Climate change: un’app gratuita ora permette di controllarlo in tempo reale

Lo strumento, rilasciato da Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea, consente di monitorare in ogni momento il raggiungimento del limite di 1,5°C di temperatura e mostra i dati climatici gratuiti che gli sviluppatori possono adattare e utilizzare

Pubblicato il 22 Mar 2021

climate change

Anche gli sviluppatori di app possono utilizzare il Climate Data Store gratuito e accessibile a tutti: merito di un’applicazione gratuita rilasciata da Copernicus Climate Change Service (C3S) dell’Unione Europea, che ha sviluppato uno strumento che può dare a chiunque un’idea dell’attuale stato del riscaldamento globale.

Il C3S, implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio per conto della Commissione europea, afferma che il nuovo Monitor globale dei trend della temperatura è solo un esempio di come i dati climatici che Copernicus raccoglie ed elabora possono essere trasformati in un’ampia varietà di applicazioni sia per le aziende sia per la società in generale.

L’applicazione gratuita permette a chiunque di inserire gli attuali cambiamenti nelle tendenze della temperatura media globale nel contesto del limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi. L’accordo, ora firmato da 196 stati e dall’Unione Europea, mira a rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, mantenendo l’aumento della temperatura globale nel XXI secolo ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli pre-industriali e a perseguire gli sforzi per limitare ulteriormente l’aumento della temperatura a 1,5°C. Il numero di Paesi attualmente firmatari dell’Accordo di Parigi produce circa il 79% delle emissioni globali di gas serra.

Esplorare il climate change in qualsiasi momento tra il 2000 ed oggi

L’applicazione fornisce una scala indicizzata per esplorare il cambiamento di temperatura rispetto al periodo pre-industriale per qualsiasi punto tra il 2000 e oggi. Una linea rossa – che mostra il tasso medio di riscaldamento negli ultimi 30 anni – è estesa nel futuro fino al raggiungimento del limite di 1,5° C. Aggiornata su base mensile, l’applicazione fornisce una versione quasi in tempo reale di un grafico originariamente del rapporto speciale del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), ‘Global Warming of 1.5°C’. Gli scienziati e gli specialisti tecnici che cercano di sviluppare applicazioni come questa possono trovare un modo pratico per farlo, accedendo e scaricando i dati nei loro ambienti o facendo uso del toolbox integrato, per creare applicazioni direttamente online.

L’accesso ai dati può essere effettuato manualmente tramite un’interfaccia grafica utente (GUI) o utilizzando l’Application programme interface (API) di C3S Climate Data Store. L’API di C3S fornisce un accesso programmatico a tutti i dati disponibili sul proprio Climate Data Store. La pagina API di C3S offre spiegazioni ed esempi su come utilizzare l’interfaccia per accedere facilmente ai dati e incoraggiare soluzioni innovative per l’adattamento al cambiamento climatico. Le applicazioni stesse si basano su strumenti forniti nel Climate Datastore Toolbox. Per tutte le applicazioni, gli utenti possono accedere al codice che ha generato l’applicazione, cliccando sulla scheda “Source code”, così come utilizzare la documentazione generale del Toolbox.

Dati gratuiti utilizzabili da chiunque

C3S fornisce dati climatici gratuiti, che possono essere utilizzati per lo sviluppo di applicazioni da chiunque, speriamo di incoraggiare l’innovazione tra gli specialisti e gli sviluppatori di tecnologia – commenta Freja Vamborg, scienziato senior di Copernicus Climate Change Service -. I nostri dati e le applicazioni di esempio possono essere utilizzati in tutti i modi per aumentare la consapevolezza del cambiamento climatico e anche per incoraggiare soluzioni commercialmente valide per l’adattamento al cambiamento climatico. Rendendo i nostri dati di facile e libero accesso, agli sviluppatori esterni di applicazioni vengono dati i blocchi di partenza per creare le proprie applicazioni, sia per il pubblico generale che per settori come l’energia e l’agricoltura. Le applicazioni che utilizzano l’osservazione della Terra e i dati climatici per aiutare sia le organizzazioni che la società avranno un ruolo importante nel favorire l’adattamento al nostro pianeta che cambia”.
“Per creare il Global Temperature Trend Monitor, utilizziamo una singola stima della temperatura dal set di dati ERA5, facendo uso sia dei dati rilasciati originariamente dal 1979 a oggi, sia della recente estensione del set di dati fino al 1950. Usando questo set di dati, possiamo facilmente aggiornare l’applicazione regolarmente e usarla come illustrazione o guida per vedere approssimativamente in che direzione stiamo andando”, aggiunge.

Per gli sviluppatori di app, il programma Copernicus Incubation, lanciato dalla Commissione Europea, consente agli imprenditori europei di utilizzare i dati di osservazione della Terra per creare prodotti e servizi commercialmente validi. Il programma assegna 50.000 euro a 20 start-up europee ogni anno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4