di ricerca, start-up e medie e grandi imprese.

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