Percorso digitale italiano: settori strategici e infrastrutture: un potenziale in crescita
La presentazione del report sul Decennio Digital UE 2025 ha messo a disposizione una serie di prospettive e di punti di osservazione sulla specifica situazione di ogni singolo stato membro. Relativamente al nostro paese il rapporto ha rappresentato l’occasione per fare il punto in particolare sulle criticità, sugli ostacoli e sulle prospettive del percorso digitale italiano che può essere innanzitutto sintetizzata in una serie di fattori chiave.
Semiconduttori, calcolo quantistico e diffusione delle reti in fibra
L’Italia dimostra un ruolo strategico in settori come i semiconduttori e il calcolo quantistico, supportata da una solida rete accademica e centri di eccellenza.
Il nostro paese ha poi registrato importanti progressi nella copertura delle reti in fibra, che hanno raggiunto il 70% del territorio con un aumento significativo, e una quasi totale copertura del 5G di base. Tuttavia, permangono lacune nelle aree rurali meno popolate.
Digitalizzazione delle imprese: è partita la corsa dell’AI
Nonostante una crescita importante nell’ultimo anno, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale da parte delle imprese italiane (8,2%) rimane ancora inferiore alla media europea, indicando un’area chiave per ulteriori sforzi. Un’altra criticità evidenziata è il basso numero di imprese innovative di successo, con solo nove “unicorni” registrati nel 2024, un dato significativamente inferiore ad altri grandi paesi europei.
Competenze digitali: una lacuna strategica
Le competenze digitali di base rappresentano una delle principali aree di attenzione per l’Italia, con solo il 45,8% degli adulti che le possiede. Questo dato, ben al di sotto della media europea, evidenzia una criticità che interessa tutti i gruppi di popolazione. La scarsità di specialisti digitali, con una bassa percentuale di donne in questo settore, è un’altra sfida per la transizione digitale del paese.
Servizi pubblici digitali: bene ma occorre ridurre la dipenda dall’esterno
Il report riconosce all”Italia di aver compiuto importanti progressi nella digitalizzazione dei servizi pubblici, in particolare per i cittadini, raggiungendo la media europea. Il nostro paese ad esempio risulta tra i più sviluppati a livello europeo per il fascicolo sanitario elettronico con importanti iniziative per l’identità digitale, inclusi i pilot per il portafoglio digitale europeo. Resta una forte dipendenza da fornitori di servixi extra UE, un tema che va direttamente collegato con la necessità di favorire le sviluppo dell’industria digitale UE.
In particolare poi le raccomandazioni per l’Italia includono il consolidamento nelle attività di sviluppo dell’AI, data la capacità nel calcolo ad alte prestazioni, il rafforzamento dell’ecosistema per le startup e le imprese innovative, la prosecuzione degli sforzi per le competenze digitali di base e l’incremento dell’offerta di specialisti digitali in linea con le esigenze del mercato.