Con l’undicesima e ultima tappa del roadshow “Respect for Future” svoltosi presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone (GO), si è concluso un anno di incontri formazione e sensibilizzazione finalizzati a promuovere la cultura del rispetto sul lavoro e a prevenire e contrastare la violenza di genere in ambito professionale.
Il progetto, lanciato nel 2024, ha coinvolto quasi 10.000 persone in 11 siti produttivi e sedi aziendali Fincantieri distribuite su tutto il territorio nazionale: da Trieste ad Ancona, da Palermo a Genova, in un percorso che ha unito management, dipendenti e lavoratori dell’indotto in un dialogo attivo sui temi della diversity, equity & inclusion (DEI).
Un impegno concreto contro la violenza e per l’inclusione
La lotta alla violenza di genere e la promozione di un ambiente lavorativo inclusivo rappresentano oggi un pilastro fondamentale della responsabilità sociale d’impresa. Con “Respect for Future”, Fincantieri – uno dei principali complessi cantieristici al mondo, l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia – ha scelto di andare oltre le dichiarazioni di principio, adottando politiche aziendali concrete contro le molestie e promuovendo attivamente la diversity, equity & inclusion ad ogni livello organizzativo.
L’azienda ha infatti implementato una policy globale per prevenire e contrastare comportamenti inappropriati nei luoghi di lavoro, affiancata da strumenti di supporto e formazione destinati a tutta la popolazione aziendale su cosa significa molestia e come agire nel caso si verifichino situazioni indesiderate. Inclusione in azienda significa oggi creare spazi sicuri, valorizzare le differenze e costruire una cultura del rispetto condivisa, che coinvolga donne e uomini, dipendenti e dirigenti, in un impegno collettivo verso un cambiamento strutturale e duraturo.
Le azioni Fincantieri per la parità di genere
A rappresentare l’impegno del Gruppo sui temi della diversità, equità e inclusione, Luciano Sale, Direttore Human Resources and Real Estate di Fincantieri, che ha illustrato il programma strategico everyDEI con un focus particolare sulle iniziative più significative legate alla parità di genere, una delle quattro aree di azione insieme al sostegno verso le persone con disabilità, alla promozione del dialogo tra generazioni e alla valorizzazione delle differenze culturali.
Fincantieri ha avviato iniziative strutturate pensate per offrire supporto e protezione a chi si trovi in situazioni di difficoltà, dentro e fuori dal contesto lavorativo. Due esempi sono:
- i “Punti Viola”, in collaborazione con DonneXStrada, trasformando 10 sedi del Gruppo, tra cui proprio Monfalcone, in punti di riferimento per chiunque si trovi in una situazione di pericolo o di difficoltà per strada;
- la rete di ascolto interna – creata con la collaborazione di Differenza Donna – composta dalle “Antenne”, ossia colleghe/i che rispondono a un numero dedicato per dare supporto a coloro che hanno subìto o stanno subendo forme di violenza di qualsiasi tipo e in qualsiasi ambito.
Un paradigma aziendale fondato sulla cultura del rispetto

La giornata conclusiva ha visto gli interventi di figure chiave del Gruppo, tra cui Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, che ha sottolineato il valore di “Respect for Future” come
espressione concreta dell’impegno di Fincantieri nella costruzione di un ambiente
professionale fondato su inclusione, rispetto e corresponsabilità.
Per Fincantieri, essere un’azienda forte e a prova di futuro significa avere il coraggio di guardare oltre la linea di produzione e riconoscersi come una comunità viva, che ha un ruolo nell’affrontare temi difficili e delicati. Con Respect For
future ci siamo assunti la responsabilità sociale del tempo in cui viviamo, parlando, educando, sensibilizzando. L’abbiamo fatto senza retorica, ma con l’impegno concreto di costruire un ambiente di lavoro sempre più inclusivo, equo e rispettoso. Crediamo che la forza di un’impresa si misuri anche dal modo in cui si prende cura del futuro, a partire dalle persone.
Accanto a lui, Lorenza Pigozzi, Direttore Comunicazione Strategica di Fincantieri, ha sottolineato l’approccio innovativo del progetto:
“Con Respect for Future abbiamo voluto affrontare il tema della violenza e del rispetto in modo sistemico, ribaltando il paradigma tradizionale. Non ci siamo rivolti soltanto alle vittime, ma abbiamo scelto di porre attenzione anche su chi agisce con comportamenti violenti, per comprenderne le dinamiche e attivare percorsi di prevenzione reale. L’obiettivo di Fincantieri è costruire una cultura del rispetto che coinvolga tutti, donne e
uomini, perché riconoscere, ascoltare e agire è il primo passo per un cambiamento concreto e duraturo.
Cultura del rispetto come asset strategico per l‘impresa
Con il progetto “Respect for Future”, Fincantieri si distingue come un caso esemplare di azienda che affronta il cambiamento culturale non come un accessorio alla produttività, ma come parte integrante della propria strategia industriale e organizzativa. La promozione della cultura del rispetto sul lavoro, infatti, non è solo un atto etico dovuto, ma una leva strategica che incide direttamente sul benessere dei dipendenti, sulla coesione interna e sulla reputazione esterna dell’azienda.
In un contesto globale in cui le imprese sono sempre più valutate anche in base al loro impatto sociale, scegliere di investire in diversity, equity & inclusion significa creare ambienti in cui le persone si sentono tutelate, valorizzate e responsabilizzate. Questo si traduce in un miglior clima lavorativo, maggiore engagement, riduzione del turnover e incremento della produttività. Allo stesso tempo, l’adozione di politiche contro le molestie e la violenza di genere, come quelle implementate da Fincantieri, contribuisce a prevenire conflitti, tutelare la salute psicofisica dei lavoratori e rafforzare la fiducia interna.
Attraverso la diffusione di pratiche concrete – dalla formazione alla rete di ascolto, fino ai “Punti Viola” – il Gruppo ha dimostrato che la responsabilità sociale d’impresa non è solo comunicazione, ma progettualità operativa. “Respect for Future” rappresenta quindi una best practice che mostra come un’impresa possa diventare agente attivo di cambiamento sociale, generando valore condiviso: per le persone, per l’ambiente di lavoro e per il futuro del business stesso.