Normative Ue

CSRD: aperta la consultazione pubblica, fino al 18 marzo la raccolta di opinioni sul recepimento

Le imprese e gli altri stakeholder interessati sono invitati a esprimere le loro posizioni sullo schema di decreto di recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive, che mira a rafforzare gli obblighi di reporting delle imprese in merito agli impatti ESG delle loro attività

Aggiornato il 19 Feb 2024

CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive

Il Dipartimento del Tesoro, in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato, ha aperto la consultazione pubblica sul recepimento della direttiva sul Corporate Sustainability Reporting (SCARICA QUI IL DOCUMENTO ORIGINALE), che mira a rafforzare gli obblighi di reporting delle imprese in merito agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle loro attività. Il passaggio fa seguito all’approvazione definitiva – avvenuta in Senato, dopo l’ok già ricevuto dalla Camera, lo scorso 14 febbraio – del disegno di legge di delega al recepimento della Direttiva 2022/2464Ue (CSRD).

Sino al prossimo 18 marzo le imprese e gli altri stakeholder interessati sono quindi invitati a esprimere le loro opinioni sullo schema di decreto: tutti i commenti pervenuti saranno resi pubblici al termine della consultazione, a meno che non venga espressamente richiesto di mantenere la confidenzialità. Questo processo rappresenta un’opportunità unica per le imprese di partecipare attivamente alla definizione degli standard di rendicontazione, assicurandosi che le norme finali siano sia ambiziose che fattibili.

Prepararsi ai nuovi requisiti di reporting

Con il recepimento della CSRD previsto entro il 6 luglio 2024, le imprese devono iniziare a prepararsi per adeguarsi ai nuovi requisiti di reporting. Questo può includere l’adattamento dei sistemi di raccolta e gestione dei dati, la formazione del personale sui nuovi obblighi di reporting e la revisione delle strategie aziendali per garantire che le pratiche di sostenibilità siano pienamente integrate.

In un’epoca in cui la sostenibilità sta diventando sempre più una priorità sia per i consumatori che per gli investitori, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea rappresenta un passo significativo verso la promozione della trasparenza e della responsabilità aziendale. Con l’avvio della consultazione pubblica sullo schema di decreto di recepimento della CSRD, le imprese si trovano di fronte a una preziosa opportunità di contribuire attivamente alla definizione degli obblighi di rendicontazione societaria di sostenibilità.

Gli step verso il recepimento

Le nuove regole sul report di sostenibilità previste dalla CSRD saranno applicate a scaglioni partendo dal 2024 (primo report nel 2025) per le imprese già soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria. Si tratta delle quotate con oltre 500 dipendenti che a chiusura bilancio abbiano superato almeno uno dei parametri dimensionali (20mln euro di stato patrimoniale, 40mln ricavi netti). Le PMI non quotate non saranno obbligate ai report di sostenibilità ma potranno aderire volontariamente. Il termine di recepimento è fissato per il 6 luglio 2024.

Articolo originariamente pubblicato il 19 Feb 2024

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