Sustainability management

Paglieri, Luiso: “Ambiente al centro della nuova strategia aziendale”



Indirizzo copiato

Il Gruppo, fondato nel 1807 e celebre per il brand Felce Azzurra, pubblica il primo bilancio di sostenibilità. Il General Manager Francesco Luiso: “Atto dovuto verso collaboratori, clienti e territorio”. Il CSR manager Daniele Del Fiol: “Gettate le fondamenta su cui costruire gli obiettivi futuri”

Pubblicato il 27 feb 2024



Francesco Luiso, General Manager Paglieri
Francesco Luiso, General Manager Paglieri

Paglieri è uno dei simboli dell’imprenditorialità italiana nel mondo, con una presenza in oltre 50 Paesi e una storia ufficialmente iniziata ad Alessandria 150 anni fa, nel 1876, per iniziativa di Lodovico Paglieri, anche se il primo laboratorio è stato creato addirittura più di 50 anni prima, nel 1807. Specializzata nei prodotti per la cura del corpo, del bucato e della casa, tutti caratterizzati da un approfondito studio e sviluppo del profumo, Paglieri deve una buona parte della sua notorietà al brand Felce Azzurra, che oggi si declina anche in Felce Azzurra Bio, la gamma di prodotti più orientata verso la sostenibilità ambientale.

Oltre ai marchi di proprietà (Cléo, Labrosan e SapoNello, Felce Azzurra il Bianco, Mon Amour e Aria di Casa), Gruppo Paglieri fonda nel 2001 Selectiva Spa, che per prima porta il concetto del gourmand in profumeria declinato in bagni, creme corpo e profumi con i marchi Aquolina e Pink Sugar. Per l’azienda il 2024 segna una ricorrenza importante, i 100 anni dalla creazione del profumo Felce Azzurra, e una nuova milestone, quella della pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità. A spiegare le tappe di questo percorso e i valori guida che hanno portato Paglieri a questo “spartiacque” sono Francesco Luiso, general manager del gruppo, e Daniele Del Fiol, CSR, Regulatory & Packaging Manager.

“I valori che ci guidano da oltre 200 anni nella realizzazione di prodotti di qualità superiore, pensati e creati per il benessere dei consumatori di oggi e di domani, sono passione, responsabilità, tradizione e fiducia – sottolinea Luiso – La pubblicazione del nostro primo bilancio di sostenibilità è stato un atto dovuto innanzitutto nei confronti dei nostri collaboratori e dei nostri clienti, ma anche nei confronti di un territorio che ci ha visti nascere e che continueremo a valorizzare. Siamo infatti da sempre attenti ai temi legati all’ambiente ed alla sostenibilità, oltre che fautori del pensiero che ‘Il futuro dipende da cosa facciamo oggi’”.

Luiso, come nasce e come si è sviluppata nel tempo l’attenzione di Paglieri verso la sostenibilità?

Il nostro sguardo verso il futuro ci contraddistingue sin dall’apertura del laboratorio artigianale di profumi del lontano 1807. Da sempre il nostro approccio al business è meticoloso e innovativo, con particolare focus su persone, ambiente e territorio. Guardando a un mercato in continua evoluzione, la società ha sviluppato un nuovo programma strategico, che abbiamo chiamato “Future Vision”, fondato su quattro pilastri: Governance & Valori, Cultura, Sviluppo e Innovazione.

Tra i temi centrali della nuova strategia, la sostenibilità ha un ruolo prioritario, e puntiamo a un’integrazione verticale del nostro processo produttivo. Così nel 2022 abbiamo acquisito Agopag, storica azienda del territorio produttrice di flaconi e tappi, consentendoci maggiori efficienze produttive ed una diminuzione del trasporto su gomma, con una conseguente riduzione della produzione di CO2. Sempre seguendo la nuova linea strategica abbiamo investito sul rafforzamento delle produzioni interne riducendo quelle presso i terzisti e da ultimo, aspetto non meno importante degli altri, abbiamo predisposto e allacciato un imponente impianto fotovoltaico che ci consente di utilizzare energie sostenibili e di avere una maggiore autonomia energetica.

Cosa vi ha stimolato ad alzare l’asticella?

Ci sentiamo protagonisti attivi della sostenibilità ponendola tra i temi di maggior rilievo delle nostre decisioni strategiche, vogliamo rappresentare un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. I nostri prodotti dovranno essere sempre riconosciuti dai consumatori per l’elevata qualità e fragranze uniche ed inconfondibili, ma in parallelo portiamo avanti un processo continuo di miglioramento tecnico e produttivo verso standard sempre più sostenibili.

Ci racconta un’iniziativa che ritiene particolarmente significativa?

Un’iniziativa in corso, di grande valore ed impatto, è la realizzazione di una nuova linea produttiva dedicata alla produzione degli ammorbidenti concentrati. Un investimento industriale che ci permetterà di ridurre la quantità di plastica dei flaconi, ridurre i trasporti, e attraverso nuove formulazioni più concentrate e performanti ridurre il consumo d’acqua.

Il bilancio di sostenibilità

A spiegare quali sono i principali risultati che l’azienda ha raggiunto, e quali sono gli obiettivi che si pone sui tre assi dell’Esg è Daniele Del Fiol, CSR, Regulatory & Packaging Manager di Paglieri SpA: “La pubblicazione del Bilancio di sostenibilità relativo al 2022 è un buon punto di partenza – afferma – Questo risultato, che ha impegnato diversi reparti aziendali, getta le fondamenta su cui costruire gli obiettivi futuri, e consolida gli sforzi e le attività sulla riduzione dei consumi idrici ed energetici”.

Nel futuro il tema ambientale avrà sempre la sua rilevanza, in primis per la gestione dei rifiuti e l’indipendenza energetica – prosegue Del Fiol – mentre i temi sociali e di governance acquisiranno ulteriore importanza sia all’interno sia all’esterno dell’azienda: parliamo dei rapporti con i dipendenti – ad esempio – ma anche della gestione della supply chain e dell’interazione con il territorio”.

“Partendo dalla ‘Future Vision’- argomenta il CSR manager – lavoreremo su welfare, formazione e cultura aziendale con ulteriori iniziative a favore del territorio alessandrino e degli studenti. Infine, a seguito del consolidamento della nuova governance, nei primi mesi del 2023 abbiamo costituito uno Steering Committee dedicato alla gestione degli impatti ambientali, sociali e di governance della società, composto da 5 membri: oltre al sottoscritto, i Ceo Debora Paglieri e Fabio Rossello, la board director Ginevra Rossello Paglieri e il direttore generale Francesco Luiso”.

Daniele Del Fiol, CSR, Regulatory & Packaging Manager, Paglieri

Del Fiol, ci racconta in breve il suo percorso professionale?

Il mio percorso scolastico e professionale parte con la laurea in chimica all’università di Pavia. Una decennale esperienza in una multinazionale dei beni di largo consumo mi ha portato ad arrivare in Paglieri dove, dal 2016 al 2021, ho ricoperto il ruolo di Responsabile Tecnico. Nel nuovo ruolo di CSR, Regulatory & Packaging Manager, che ricopro da luglio 2022, mi occupo di rendicontazione di sostenibilità e dell’integrazione dei principi di responsabilità sociale e ambientale nell’ambito della nuova strategia aziendale, e seguo lo sviluppo dei packaging e la compliance alle norme sull’immissione in commercio dei prodotti.

Come è organizzato il suo team, quali sono i ruoli e le mansioni chiave?

Essendo la figura professionale totalmente nuova in azienda non ho un team di collaboratori. Nella redazione di questo primo bilancio di sostenibilità sono stato affiancato innanzitutto dagli amministratori delegati e dal board, oltre che da tutti i colleghi che hanno contribuito a questo progetto supportandomi in ogni sua fase. Sembrerà una banalità, ma mi fa piacere dire che oggi il team di sostenibilità si chiama Paglieri.

Che metodo avete scelto per misurare le performance e quali sono i vostri standard di riferimento?

Abbiamo seguito gli standard GRI (Global Reporting Initiative) secondo l’opzione “with reference to”. Questi standard, riconosciuti a livello internazionale, rappresentano una garanzia per i nostri stakeholders dell’impegno e della dedizione al miglioramento, al territorio e alle persone che da sempre contraddistingue Paglieri. Anticipando i principi di rendicontazione legati alla nuova direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD), stiamo lavorando alla transizione verso gli standard introdotti dalla direttiva ovvero gli ESRS, in modo da allineare il reporting alle richieste di trasparenza e rendicontazione.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5