La crisi ambientale globale impone oggi un ripensamento radicale dei modelli produttivi. Tra i materiali più discussi, la plastica rimane un paradosso: indispensabile e al tempo stesso problematica. Relicyc, azienda italiana con oltre quarant’anni di esperienza nel riciclo di materie plastiche e legno, ha deciso di affrontare questa sfida sfruttando la potenza della tecnologia.
Grazie alla collaborazione con Certified Recycled Plastic, Relicyc è diventata la prima realtà del settore pallet ad adottare un sistema basato su blockchain per tracciare in modo immutabile e verificabile le risorse plastiche lungo l’intera filiera del riciclo.
L’obiettivo è ambizioso: creare un ecosistema produttivo circolare capace di garantire trasparenza, sicurezza e qualità dei materiali. Ogni lotto di plastica, dal momento del ritiro fino al nuovo prodotto riciclato, viene registrato digitalmente, rendendo pubbliche le informazioni grazie a QR code univoci stampati sui pallet Logypal. Questo sistema permette di sapere, in qualsiasi momento, da dove proviene e come è stato trattato ogni chilogrammo di plastica rigenerata.
In che modo la tracciabilità digitale supera le certificazioni tradizionali?
La vera rivoluzione non risiede solo nella digitalizzazione dei dati, ma nel modo in cui la blockchain sostituisce e supera le certificazioni cartacee. Tradizionalmente, l’origine dei materiali riciclati è attestata da documenti e dichiarazioni di conformità. Tuttavia, questi sistemi, pur regolamentati, si basano su procedure falsificabili e verifiche spesso parziali.
Con la blockchain, invece, ogni informazione viene autenticata in modo sicuro e decentralizzato, e inserita in un registro condiviso e immutabile. Come spiega Relicyc nel comunicato, questo consente “un deciso superamento delle certificazioni tradizionali”, poiché la prova digitale offre garanzie di trasparenza, affidabilità e controllo superiori a qualsiasi attestazione cartacea.
La tracciabilità totale non riguarda solo la fase produttiva, ma anche quella contrattuale, logistica, finanziaria e ambientale. Ogni attore della catena del valore, dal produttore al riciclatore, dal brand al consumatore, partecipa a un sistema aperto, in cui le informazioni sono verificate e condivise. Ne deriva una filiera più collaborativa, responsabile e sostenibile.
Perché la blockchain è una garanzia di sicurezza informatica e integrità dei dati?
Nel contesto attuale, la protezione dei dati è un requisito imprescindibile per qualsiasi sistema industriale. Relicyc e Certified Recycled Plastic® hanno progettato una piattaforma che risponde alle più recenti normative di sicurezza informatica grazie a meccanismi di crittografia avanzata e decentralizzazione.
In pratica, questo significa che le informazioni sulla provenienza dei materiali non sono custodite in un unico server vulnerabile, ma distribuite in modo sicuro su una rete di nodi. Ciò impedisce manomissioni e accessi non autorizzati, garantendo la riservatezza dei dati durante tutto il processo di tracciamento e certificazione.
Ogni transazione è registrata in modo trasparente e immutabile, permettendo di effettuare verifiche e audit più rapidi e affidabili. In un’epoca in cui la fiducia è spesso il punto debole dei sistemi di certificazione ambientale, questa architettura tecnologica rappresenta un punto di svolta per la compliance aziendale e la qualità dei materiali riciclati.
Qual è il ruolo del “digital twin” nel riciclo della plastica?
Uno degli aspetti più innovativi del progetto è l’introduzione del concetto di “digital twin”, ovvero la replica virtuale di ogni lotto di materiale fisico. Questo “gemello digitale” consente di monitorare, analizzare e simulare il comportamento della plastica riciclata in tempo reale, senza dover intervenire direttamente sul prodotto.
Attraverso la creazione di digital twin, la blockchain diventa un vero strumento di previsione e controllo, capace di ottimizzare processi, ridurre tempi e costi e garantire standard di qualità costanti. Il risultato è una filiera intelligente, dove ogni dato genera valore e trasparenza, e dove le decisioni industriali si basano su informazioni verificate e condivise.
Come sottolinea Relicyc, la blockchain “favorisce un supporto alla sostenibilità e all’economia circolare”, promuovendo la riduzione della plastica monouso e il riciclo di plastica di qualità certificata, in linea con le normative europee.
In che modo questa innovazione combatte il greenwashing e rafforza la fiducia dei consumatori?
Nel panorama della sostenibilità, la credibilità è tutto. In un mercato spesso dominato da dichiarazioni di buone intenzioni, la blockchain introduce un meccanismo oggettivo di verifica. Ogni informazione sulla composizione, l’origine e il percorso dei materiali è accessibile e verificabile in tempo reale tramite un semplice QR code.
Questo approccio riduce drasticamente il rischio di greenwashing, fenomeno che minaccia la reputazione di molte aziende. Con la trasparenza garantita dal registro digitale, i consumatori possono finalmente “vedere” la sostenibilità, non solo leggerla in etichetta. Ciò genera fiducia, rafforza il legame con i brand e promuove comportamenti d’acquisto più consapevoli.
La condivisione di dati verificati favorisce anche una maggiore collaborazione tra gli attori della filiera, stimolando innovazione e responsabilità collettiva. In questo senso, Relicyc ha trasformato un’esigenza normativa in una leva competitiva, dimostrando che la sostenibilità, quando supportata dalla tecnologia, può diventare una strategia di crescita e leadership industriale.
Quali prospettive apre la blockchain per l’economia circolare?
La blockchain, applicata al riciclo della plastica, è oggi una tecnologia abilitante in grado di ridefinire le regole del settore. Oltre a garantire tracciabilità e sicurezza, permette di integrare processi digitali intelligenti che semplificano la gestione dei materiali e riducono l’impatto ambientale.
Per Relicyc, questo significa portare avanti un modello di business che unisce innovazione, efficienza e responsabilità. La digitalizzazione non è più un semplice strumento di controllo, ma un motore di sostenibilità che crea valore condiviso lungo tutta la catena del riciclo.
Con la collaborazione tra aziende, start-up e istituzioni, il futuro della plastica può finalmente diventare più trasparente, più sicuro e più sostenibile. Relicyc ne offre una dimostrazione concreta: “Nel riciclo della plastica la blockchain può essere definita a tutti gli effetti una tecnologia abilitante”, capace di migliorare la sostenibilità della filiera e di superare le limitazioni delle certificazioni tradizionali.
Chi è Relicyc e perché è un modello di innovazione sostenibile?
Fondata oltre quarant’anni fa, Relicyc è un punto di riferimento nel recupero e nella gestione dei pallet in legno e plastica. La sua forza risiede nella capacità di seguire l’intero ciclo di vita del materiale, dal ritiro all’immissione sul mercato, garantendo elevati standard qualitativi e un’organizzazione agile e flessibile.
L’azienda rappresenta un esempio concreto di come l’esperienza possa fondersi con la tecnologia per rispondere alle nuove sfide ambientali. Con la linea Logypal, Relicyc mostra che anche un oggetto apparentemente semplice come un pallet può diventare un simbolo di economia circolare, unendo funzionalità industriale e innovazione sostenibile.



































































