Energy saving

Alberghi: l’energy management come antidoto al caro energia

Secondo VDA Group esistono soluzioni che permettono alle strutture ricettive di risparmiare dal 20% al 40% in bolletta

Pubblicato il 04 Ott 2022

vda-group

Il caro energia, come emerso anche da una recente indagine di Federalberghi, sta interessando anche le strutture ricettive, minacciando di far saltare il quadro economico, soprattutto in vista dell’imminente stagione invernale. Secondo VDA Group l’utilizzo di soluzioni di Energy e Room Management consentirebbe agli operatori di risparmiare dal 20 al 40% dei costi in bolletta. I sistemi di Energy Management basati sull’occupazione sono pensati per gestire in maniera intelligente le camere quando inoccupate e notificano al gestore dell’albergo informazioni utili come: quale camera può raggiungere il set point desiderato nel più breve tempo possibile, tenendo conto dell’esposizione della struttura e della temperatura esterna. Con un termostato intelligente è anche possibile adottare la strategia di controllo termostatico -detta Recovery Time – con la quale un termostato programmato con un set point desiderato avvierà il riscaldamento con 15 minuti di anticipo per ogni grado di differenza tra la temperatura ambiente e il set point del mattino.

Un ulteriore supporto arriva dalle tecnologie di Guest Room Management System (GRMS) che, ad esempio, aiutano l’albergatore ad attivare/disattivare alcune funzionalità di camera quando l’ospite è assente o di spegnere l’aria condizionata in presenza di una finestra aperta. Un sistema di GRMS aiuta anche a migliorare il processo operativo interno, riuscendo a ottimizzare la comunicazione tra il guest e la reception. Le strutture alberghiere possono poi sfruttare la manutenzione predittiva, effettuata in base alle effettive condizioni dell’apparato piuttosto che secondo un programma predeterminato, che può assicurare un ulteriore risparmio di costi ed efficienza.

“Fare un uso consapevole dell’energia all’interno  delle camere d’albergo è necessario, ancor più in questo periodo – ha messo in evidenza Massimiliano Cognigni, Sales Manager VDA – . Come solution provider proponiamo tecnologie che possono aiutare gli albergatori a risparmiare energia e a evitare sprechi, parliamo delle soluzioni di Energy Management (Risparmio Energetico) e di Guest Room Management (Gestione Camera) grazie alle quali gli hotel riescono a ottimizzare i consumi e massimizzare i processi operativi interni. Nel mondo circa l’89% degli hotel non ha un sistema di EMS né di GRMS. Nella maggior parte dei casi quindi il risparmio energetico è affidato alla responsabilità degli ospiti o agli operatori alberghieri che manualmente gestiscono le funzionalità di camera e il sistema di raffreddamento/riscaldamento. In Italia con il piano Industria 4.0 e il PNRR sempre più hotel riescono a ottenere fino al 50% di detrazione, godendo così dei vantaggi economici derivanti dall’ottimizzazione dei consumi. E’ necessario un cambio di approccio da parte degli stessi albergatori e probabilmente sarà proprio il caro energia a fare da acceleratore.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5