Il passaporto digitale di prodotto e le nuove linee guida ENEA per il settore moda
Un team internazionale coordinato da ENEA ha pubblicato le nuove linee guida per la raccolta dei dati di tracciabilità e sostenibilità nel settore moda, con l’obiettivo di supportare le imprese nell’adeguamento ai futuri obblighi normativi europei, in particolare in vista dell’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto (Digital Product Passport, DPP) prevista per il 2027. Il documento, pubblicato dal Comitato Europeo di Normazione, è stato redatto da ENEA insieme a Universitat Politècnica de Catalunya (UPC), Reverse Resources, con il supporto dell’ente italiano UNI, ed è stato presentato nell’ambito di un evento organizzato dal DigitX Innovation Hub per operatori tessili, retailer ed enti di ricerca.
Come ha spiegato Gessica Ciaccio, ricercatrice del Laboratorio ENEA Cross technologies per distretti urbani e industriali, “queste linee guida rappresentano un modello tecnico su come raccogliere e gestire concretamente i dati lungo l’intera catena di approvvigionamento, in vista dell’introduzione di uno strumento come il DPP, che promette di rivoluzionare il modo in cui gli utenti leggono e comprendono i prodotti tessili e il loro ciclo di vita”. Tuttavia, Ciaccio precisa che “i requisiti tecnici e non che dovranno essere soddisfatti dalle aziende del settore sono ancora in fase di definizione”.
Standardizzazione e raccolta dati: un approccio integrato a tracciabilità e sostenibilità
Le linee guida offrono un approccio standardizzato e integrato alla raccolta dei dati, coniugando tracciabilità, sostenibilità e gestione delle operations di filiera in un unico contesto operativo volto allo sviluppo di una moda sostenibile. Sono presenti esempi concreti e risorse pubbliche pronte all’uso. La metodologia si articola in sei fasi basate su standard preesistenti, arricchite da specifiche settoriali sullo scambio dati tra aziende e sull’integrazione degli aspetti legati a sostenibilità ambientale, sociale e controlli doganali.
Il documento integra i risultati di diverse iniziative UE pilota: dal progetto TRICK che ha sviluppato una piattaforma di tracciabilità per l’economia circolare, al progetto CISUTAC focalizzato sulla gestione ottimizzata dei rifiuti post-consumo, fino a PESCO-UP dedicato al riciclo dei tessuti misti cotone/poliestere. Viene inoltre recepita la specifica settoriale CEN CWA eBIZ – aggiornata durante il progetto TRICK – che affronta temi quali tracciabilità, sostenibilità, circolarità e valutazione degli aspetti etici e sociali nella filiera tessile.
Le sfide per le imprese della moda verso la transizione normativa e digitale
Secondo ENEA, queste linee guida rappresentano il risultato di un importante sforzo collaborativo che sintetizza anni di ricerca e sperimentazione sul campo. Si configurano come una risorsa utile non solo per le aziende della filiera tessile-abbigliamento ma anche per sviluppatori software e stakeholder dell’ecosistema – operatori logistici, addetti alla raccolta/riciclo dei rifiuti – chiamati ad affrontare la transizione normativa e digitale imposta dai nuovi requisiti europei.
L’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto costituirà un cambio di paradigma nella gestione delle informazioni su materiali, processi produttivi ed impatti ambientali/sociali dei prodotti moda. Le aziende dovranno dotarsi di strumenti digitali integrati per poter garantire produzione sostenibile e trasparenza lungo tutta la supply chain, ottemperando alle richieste normative e rispondendo alle nuove aspettative del mercato in tema di sostenibilità e circolarità per l’ambiente sostenibile.






