L’emergenza Coronavirus sta mettendo a dura prova tantissime realtà, in particolare le filiere agroalimentari vivono questa situazione con un “doppio impegno”: la necessità da una parte di assicurare i beni di prima necessità impone alle filiere agroalimentari di continuare naturalmente con la produzione, introducendo nello stesso tempo metodiche e procedure tali da garantire la sicurezza del personale operativo nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale.
Il mondo agroalimentare nel suo complesso si trova così nella necessità di accelerare e di potenziare i processi di innovazione allo scopo di assicurare in modo più affidabile e più efficiente tutta la propria capacità produttiva e di rafforzare anche la capacità di gestire richieste nuove che arrivano o che sono collegate all’emergenza: la necessità di gestire in modo più flessibile le filiere di approvvigionamento, basti pensare a questo riguardo a come è cambiata in questi giorni la domanda di alcuni beni, e di garantire poi, in modo più affidabile la tracciabilità dei prodotti e delle materie prime utilizzate, più in generale fornire dati, informazioni e garanzie sulla sicurezza alimentare.
L’Osservatorio Smart Agrifood in Livestreaming
L’innovazione digitale è chiamato a svolgere un ruolo ancora più importante sotto tutti questi aspetti e proprio per allargare al maggior numero possibile di interlocutori che operano in tutte le aree della filiera agroalimentare l’Osservatorio Smart Agrifood ha deciso di gestire il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio SmartAgrifood in livestreaming. per la prima volta la comunità degli operatori del mondo agroalimentare ha la possibilità di confrontarsi e di seguire un evento che è il punto di riferimento per l’innovazione digitale del settore.
Il convegno, dal titolo “Il digitale è servito! Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart“ rappresenta l’occasione per presentare i risultati della ricerca che analizza gli impatti dell’innovazione digitale nei diversi contesti dell’agroalimentare. In questa occasione verranno affrontati i temi della tracciabilità di filiera, gli sviluppi legati ai mercati italiani dell’Agricoltura 4.0 e delle varie aree nelle quali arriva e si concretizza l’innovazione digitale. Il convegno sarà anche l’occasione per allargare l’orizzonte ai trend internazionali che si sviluppano grazie alle startup dedicate all’agrifood, al food e alla filiera agroalimentare.
L’appuntamento dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia è per il 23 aprile 2020 dalle dalle 10:00 alle 13:00, appunto in LIVESTREAMING.
Maggiori dettagli sull’agenda in programma e il modulo per l’iscrizione sono disponibili qui.
L’evento sarà anche una importante occasione di confronto e i risultati della Ricerca saranno oggetto di un confronto con i principali player del mercato e con esponenti di rilievo del settore agroalimentare italiano sia nell’ambito della produzione e sia in quello della distribuzione. Ampio spazio verrà poi garantito alla Ricerca Accademica.
Il digitale al servizio del mondo agroalimentare
L’innovazione digitale rappresenta oggi più che mai una risorsa fondamentale per aiutare il settore agroalimentare italiano in questa situazione, per dare nuove prospettive alle imprese che operano nel settore primario, per il mondo della distribuzione e per le imprese che operano nelle filiere.
Il digitale rappresenta in modo ancora più rilevante la soluzione per portare integrazione a livello di nodi produttivi e distributivi della filiera, per aumentare la sicurezza dei prodotti e dei processi, per ottenere maggiori efficienze e in definitiva per difendere e valorizzare e produzioni del Made in Italy. Peraltro il settore agroalimentare sta dimostrando da tempo una importantissima vitalità in termini di innovazione su tutti gli ambiti che coprono questa preziosa e complessa filiera che unisce il “campo” alla “tavola”.
Il convegno del prossimo 23 aprile è anche l’occasione per fare il punto sul ruolo che stanno svolgendo le startup in questo percorso di innovazione. La ricerca dell’Osservatorio ha analizzato oltre 1.500 startup a livello internazionale, ha adottato una selezione che ha focalizzato l’attenzione su 913 realtà fondate dal 2013 e finanziate dal 2016 e ha infine messo la lente su 737 startup caratterizzate dal fatto di avere un finanziamento conosciuto. Queste 737 nuove imprese hanno ottenuto finanziamenti per 13,5 miliardi di dollari e sono geograficamente presenti in Nord America (39%) in Europa (31%), in Asia (20%) Oceania (4%) e Centro America (1%).
Startup attente a Data analytics e Internet of Things soprattutto
L’Osservatorio Smart Agrifood guarda al ruolo delle tecnologie adottate e permette di comprendere quali sono gli ambiti che promettono di dare una maggiore spinta di innovazione all’agricoltura. Le applicazioni di Data & Advanced Analytics sono probabilmente il fattore abilitante di tanti processi di innovazione e stanno alla base del 74% delle startup; l’Internet of Things con il 48% dei progetti precede il mondo delle Mobile App con le applicazioni dedicate a loro volta fortemente presenti con un 25%. Droni e device di ultima generazione sono all’11% mentre con un 7% troviamo il mondo della robotica e quello dell’Intelligenza artificiale.
eCommerce al centro dell’attenzione delle startup
E’ interessante osservare che tra le 5 startup che hanno raccolto i maggiori finanziamenti a livello mondiale, le prima tre: DoorDash, Swiggy e Rappi propongono Piattaforme eCommerce per l’acquisto di piatti pronti. Segue MissFresh E-Commerce ovvero, ancora una piattaforma eCommerce per prodotti agroalimentari a cui segue ancora un ecommerce platform come Meicai, questa volta destinata agli agricoltori per la commercializzazione dei prodotti agli acquirenti a prezzi migliori.
Il mondo dell’eCommerce è seguito, in termini di numerosità di startup, dalle startup che operano nell’Agricoltura 4.0 (con un 20% di presenze) e qui rientrano rientrano startup che puntano sull’innovazione degli strumenti di produzione sia nella fase di lavoro “sul campo” sia in quella che attiene ai processi di filiera. Ci sono poi gli ambiti della Qualità alimentare e della Zootecnia 4.0 con il 4%, della Sostenibilità e della Tracciabilità con il 2% e della Logistica con l’1%.
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