Scenari

G20 Ambiente: focus su biodiversità, economia circolare e finanza sostenibile

Il primo comunicato del G20 di Napoli conferma l’attenzione su tre grandi macro-aree rappresentate dai temi della biodiversità e della protezione del capitale naturale, dalla possibilità di arrivare ad un uso efficiente e condiviso dell’economia circolare e dalla forma del sistema finanziario globale che permetta di attuare una finanza sostenibile

Pubblicato il 23 Lug 2021

Roberto Cingolani Ministero Transizione ecologica Napoli

La prima giornata (22 luglio) del G20 di Napoli dedicato ai temi ambientali ha portato a una prima importante dichiarazione comune che mette in evidenza i grandi temi sui quali si focalizzeranno risorse e impegno nel prossimo (immediato) futuro. Come recita il comunicato emesso dal Ministero della Transizione Ecologica, per la prima volta i G20 affrontano in una prima giornata tanti temi assieme considerando anche la complessità della trasformazione ecologica ed energetica: dalla finanza sostenibile, al marine litter, dalla rete di esperti ambientali Unesco a un appello per la tutela e il ripristino dei suoli degradati, dal lavoro congiunto per una gestione sostenibile delle acque all’impegno per creare le condizioni per un accesso equo all’acqua potabile.

Tre grandi aree di intervento del G20 Ambiente

I lavori del G20 Ambiente ha focalizzato l’attenzione su tre grandi macro-aree a loro volta strutturate in una serie di temi che rappresentano le principali priorità di intervento

  • Biodiversità, con i temi della protezione del capitale naturale e la necessità di lavorare al ripristino degli ecosistemi. Soluzioni che sono basate sulla natura, sulla difesa e su azioni di ripristino del suolo, di tutela delle risorse idriche, e di azioni per intervenire a livello sullo stato di salute e sul fenomeno plastic litter dei mari e degli oceani e mari
  • Economia circolare con la condivisione di una comune visione da parte dei G20 delle prospettive e delle metodologie dell’economia circolare per l’economia con particolare attenzione ad alcuni settori come il tessile per favorire lo sviluppo di una moda sostenibile; come l’applicazione della circular economy al mondo delle città, come la necessità di fare educazione e formazione su questi temi
  • Finanza sostenibile Il ruolo della finanza ( e dell’ESG) è particolarmente importante e i G20 hanno voluto portare l’attenzione sulla necessità di favorire lo sviluppo di forme di finanziamento destinate a investimenti che abbiano come obiettivi la protezione ed il ripristino degli ecosistemi. Un impegno e una indicazione destinato a influenza l’evoluzione del sistema finanziario globale.

Biodiversità

Il G20 di Napoli ha portato una speciale attenzione alla necessità di lavorare per creare soluzioni basate sulla natura e sul rispetto degli ecosistemi allo scopo di affrontare i rischi legati alla perdita di biodiversità. Anche a questo scopo è necessario lavorare per ripristinare i terreni degradati, per aumentare la resilienza dell’ambiente, disporre di strumenti per  prevenire, per ridurre i rischi e per creare le condizioni per gestire i cambiamenti climatic. L’impegno deve anche creare le condizioni per favorire le condizioni di sviluppo di nei settori economico, sociale e ambientale.

Il comunicato del Ministero della Transizione Ecologica ricorda che i G20 hanno riconosciuto i risultati del rapporto IPBES e IPCC del 10 giugno 2021 relativi ai collegamenti diretti tra biodiversità e climate change. Su questi temi il G20 ha scelto di avviare i lavori per un workshop su Nature-based Solutions (NBS) e Ecosystem-based Approaches (EBAs) per condividere conoscenze e consapevolezza relativamente ai due approcci per affrontare le questioni del clima, della natura e del degrado del suolo e del territorio e per favore la ricerca di nuove soluzioni.

Network degli esperti Unesco

Il G20 è stata anche l’occasione per la presentazione di Network mondiale di esperti qualificati in campo ambientale. Una iniziativa promossa dall’Italia, che ha lo scopo di creare le condizioni per aiutare le realtà, gli enti che hanno il compito di gestire aree protette, ambienti di eccellenza e territori ad elevato valore naturalistico riconosciuti dall’UNESCO.

Il Network dovrà concentrare l’attenzione sui siti in maggiore difficoltà tenendo conto delle raccomandazioni degli organismi consultivi dell’UNESCO come l’IUCN o lo IUGS ed effettuare interventi concreti di miglioramento e supporto per mitigare gli effetti legati ai cambiamenti climatici. per finanziare queste attività l’UNESCO ha istituito un “Fondo fiduciario multilaterale” aperto ad altri potenziali donor oltre all’Italia.

Attenzione al suolo e alla terra

APPELLO PER LA TUTELA E IL RIPRISTINO DEI SUOLI DEGRADATI

Per affrontare il grande tema del rispetto del suolo e della rigenerazione della terra dal G20 arriva un appello per la tutela e il ripristino dei suoli degradati con un invito ai Paesi a promuovere azioni di recupero delle aree degradate in linea con il Target 15.3 dell’Agenda 2030. L’obiettivo è quello di recuperare almeno il 50% delle aree già degradate.

Focus sull’acqua

Non è possibile raggiungere una neutralità climatica entro il 2050 se non si creano le condizioni per una gestione sostenibile dell’acqua. In questo scenario dai G20 arriva anche un impegno forte sul tema idrico. In particolare il comunicato del Ministero della Transizione Ecologica parla di  accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie; di gestione integrata delle risorse idriche a scala di bacino, di gestione transfrontaliera; di operazioni per la tutela, la conservazione, l’uso sostenibile ed efficiente delle acque anche promuovendo il ricorso alle Nature Based Solutions (NBS), Ecosystem Based Approaches (EBAs) e alle infrastrutture verdi e sostenibili. I G20 si impegnano a sviluppare un approccio integrato alla gestione delle acque e al loro uso sostenibile.

Qualità dei mari e stato di salute degli oceani

Accanto allo stato di salute del suolo e della terra un altro grande tema è rappresentato dallo stato di salute dei mari e degli oceani. Dai G20 è arrivato l’impegno ad intensificare le azioni finalizzate alla conservazione, alla protezione, e alla creazione delle condizioni per un rapporto sostenibile con gli oceani e con le risorse marine attraverso l’identificazione di Area based management tools (ABMTs). Questo impegno comprende le Aree marine protette.

I G20 puntano anche all’implementazione di politiche marittime sostenibili per accelerare i processi di transizione verso la decarbonizzazione e per aumentare l’efficienza energetica nei porti e nelle città costiere. Per arrivare alla riduzione totale delle emissioni inquinanti provenienti dal settore marittimo entro il 2050 è prevista anche la designazione di Aree Speciali ed Aree ad emissione Controllata (ECA) attraverso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e il supporto ai lavori in ambito IMO. Rispetto al tema degli Oceani a livello di sostenibilità in rapporto con la Food supply chain i G20 confermano degli impegni per l’eliminazione della pesca non sostenibile.

Deve crescere l’attenzione verso il fenomeno del Marine litter

Per quanto concerne il gravissimo problema dell’inquinamento marino legato al Marine Litter, i G20 hanno riconosciuto la necessità di aumentare la collaborazione con il mondo delle imprese private e con le organizzazioni internazionali per accelerare la trasformazione industriale volta a portare sul mercato  prodotti durevoli e riciclabili e nello stesso tempo per favorire la diffusione di una cultura ambientale più attenta ai temi del rapporto con l’ambiente.

Economia circolare

All’economia circolare è stata dedicata una importantissima sessione del G20 di Napoli che ha portato alla volontà comune di adottare una visione condivisa per l’economia circolare e a una serie di azioni per  la cooperazione multilaterale verso la curcular economy. L’obiettivo (volontario) ambizioso è quello di raddoppiare la circolarità dei materiali entro il 2030 come contributo reale per avvicinare il raggiungimento dell’ SDG numero 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.

Un impegno in termini di educazione e formazione all’economia circolare

Ma la neutralità climatica è prima di tutto un grande tema di comportamenti, di abitudini, di sensibilità e di attenzione costante e consapevole all’ambiente. Per questo il G20 di Napoli ha voluto portare l’attenzione sui temi dell’education e della comunicazione. L’inclusione dei giovani nei processi decisionali legati alle questioni ambientali è un tema fondamentale così come il ruolo delle istituzioni nel creare le condizioni affinché le nuove generazioni siano sensibilizzate rispetto alla tutela ambientale e possano contribuire alla transizione verso un’economia circolare e verde.

Finanza sostenibile: il ruolo del Sustainable Finance Working Group del G20

Tutti i temi legati alla trasformazione ecologica e ambientale partono dal presupposto di stimolare e favore una trasformazione che incide sui comportamenti, sulle abitudini, sulle scelte di acquisto dei consumatori e ovviamente sulla capacità delle imprese di favorire e accelerare questa trasformazione. il messaggio di fondo è quello di creare le condizioni affinchè la trasformazione ecologica nel suo complesso sia vissuta a tutti gli effetti come una grande opportunità per il mondo delle imprese. E su questo aspetto, ma non solo, un ruolo importante è svolto dalla cosiddetta finanza sostenibile. L’ESG è chiamato a giocare in prospettiva un ruolo ancora più importante per testimoniare, con un monitoraggio costante e preciso, dei risultati che ciascuna azienda è in grado di raggiungere.

Dai G20 arriva a questo proposito l’impegno a rafforzare l’entità degli investimenti nelle attività sul capitale naturale, a spingere affinché si creino maggiori sinergie tra i flussi finanziari che hanno obiettivo diretto o indiretto un’azione in favore del clima, o di protezione della biodiversità e degli ecosistemi. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per sostenere e favorire gli investimenti che premiano imprese orientate allo sviluppo sostenibile. A questo proposito è previsto un lavoro basato su una roadmap pluriennale per la finanza sostenibile in capo al Sustainable Finance Working Group del G20.

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