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EU e UK aprono la strada agli investimenti globali nell’agritech

Nell’ultimo ventennio non meno di 1.773 imprese globali si sono insediate nell’AgriTech: in Europa 474 e 90 nel Regno Unito. Una tendenza che dovrebbe continuare mentre il mondo affronta la crescente domanda di cibo e cerca di ridurre le emissioni di gas serra associate alla produzione alimentare

Pubblicato il 17 Apr 2023

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L’aumento della popolazione mondiale, che entro il 2050 dovrebbe arrivare a quota 10 miliardi, è destinato a creare un enorme fabbisogno alimentare. Allo stesso tempo, la sostenibilità delle risorse rappresenta una preoccupazione cruciale. Il settore agroalimentare è pergiunta responsabile di circa il 25% delle emissioni globali di gas serra e ciò deve cambiare per raggiungere la neutralità climatica. La risposta a questa trasformazione radicale potrebbe arrivare dagli investimenti nell’AgriTech, un’industria che punta tutto sull’innovazione digitale per rispondere ai bisogni crescenti della popolazione globale e affrontare l’emergenza climatica.

In breve, le aziende AgriTech stanno lavorando per aumentare la produzione alimentare, migliorare l’efficienza e la resilienza agricola, portare la sostenibilità nelle pratiche agricole e offrire soluzioni finanziarie ai produttori. Questo è reso possibile grazie allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia, come l’agricoltura indoor, la biotecnologia animale, le attrezzature robotiche per i campi e l’acquacoltura.

Stiamo investendo abbastanza in AgriTech per nutrire il mondo?

Esplorando il mondo delle aziende AgriTech che sono state finanziate negli ultimi vent’anni, GovGrant – azienda britannica che fornisce servizi di consulenza fiscale e finanziaria – ha scoperto (analizzando i dati raccolti da PitchBook) che ben 1.773 compagnie si sono affermate in questo campo a livello globale, con una buona fetta di 474 aziende che hanno sede in Europa. Il Regno Unito si posiziona al top con la bellezza di 90 imprese, ovvero circa il 5% di tutte le società di settore. È evidente che gli investimenti nell’AgriTech stanno crescendo e il Regno Unito è chiaramente uno dei paesi più avanti.

A livello globale, un mare di denaro del valore di 186 miliardi di sterline è stato investito in queste società da più di 6.000 investitori sparsi nel mondo. Ma limitando la sfera all’Europa, il totale è di circa 80 miliardi di sterline e 1.400 investitori. Nel territorio britannico gli investimenti sono invece di 866 milioni di sterline, distribuiti fra 361 investitori. Un bel bottino che dimostra il potere degli investimenti combinati e la fiducia che gli investitori hanno in queste società. Inoltre, Innovate UK, sostenuta dal governo, è uno dei principali investitori globali, dimostrando che il Regno Unito supera il suo peso nel settore.

La ripartizione degli investimenti AgriTech per settore

Se ci addentriamo nel mondo degli investimenti agricoli, scopriamo 5 settori chiave che compongono l’AgriTech.

Uno di questi è l’Agri Biotech (ABT), dove si cercano soluzioni innovative per migliorare la salute delle piante e degli animali attraverso genetica, microbioma, allevamento e fertilizzanti. Un settore che attira una grande attenzione a livello globale e che, infatti, rivendica oltre l’80% di tutti gli investimenti AgriTech. Un segmento che ha il potenziale per affrontare alcune delle maggiori questioni associate all’agricoltura.

Nel Regno Unito, invece, si intravede un’opportunità di specializzazione nel segmento dell’Indoor Farming (IF), dove vengono utilizzati sistemi e tecnologie per la coltivazione indoor, come l’agricoltura verticale, l’acquaponica e l’idroponica e dell’Animal AgriTech (AAT) che si focalizza su soluzioni innovative per ottimizzare la salute, la produzione e persino la sostituzione degli animali con proteine alternative. Questi settori rappresentano quasi il 40% degli investimenti nell’AgriTech. A livello globale o europeo, invece, meno del 10%.

Altre due aree chiave dell’AgriTech sono l’AgriFinance & eCommerce (AFE), che fornisce servizi finanziari e di commercio online alle imprese agricole e ai coltivatori e il mercato del Precision AgriTech (PAT) che offre sensori e software avanzati per monitorare, analizzare e migliorare le colture, il consumo d’acqua, le condizioni atmosferiche e il controllo dei parassiti.

La direzione di marcia per gli investimenti AgriTech

Nel periodo analizzato (20oo-2021) si è verificato un netto aumento del livello di investimenti complessivi, in tutte e tre le regioni geografiche. A livello globale ci sono stati oltre 14 miliardi di sterline di investimenti in AgriTech solo nel 2021. Evidentemente i livelli di investimento hanno visto i maggiori aumenti negli ultimi anni, dopo aver registrato pochissime variazioni nei livelli di investimento prima del 2011. Questa è una tendenza che dovrebbe continuare mentre il mondo affronta la crescente domanda di cibo e cerca di ridurre le emissioni di gas serra associate alla produzione alimentare. Ci sono anche picchi straordinari nei livelli di investimento per l’Europa nel 2009, 2015 e 2018, a causa di specifiche attività di M&A.

Inoltre, il numero di operazioni in AgriTech è aumentato significativamente nella prima parte e metà degli anni 2010. Non sorprende che le operazioni di venture capital siano le fonti di finanziamento più numerose per le imprese AgriTech, finanziando quasi l’80% di tutte le operazioni. Le attività di Private Equity e Corporate/M&A rappresentano in media rispettivamente circa il 9% e il 12% di tutte le operazioni.

Si prevede che il capitale di rischio continuerà a costituire la maggior parte di queste operazioni, poiché gli investitori finanziano società rischiose in fase iniziale che sviluppano tecnologie innovative per un grande pay-out. Le aziende di successo confluiranno in investitori di Private Equity e attori affermati del settore, come il settore dei prodotti di consumo che acquisiscono attori per la crescita e la sostenibilità. Inoltre, si stima anche un numero crescente di debutti sul mercato pubblico in questo settore nei prossimi anni.

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