Il percorso verso la prossima conferenza annuale dell’Onu sul clima, la Road to COP27 passa quest’anno per il continente africano. La conferenza di preparazione PreCOP finalizzata alla definizione dell’agenda della COP27 di Sharm el-Sheikh, in Egitto, prevista dal 6 al 18 novembre si terrà infatti a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, dal 3 al 5 di ottobre (QUI per maggiori informazioni).
La PreCOP riunisce i protagonisti della prossima Conference of the Parties: i ministri dell’Ambiente, dell’energia, gli esperti e gli scienziati, i rappresentanti delle grandi organizzazioni internazionali, il mondo delle imprese, delle università e naturalmente attivisti e rappresentanti delle forze sociali. Lo scorso anno la COP26 aveva avuto come baricentro la città scozzese di Glasgow ed era stata preparata a Milano con una ricca serie di attività e di manifestazioni che avevano dato vita alla PreCOP26.
A Kinshasa si definirà un’agenda che è quest’anno fortemente influenzata dalle grandi crisi geopolitiche, alimentari ed energetiche. Le gravissime ripercussioni di queste crisi stanno indirizzando gli organizzatori di COP27 ad aumentare l’attenzione verso nuovi aiuti ai paesi più esposti alla crisi climatica ed alimentare, per riproporre con maggior determinazione alla comunità internazionale di tenere fede agli impegni legati al Loss and Damage e per finanziare i danni provocati dai cambiamenti climatici e per favorire la mitigazione e l’adattamento anche attraverso i 100 miliardi di dollari da destinare ai paesi in via di sviluppo per una “crescita decarbonizzata” e per adattare le infrastrutture agli effetti del riscaldamento globale.
Il PreCOP27 sarà anche l’occasione per avere una pre-valutazione di come si siano indeboliti gli impegni assunti nel Glasgow Climate Pact per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali e per ridurre l’utilizzo di combustibili fossili per la produzione di energia.