Benchmark: l’algoritmo e l’AI di CSRHub per monitorare 650 fonti ESG

La società ha ideato un algoritmo capace di aggregare e armonizzare set di dati provenienti da oltre 650 fonti ESG, generando un punteggio di consenso per le prestazioni dell’impresa. Oggi il database conta valutazioni su oltre 18mila aziende, offrendo un patrimonio inestimabile di informazioni a investitori e management

Pubblicato il 20 Gen 2021

CSRHub genera rating di "consenso" grazie a un algoritmo che opera su una straordinaria base dati (Big Data)

Quanto è importante per un’azienda poter contare su uno strumento che consenta di confrontare le prestazioni ESG in ottica benchmark, di studiare le catene di approvvigionamento, migliorare il reporting e creare dashboard personalizzate sui temi della corporate responsibility? Moltissimo. E nello scenario attuale, sempre di più.

E’ questa l’intuizione su cui si gioca l’essenza di CSRHub, oggi riconosciuta come una delle più ampie fonti mondiali di informazioni sulla responsabilità sociale delle imprese. In un quadro in cui prolifera quotidianamente il numero di aziende che danno la priorità ad azioni e prestazioni in materia di ambiente, dipendenti, comunità e governance, CSRHub ha compreso che questo immenso patrimonio di dati necessitava di organizzazione scientifica. Informazioni tanto importanti rappresentano un valore: non possono essere limitate, di difficile accesso, costose o lacunose, né possono rivelarsi difficili da confrontare, prive di un quadro comune o un sistema di valutazione coerente.

Un punteggio di consenso per le prestazioni ESG dell’impresa

CSRHub interviene proprio qui, colmando il gap con una metodologia innovativa in grado di aggregare e armonizzare set di dati ESG da oltre 650 fonti di settore (in parte private) e di generare, con un algoritmo brevettato, un punteggio di consenso per le prestazioni ESG dell’impresa. Il tutto con un effetto evidente e immediato: aiutare investitori, aziende e consumatori a integrare le tematiche della sostenibilità nei processi decisionali e strategici, aumentando il valore del mercato aziendale, scoprendo opportunità e rischi di portafoglio e integrando le tendenze ESG in altri set di dati di Business intelligence.

I dati di 18mila aziende di 134 comparti in 141 Paesi del mondo

Oggi i dati CSRHub prendono in esame già oltre 18mila aziende di 134 comparti, in 141 Paesi del mondo, fornendo accesso alle informazioni sulle loro politiche di responsabilità sociale, i rating di sostenibilità e gli indicatori di prestazione aziendali. L’insieme dà vita a un database ricercabile che collega milioni di elementi di valutazione alla loro fonte: a questo patrimonio manager, ricercatori, partner Api e stakeholder possono fare ricorso per confrontare le prestazioni dell’azienda, apprendere come le parti interessate valutino le pratiche di CSR interne e cercare modi per migliorare le prestazioni di sostenibilità aziendale.

L’autorevolezza delle valutazioni di CSRHub deriva dalla statura degli analisti e delle fonti prese in considerazione: Institutional shareholder services, Msci (Esg Intangible value assessment, Esg Impact monitor e Esg carbon metrics), Trucost e Vigeo Eiris, dati dei governi, di Ong, ma anche pubblicazioni basate su crowd e social network. CSRHub mette a disposizione la possibilità di aggregare dati di provenienze eterogenee e complesse.

Un valore in termini di benchmark

E per le imprese il valore aggiunto può rivelarsi decisivo: le valutazioni di CSRHub rappresentano infatti, in ultima istanza, l’opinione di consenso sulla performance ESG di un’azienda. Un patrimonio inestimabile non solo in termini di strategie di investimento, ma anche in un’ottica di gestione del mercato.

Le aziende possono infatti confrontare la loro valutazione CSRHub con quella dei loro colleghi o competitor utilizzando l’ampia copertura geografica e industriale a disposizione: attraverso questi confronti, i manager possono costruire strategie per migliorare le pratiche esistenti, pianificare nuovi programmi e rapporti relativi alla sostenibilità, gestire meglio la percezione dei loro stakeholder dei valori aziendali e dell’impatto sociale e valutare le prestazioni CSR del loro marchio.

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