Strategie

Western Digital accelera sulla riduzione della CO2: -42% entro il 2030 per soddisfare in pieno le indicazioni dell’Accordo di Parigi

L’azienda aderisce all’iniziativa Science Based Targets con target ambiziosi per ridurre le emissioni di carbonio e si impegna anche su Scope 3, per ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti del 50% entro il 2030. Previsto un piano di decremento dell’energia attraverso una maggiore efficienza operativa, adozione di energia solare in loco e acquisto diretto di elettricità rinnovabile

Pubblicato il 12 Set 2021

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Western Digital, azienda leader nel settore delle soluzioni innovative per l’archiviazione dei dati, si pone sulla piena scia dell’Accordo di Parigi. L’azienda annuncia infatti di aver aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi), che ha verificato l’aderenza dei suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra con il patto francese e i requisiti del SBTi.
In particolare, Western Digital si impegna a ridurre le sue emissioni (Scope 1 e 2) del 42% entro il 2030, prendendo come anno di riferimento il 2020. L’azienda sta anche adottando un obiettivo Scope 3 per ridurre l’intensità delle emissioni dei suoi prodotti del 50% entro il 2030.
Per raggiungere questi obiettivi, l’azienda si concentrerà principalmente sulla riduzione dell’energia attraverso una maggiore efficienza operativa, l’adozione di energia solare in loco e l’acquisto diretto di energia rinnovabile.

Il piano segue una serie di successi già conseguiti sul piano ESG:

  • da metà 2021, le sedi di Western Digital nella California del Nord operano utilizzando il 100% di energia rinnovabile;
  • Western Digital ha acquistato il 100% di energia rinnovabile per la sua sede di Shenzhen e sta esplorando diverse alternative per le altre sedi a livello globale;
  • Western Digital utilizza l’energia solare in loco in diverse strutture in tutto il mondo;
  • dal 2019 al 2020, Western Digital ha ridotto l’intensità energetica dei suoi prodotti del 25%;
  • dal 2019 al 2020, Western Digital ha ridotto le emissioni (Scopo 1 e 2) di oltre l’8%.

Impegno per costruire un’economia sostenibile

“L’impegno per raggiungere questi ambiziosi obiettivi “science-based” è doveroso nei confronti del pianeta, della società, dei nostri clienti e dei dipendenti. I prossimi anni sono critici, e le aziende hanno un ruolo vitale nel favorire il raggiungimento di una trasformazione significativa nei tempi e nelle dimensioni”, ha dichiarato Joshua Parker, senior director, Corporate Sustainability, Western Digital. “Stiamo già facendo rapidi progressi per ridurre le nostre emissioni, dimostrando il nostro impegno per costruire un’economia sostenibile”.

Scelto l’impegno più ambizioso: ridurre il riscaldamento di 1,5°C

Nata come partnership tra CDP, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF), l’iniziativa SBT aiuta le aziende a stabilire obiettivi climatici basati sulla scienza per ridurre le emissioni di gas serra e trasformare le operazioni commerciali in linea con l’economia futura sempre più caratterizzata da basse emissioni di carbonio. L’iniziativa SBT offre alle organizzazioni due livelli di obiettivi nel loro cammino verso la riduzione delle emissioni di gas serra: un primo impegno di base che consiste nel limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C sopra i livelli preindustriali e un secondo impegno più ambizioso che invece richiede di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea anche con le indicazioni contenute nell’accordo sul clima di Parigi.

Western Digital si è impegnata nel percorso più incisivo di 1,5 °C.

“Ci congratuliamo con Western Digital per aver fissato obiettivi climatici basati sulla scienza coerenti con la limitazione del riscaldamento a 1,5°C, l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi”, ha commentato Alberto Carrillo Pineda, Managing Director, Science Based Targets di CDP, uno dei partner dell’iniziativa Science Based Targets. “Ponendosi questi importanti obiettivi, Western Digital offre il proprio contributo nel prevenire gli effetti più dannosi del cambiamento climatico”.

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