Climate Risks

Droni e wearable per ridurre l’esposizione alle minacce fisiche legate al clima

Verdantix incita i datori di lavoro a fare un maggiore uso della tecnologia digitale per garantire che il personale non sia eccessivamente esposto ai rischi climatici fisici

Pubblicato il 01 Set 2022

rischi fisici climatici

Attualmente la maggior parte dei datori di lavoro dispone di pochi o addirittura nessun sistema per mitigare il rischio di esposizione al calore professionale e altre minacce fisiche legate al clima. Ma mentre le condizioni meteorologiche estreme sono una variabile che le funzioni ambientali, sanitarie e di sicurezza (EHS) non possono controllare, è possibile implementare una gerarchia di soluzioni di mitigazione abilitate dalla tecnologia per arginare l’impatto dei rischi fisici climatici.

La principale società indipendente di ricerca e consulenza Verdantix invita i datori di lavoro a prendere in considerazione l’utilizzo di una gamma di soluzioni di mitigazione basate sulle più avanzate tecnologie, tra cui l’implementazione di robotica come i droni che possono essere utilizzati per raccogliere dati di campionamento tra cui dati sulla qualità dell’aria, sul rumore e sugli inquinanti, e l’utilizzo di dispositivi indossabili (i cosiddetti, wearable) per tracciare l’esposizione al calore dei dipendenti.

Bill Pennington, Research Director, Environment, Health & Safety, Verdantix ha dichiarato: “Quest’estate, in tutta Europa abbiamo assistito a ondate di calore estreme da record e alla devastazione che hanno portato. I lavoratori sul campo e quelli esposti ai rischi di calore affrontano pericoli senza precedenti. I datori di lavoro hanno il dovere di prestare attenzione nei confronti del proprio personale per garantire che non siano a rischio di soffrire di esposizione al calore professionale”.

Gestire i rischi fisici climatici per la salute e la sicurezza dei dipendenti

Quattro soluzioni possono essere utilizzate per gestire le minacce alla salute e alla sicurezza fisica dei lavoratori a causa del climate change.

Il software di gestione degli eventi critici consente alle aziende di valutare il rischio di eventi meteorologici, individuare individui a rischio e agire in modo appropriato in base a processi predefiniti. Ad esempio, Everbridge, un fornitore di software di gestione degli eventi critici, offre un sistema di avvisi SMARTWeather che utilizza Weather Decision Technologies (WDT) per automatizzare gli avvisi di maltempo specifici.

Per le persone che svolgono lavori manuali, l’uso di sensori può aiutare a tracciare e monitorare l’esposizione al calore dei lavoratori in tempo reale. Si consideri Kenzen, un fornitore di soluzioni per la tecnologia climatica e la scienza del calore, che utilizza dispositivi indossabili per misurare la temperatura interna, il microclima dei lavoratori e il tasso di sudore, tra gli altri segni vitali.

I sistemi di gestione EHS (Environment, Health and Safety) possono essere utilizzati per emettere avvisi nel caso in cui le condizioni meteorologiche superino le soglie di rischio. Inoltre, un LMS (Learning Management System) integrato contribuirà a garantire che i lavoratori seguano le pratiche di lavoro nella stagione calda.

La robotica, nel caso specifico i droni, possono essere utilizzati per raccogliere dati di campionamento tra cui la qualità dell’aria, il rumore e i dati inquinanti. I droni possono anche essere utilizzati per eseguire ispezioni in località remote per ridurre l’esposizione dei lavoratori agli elementi.

“Gli eventi estremi legati al clima hanno causato 14,5 miliardi di euro di perdite finanziarie in Europa all’anno dal 2011, e questo continuerà ad aumentare, con la siccità da sola destinata a causare 12 miliardi di euro di perdite annuali se il riscaldamento globale è limitato a 1,5 ° C – avverte Kim Knickle, ESG & Sustainability Research Director, Verdantix –Le imprese devono reagire a questi eventi climatici sempre più costosi e migliorare la loro resilienza climatica. Investendo in soluzioni digitali, le aziende possono valutare e gestire l’esposizione al rischio climatico delle loro attività fisiche e dei loro investimenti, che dovrebbero includere la valutazione di azioni di mitigazione e piani di transizione”.

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