Open innovation

Startup cleantech: Zero svela i 9 nomi del primo programma di accelerazione voluto da Cdp

Le soluzioni innovative presentate spaziano da sistemi per la produzione e gestione di energia da fonti rinnovabili, a nuovi modelli di economia circolare fino alle tecnologie e alle infrastrutture per le città del futuro. Accelerato lo sviluppo del business model delle startup e il “go-to-market” fissando, inoltre, specifici obiettivi da raggiungere in termini di impatto ambientale e sostenibilità.

Pubblicato il 23 Mar 2022

1° Demo Day ZERO_Giulio Montoli, Head of Acceleration and Pre-Seed LVG

Sono nove le startup, selezionate al termine di un processo di valutazione di oltre centotrenta candidature, che hanno completato con successo la prima edizione di Zero, acceleratore Cleantech della Rete nazionale acceleratori di Cdp lanciato lo scorso aprile da Cdp Venture Capital con il main partner Eni, LVenture Group ed ELIS e con il supporto dei corporate partner Acea, Maire Tecnimont e Microsoft.

Le soluzioni Cleantech giunte al termine del percorso – presentate in occasione del Demo Day di Zero – spaziano da nuovi sistemi per la produzione e la gestione di energia da fonti rinnovabili, alle innovazioni per il miglioramento della qualità dell’aria negli spazi chiusi, a modelli di economia circolare per la salvaguardia dell’ecosistema fino alla robotica e alle infrastrutture per la sostenibilità delle città del futuro.

Il programma di accelerazione Zero, tenuto da LVenture Group ed ELIS, ha visto le startup focalizzarsi sul loro business model per il “go-to-market” e sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale predefiniti dalla mission dell’acceleratore. Un processo di co-innovazione svolto assieme ai mentor (esperti tecnici dei partner dell’acceleratore), che hanno fornito sostegno alle startup tramite tre incontri cadenzati ogni due mesi detti “impact”. Il primo incontro, “impact planning”, ha fornito alle startup gli strumenti necessari per definire la propria soluzione in chiave sostenibile, evidenziando gli “SDGs” sui quali generare impatto. Durante gli incontri di avanzamento, “impact check”, le startup hanno potuto testare la versione pilota della “Metodologia di Valutazione dell’Impatto di Circolarità e di Impatto Sociale” sviluppata in collaborazione tra Eni Joule, Ergo Srl, l’Impresa spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e il team di expert di ELIS.

“Grande il potenziale delle realtà innovative”

“La qualità delle startup selezionate per questo primo ciclo di accelerazione di Zero è la dimostrazione del potenziale delle giovani realtà innovative impegnate su soluzioni per la transizione energetica” commenta Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Oggi la Rete Nazionale Acceleratori Cdp, che abbiamo lanciato da poco più di un anno, conta 10 programmi operativi in ambiti diversi in tutto il Paese e questo modello sinergico fra operatori del settore, aziende e investitori sta risultando molto efficace per sviluppare talenti e creare opportunità di crescita”.

“Giunti al termine del programma di accelerazione che ci ha visto coinvolti in qualità di main partner” dichiara Mattia Voltaggio, Head of Startup Acceleration di Eni Joule. “Siamo soddisfatti del percorso fatto insieme alle startup e riconosciamo il grande valore che l’acceleratore Zero ha iniziato ad avere per Eni. È stato per noi interessante conoscere e approfondire soluzioni tecnologiche a supporto della decarbonizzazione e siamo contenti di accompagnare alcune di queste startup verso il “go-to-market” grazie a sperimentazioni che avvieremo con le nostre linee di business. Siamo fiduciosi che anche la nuova call ci consentirà di intercettare altrettanti progetti innovativi attraverso cui supportare Eni nella sua trasformazione”.

“Investimenti green necessari per cambiare il futuro”

“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto a supporto del percorso di crescita di startup con soluzioni hardware o tecniche molto complesse, che possono oggi confrontarsi con il mercato. Questi risultati sono frutto del grande lavoro svolto assieme a tutti i partner dell’acceleratore. Gli investimenti nel campo della transizione energetica, della decarbonizzazione e dell’economia circolare sono essenziali oggi per cambiare il futuro della nostra società e siamo convinti che le startup accelerate da Zero possano offrire un contributo importante”, ha dichiarato Giulio Montoli, Head of Acceleration and pre-seed di LVenture Group.

“Grazie al grande lavoro svolto insieme alle startup e ai partner abbiamo fatto un passo importante verso l’obiettivo zero carbon, verso città più sostenibili ed energia più pulita. L’approccio collaborativo e di confronto continuo ha consentito la crescita di idee di valore, trasformandole in proposizioni concrete con un impatto misurabile” ha affermato Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability ELIS, “investire oggi nell’impact economy è una scelta responsabile per garantire un futuro alle generazioni che verranno”.

Le nove startup cleantech

Queste le nove startup che sono state presentate al Demo Day di Zero:

  1. Aura System, startup che ha sviluppato una parete verde modulare per purificare e igienizzare gli ambienti interni grazie ad un sistema di ventilazione ingegnerizzato che forza l’aria attraverso un biofiltro in grado di rimuovere particelle inquinanti dall’aria;
  2. Ittinsect, azienda biotech che produce un mangime sostenibile per l’acquacoltura a base di insetti e sottoprodotti agricoli lavorati secondo principi di economia circolare, sostituendo così gli ingredienti a base di pesce e contribuendo a contrastare la sovrapesca;
  3. Levante, startup che ha sviluppato un pannello fotovoltaico intelligente, modulare ed estendibile per la mobilità e i contesti staccati dalla rete. Il dispositivo è portatile, realizzato in materiali riciclati, con un sistema integrato di orientamento verso il sole;
  4. mOOve, un innovativo sistema di piste ciclabili modulari prefabbricate realizzate in plastica riciclata, posizionabili senza scavi su qualunque superficie e dotate di sensori, illuminazione, elettronica e connettività integrate;
  5. Nectaware, piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che fornisce agli utenti il controllo in tempo reale della generazione di energia prevista da qualsiasi impianto fotovoltaico esistente, assieme ai dati sul consumo singolo o aggregato;
  6. PipeIn, startup che ha realizzato un dispositivo hardware per la raccolta dati e un software con modelli predittivi per la manutenzione delle tubature che consente di passare dall’attuale approccio preventivo ad una più efficace manutenzione predittiva;
  7. Pixies, startup che ha ideato dei robot mobili prodotti in plastica riciclata alimentati ad energia solare e in grado di raccogliere e differenziare autonomamente i rifiuti, accoppiati a una panchina smart che funziona come stazione di ricarica;
  8. Windcity, startup che ha realizzato e brevettato una turbina a geometria variabile che si adatta a contesti diversi e permette di produrre energia eolica anche con flussi di vento variabili tipici delle città e della superficie del mare.
  9. Focal Sun, startup che propone tecnologie innovative per l’idrogeno verde: un’architettura di collegamento elettrico diretto fra campi fotovoltaici ed elettrolizzatori e un sistema elettrolizzatore modulare ad alta pressione per consentire economie di scala.

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