Nell’ambito del mercato del riscaldamento domestico a legna e pellet, un’analisi condotta da SWG per conto di AIEL (Associazione italiana energie agroforestali) ha rivelato le motivazioni principali che spingono i consumatori a integrare o sostituire i loro impianti di riscaldamento. I dati emersi dall’indagine indicano che la riduzione dei consumi, l’interesse per gli impianti più innovativi e l’impatto ambientale sono le tre principali motivazioni che guidano il cambiamento nel settore.
Meno consumi e più innovazione e sostenibilità guidano le scelte dei consumatori
L’indagine è stata condotta alla fine di marzo 2023 su un campione rappresentativo di soggetti che hanno dichiarato di aver operato un’integrazione o una sostituzione del loro impianto di riscaldamento con uno diverso negli ultimi 12 mesi o coloro che hanno intenzione di farlo nel corso dei prossimi 12 mesi.
Da quanto emerso, il 59,65% considera l’installazione di un dispositivo a legna o pellet come integrazione ad altri sistemi di riscaldamento già esistenti. Le stufe a legna risultano essere la scelta preferita dal 34% dei consumatori, seguite a breve distanza dalle stufe a pellet, per cui optano il 33% dei partecipanti. Altre opzioni includono gli inserti o camini a legna (14,9%) e le caldaie a pellet (13,9%), mentre gli inserti a pellet sono stati scelti solo dal 4,2%.
Un aspetto interessante emerso dall’indagine riguarda le motivazioni che spingono i consumatori a sostituire i loro impianti di riscaldamento. Il 29,2% ha indicato la riduzione dei consumi come motivo principale, desiderando così un impianto più efficiente. Il 26,2% ha scelto un nuovo tipo di impianto per la sua innovazione, mentre il 23,6% ha optato per un sistema a minor impatto ambientale.
Altre motivazioni citate includono l’aspetto estetico e il comfort offerto dal nuovo impianto (20% dei partecipanti), nonché gli incentivi statali o regionali per la sostituzione dei sistemi di riscaldamento (decisivi per il 19,3%).
L’evoluzione del mercato del riscaldamento domestico a biomasse legnose
Le ragioni alla base della scelta di un dispositivo a legna o pellet comprendono il risparmio in bolletta e il minor costo del combustibile (46,8% dei partecipanti), la piacevolezza e l’intensità del calore naturale del legno (30,9%), i costi di manutenzione ridotti (18,1%) e il minore impatto ambientale (17%). Inoltre, la disponibilità del combustibile, la possibilità di riscaldare anche durante i blackout e l’aspetto estetico sono state motivazioni citate dal 15% dei consumatori.
D’altra parte, le soluzioni alternative alle biomasse sono state preferite dal 24,2% dei consumatori a causa delle abitazioni disposte su più piani, che potrebbero essere difficili da riscaldare con una stufa, della fatica nel trasporto del combustibile e della pulizia della stufa (23,2%) e della superficie eccessiva della casa (22,7%).
Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, ha commentato che, indipendentemente dal tipo di biocombustibile scelto, i consumatori che integrano il riscaldamento domestico con un generatore a legna o pellet lo fanno puntando sulla tecnologia avanzata e sostenibile dal punto di vista ambientale. Questo dimostra che gli sforzi del settore nell’innovazione tecnologica sono stati riconosciuti e premiati dal mercato, anche in risposta a normative sempre più rigorose sulle emissioni a livello regionale. Sono ormai vent’anni che l’Associazione Italiana Energie Agroforestali si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi.
Articolo originariamente pubblicato il 05 Giu 2023