Rifiuti e Sprechi

Waste Management: Nestlé aggiorna la piattaforma digitale per riciclare bene e sprecare meno cibo

Una nuova release per la piattaforma digitale “Dove lo butto?”: chiare indicazioni e ulteriori strumenti per combattere lo spreco alimentare e facilitare la raccolta differenziata

Pubblicato il 16 Lug 2021

Nestlé - Dove lo butto?

A seconda dei materiali, nel nostro Paese si arrivano a contare da 62 a 93 soluzioni diverse per la raccolta differenziata di ogni materiale. Dalle varie tipologie di contenitori (es. campane, sacchi, bidoncini), alle diverse misure e colori, nonché l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti (es. stradale, domiciliare o isola ecologica). Per aiutare i consumatori a orientarsi in questa molteplicità di soluzioni, Nestlé, azienda italiana attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone, ha rinnovato la sua piattaforma digitale “Dove lo butto?” con l’obiettivo di fornire ulteriori strumenti con cui comprendere come smaltire correttamente i rifiuti, ma anche per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare.

“L’Italia ha molte eccellenze nella raccolta differenziata, ma ci sono ancora troppe difformità sul territorio nazionale, non solo nei risultati ma anche nei modi per farla” – ha sottolineato Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys, che ha realizzato lo studio per Nestlé – “Oltre 200 soluzioni diverse disorientano anche il cittadino più sensibile all’ambiente. La app di Nestlé è un aiuto concreto per orientare il consumatore e migliorare i risultati della raccolta differenziata non solo in quantità ma anche in qualità; un aspetto fondamentale per riciclare bene quanto raccolto”. 

Un’etichetta consapevole per rallentare il Food waste e un sistema di geocalizzazione per facilitare la raccolta

La versione aggiornata include un’etichetta consapevole “digitale” che, una volta selezionato manualmente il prodotto di interesse o effettuata la scansione del codice a barre, fornisce indicazioni per interpretare il termine minimo di conservazione (TMC) presente sul packaging. Con questo nuovo strumento, i consumatori sono invitati a verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo il TMC affidandosi ai propri sensi (olfatto, vista e gusto) e contrastando così lo spreco alimentare. Il progetto nasce in collaborazione con Too Good To Go, l’app contro gli sprechi alimentari, di cui Nestlé in Italia è partner dall’inizio del 2021 nell’ambito del “Patto Contro Lo Spreco Alimentare” e al momento coinvolge i prodotti Nescafé Dolce Gusto.

Inoltre, l’upgrade della piattaforma consente di ottenere informazioni ancora più immediate sulla raccolta a cui destinare il packaging dei prodotti grazie a una nuova funzione che, tramite la geolocalizzazione, in pochi istanti segnala le disposizioni del proprio Comune, senza la necessità di rimandare l’utente al sito della municipalizzata locale, come accadeva prima dell’aggiornamento. Questa novità si aggiunge alle altre introdotte durante l’ultimo anno, come la sezione editoriale dedicata a news e suggerimenti sulla sostenibilità.

Carta, vetro e plastica: troppe disposizioni frammentarie, occorrono strumenti concreti e una maggiore sensibilizzazione

Dallo studio “Dove lo butto? – The consumer digital platform”, commissionato da Nestlé ad Althesys per effettuare una mappatura delle modalità gestionali della raccolta differenziata in Italia, sono emersi risultati particolarmente significativi.

Nonostante l’esistenza della norma UNI 11686 sui “Waste Visual Elements” che definisce un modo per identificare le frazioni di rifiuti urbani tramite colori e simboli specifici, sul territorio nazionale vengono utilizzate indicazioni visive e cromatiche differenti per il medesimo materiale. Addirittura, in alcuni casi sono presenti molteplici soluzioni nello stesso centro o Comune.

La raccolta della carta, che rappresenta il 41% del totale della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in Italia (3,5 milioni di tonnellate), è quella con disposizioni più frammentarie, 92 modalità differenti nel nostro Paese. Tra le più utilizzate il colore giallo (29%), bianco (23%) e il sacco di carta (18%). Nonostante il blu sia il colore stabilito dalla normativa per la raccolta della carta, copre solo il 15% dei casi.

Il vetro si distingue per una maggiore omogeneità, con 62 diverse modalità e una prevalenza del colore verde (61%), come previsto dalla norma, seguito dal blu (20%) e da altre soluzioni, come le isole ecologiche. In Italia questo materiale è al secondo posto nella raccolta differenziata, rappresentando il 26,4% del totale (2,3 milioni di tonnellate).

La plastica, con il 17,7% del totale della raccolta differenziata (1,5 milioni di tonnellate), si caratterizza per la presenza di 63 diverse modalità impiegate. In particolare, si evidenzia un maggiore utilizzo del colore giallo (44%),come indicato dalla normativa, affiancato però da molteplici soluzioni alternative: sacco trasparente (13%), colore blu (12%) e azzurro (11%).

“I dati dello studio dipingono un quadro decisamente frammentario nel nostro Paese in materia di disposizioni sulla raccolta differenziata e, come azienda, abbiamo il dovere di fare del nostro meglio per offrire strumenti concreti per aiutare i cittadini e promuovere una maggiore sensibilizzazione ambientale” ha commentato Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia.

 

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