Innovazione

X-nano: i nanomateriali a servizio della transizione energetica

La startup, nata presso Istituto Italiano di Tecnologia, punta alla realizzazione nanotecnologie destinate all’industria operante nei settori delle batterie di nuova generazione, dell’idrogeno e del nucleare di ultima generazione

Aggiornato il 23 Dic 2022

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Sviluppare nuovi nanomateriali per la transizione energetica: questo l’ambizioso obiettivo di  X-nano, una nuova start-up nata dall’attività di ricerca del team guidato da Fabio Di Fonzo, ricercatore al Center for Nano Science and Technology di IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) a Milano (CNST-IIT).  Alla base dell’attività della startup c’è l’idea che le nanotecnologie saranno sempre più alla base della transizione energetica, con applicazioni che spaziano dalla produzione di idrogeno a batterie di nuova generazione, fino all’energia nucleare del futuro, compresa la fusione. In questo contesto, X-nano punta a creare nanomateriali con proprietà finora mai esplorate, arrivando alla realizzazione di prototipi pre-commerciali, mentre ai clienti partner sarà lasciata quella industriale. X-nano ha già sviluppato diversi materiali avanzati per la produzione di batterie, dalla grafite sintetica realizzata con processi “green” a miscele di silicio-grafite come anodi per le batterie agli ioni di litio, fino a elettrodi nanostrutturati ad alte prestazioni per le batterie a flusso redox al vanadio. Questi materiali, tra i più critici per lo sviluppo della mobilità sostenibile e per l’integrazione delle rinnovabili nella rete elettrica, dovrebbero consentire lo sviluppo di batterie più sostenibili, più efficienti e indipendenti da logiche geopolitiche di approvvigionamento. Sempre sul fronte delle energie alternative, X-nano lavora sull’idrogeno, dove sta contribuendo allo sviluppo di soluzioni su più livelli: dalla creazione di reattori avanzati per la pirolisi del metano a catalizzatori nanostrutturati per la produzione di H2 verde, che porteranno gli elettrolizzatori ad avere maggiore efficienza e produttività.

Infine, la start-up produce rivestimenti ceramici multifunzionali su componenti metallici studiati per superare alcune delle criticità tipiche delle tecnologie nucleari di ultima generazione, come la corrosione da metalli liquidi ad alta temperatura e la permeazione del trizio, aumentandone così efficienza e sicurezza.

“Vogliamo un futuro in cui l’energia sia la soluzione, non un problema” commenta Paolo Mutti, CEO e cofondatore di X-nano. “Le nanotecnologie possono davvero fare la differenza per la transizione energetica e per molte applicazioni industriali”.

“Utilizziamo elementi costitutivi invisibili per abilitare la transizione energetica e tutte quelle applicazioni in cui le nanotecnologie rappresentano una vera innovazione. Come, ad esempio, nuove soluzioni per la sanificazione elettrochimica dell’acqua, nuovi percorsi verso le bioplastiche derivate dai rifiuti, celle solari basate su architetture ottiche alla nanoscala per la produzione di energia solare sulla terra e nello spazio” aggiunge il ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia Fabio Di Fonzo, Presidente, CTO e cofondatore di X-nano.

A fine novembre X-nano ha inoltre annunciato l’ingresso nel capitale del Gruppo Pietro Fiorentini, tra le maggiori realtà industriali del Nord Est italiano, che possiede una solida clientela tra società di distribuzione e trasporto del gas naturale, Oil & Gas companies, EPC, end-user industriali e utilities,

Articolo originariamente pubblicato il 23 Dic 2022

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