Industry Transition

Transizione verde: nuove opportunità per l’industria italiana dalla collaborazione con la Svezia

Istituzioni e aziende a confronto nel web summit “Accelerating industry’s green transition 2021-2030”. Fra gli spunti per il futuro, l’esigenza di lavorare insieme tra imprese, istituti di ricerca e governi su più fronti per creare un ecosistema di attività, puntando su innovazione e introduzione di nuove tecnologie nella produzione

Pubblicato il 21 Giu 2021

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Veder nascere nuove collaborazioni tra l’Italia e la Svezia e promuovere la transizione verde dell’industria. Sono gli obiettivi del web summit “Accelerating industry’s green transition 2021-2030” che si è svolto nei giorni scorsi per iniziativa dell’Ambasciata di Svezia in Italia, di Business Sweden e del Ministero degli Esteri svedese. All’evento hanno partecipato la Ministra svedese del Commercio Estero Anna Hallberg e il Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

Oltre ai ministri, sono intervenuti l’Ambasciatore di Svezia Jan Björklund e il Ceo di Business Sweden Jan Larsson. A dibattito anche rappresentanti delle istituzioni e aziende italiane e svedesi: Stefan Pan per Confindustria, Mariapaola Vetrucci per Barilla Group, Sten Stenbeck per RISE. Da parte delle aziende svedesi sono stati presentati dei pitch sulla sostenibilità: Catarina Paulson per Alfa Laval, Denis Boissau per BoMill, Pär-Magnus Elmblad per Lagafors, Sebastian Elmgren per Ericsson, Ulf Sandberg per Centriair.

L’importanza della filosofia “less is more”

Nel corso del web summit le aziende hanno presentato soluzioni innovative e sostenibili, guidando i relatori verso alcuni spunti di riflessione posti a fondamento del futuro. In particolare, l’incontro ha permesso di stabilire la necessità di lavorare insieme tra aziende, istituti di ricerca e governi su più fronti per creare un ecosistema di attività.
Ribadita inoltre la linea d’azione “less is more”, secondo cui meno energia viene utilizzata, più vantaggio c’è sia per l’ambiente e sia per le aziende. In questo contesto, i relatori hanno concordato sul fatto che l’innovazione e l’introduzione di nuove tecnologie nella produzione, oltre a essere favorevoli per l’ambiente, portano un valore economico e quindi un vero sviluppo sostenibile. Sostenibilità significa dunque abbandonare le vecchie abitudini e la vecchia tecnologia.

Forte potenziale per future collaborazioni

“L’incontro di oggi ha offerto l’opportunità di esplorare le sinergie tra i nostri rispettivi recovery plan” ha affermato la Ministra Hallberg a conclusione del seminario. “C’è un forte potenziale per future collaborazioni in diverse aree, tra cui il settore alimentare, l’industria automobilistica, le strade intelligenti incluso il 5G, l’industria ingegneristica, le energie rinnovabili e le scienze della vita, solo per citarne alcune”.

“Ringrazio la Ministra Hallberg e l’ambasciata di Svezia per questa preziosa opportunità di confronto” ha aggiunto il Ministro Cingolani. “Il dialogo e la collaborazione tra i Paesi sono necessari in questo preciso momento storico, in cui l’Europa tutta si trova ad affrontare grandi sfide e per farlo sta mettendo in campo importanti misure economiche e sociali. Con Next Generation EU abbiamo l’ambizione di andare oltre la ripresa post pandemia ed impostare il futuro per le prossime generazioni. Ci vorranno anni, per questo parliamo di transizione, e servono strategie congiunte che l’incontro di oggi ha contribuito a mettere in luce”.

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