YEM Point of View

Gas & Power management: un nuovo modello digitale punta sulla qualità dei dati

L’utilizzo di dati ricchi da un punto di vista qualitativo è alla base degli strumenti proposti sul mercato italiano da YEM, ovvero YEM marketplace e YEM optimization

Pubblicato il 22 Mar 2021

shutterstock_469801457

L’energia rappresenta un bene imprescindibile per le imprese di tutti i settori e dimensioni, dal momento che la sua disponibilità (sia sotto forma di calore che di elettricità) è fondamentale per qualsiasi operatività di business. Il discorso è ancora più valido per le imprese industriali: per alcune particolari tipologie di produzioni (ad esempio la siderurgia, la ceramica, ecc) è necessario un quantitativo elevato di energia, in particolare di gas, per alimentare i processi produttivi. Queste aziende, non a caso, sono definite energivore, cioè a elevato consumo di energia, che può arrivare a pesare fino al 20% di tutti i costi di produzione (Fonte, Commissione Europea). Questa tipologia di imprese, ancora più delle altre, ha necessità di avere a disposizione dati certi e affidabili sui propri consumi energetici: vale a dire quali processi e macchinari consumano di più, in quali orari, quali sono le differenze in termini di fabbisogno rispetto al passato, ecc. E, naturalmente, comprendere quali potranno essere le dinamiche dei prezzi energetici, dai quali dipende l’esborso economico finale.

Il valore della qualità dei dati

È evidente che, per questa tipologia di imprese, una gestione poco accurata dei prezzi (che si compongono di una voce variabile, la materia prima energia, e due fisse, ovvero i costi di trasporto e gestione e gli oneri fiscali) può tradursi in perdite significative: ad esempio, di fronte a una discesa dei prezzi dei beni energetici, la scelta di un contratto ancorato a valori del passato più elevati può tradursi in un mancato risparmio che invece si sarebbe potuto conseguire. D’altra parte, però, i prezzi della materia prima energia potrebbero anche conoscere salite repentine, cosa che ovviamente premierebbe la scelta di un contratto legato a quotazioni passate. Qual è allora la strategia corretta? Dando per assodato che i prezzi dell’energia sono caratterizzati da una forte volatilità, a sua volta prodotto di diverse variabili, alcune delle quali non sempre prevedibili, la strada obbligata è quella della gestione di qualità dei dati a disposizione, che possono e devono essere utilizzati in modo strategico per ottenere le migliori condizioni possibili per la propria bolletta energetica.

Gli algoritmi a servizio delle strategie di fixing

Questa la formula che è proposta sul mercato nazionale da YEM, startup a vocazione paneuropea fondata da Nicolas Henn, che ha messo a punto degli strumenti on line che aiutano le imprese industriali a padroneggiare il mercato energetico. Il primo è YEM optimization, uno strumento in grado di elaborare e proporre strategie di fixing (basate cioè sui prezzi futuri dell’energia) personalizzate grazie ad algoritmi che combinano i trend del mercato alle esigenze del contratto. Come racconta Nicolas Henn, “Si tratta di uno strumento che non ha un vero e proprio competitor digitale. Le aziende, infatti, tendono ancora ad affidarsi a professionisti del settore energetico per fare strategie di fixing. Che però non possono avere la stessa qualità dei dati di YEM optimization, che raccoglie tutto lo storico dell’andamento dei prezzi dei beni energetici, curato dalla società di analisi energetiche Ref-E. Attraverso questo strumento riusciamo poi a garantire un collegamento perpetuo con quello che succede nel mercato dell’energia, formulando così previsioni con date e tempistiche assicurate. Quando ci si affida a un consulente classico, invece, non c’è nessuna sicurezza che quest’ultimo possa seguire costantemente il mercato, come riesce a fare il nostro strumento digitale”.

Con YEM optimization, insomma, la qualità dei dati è assicurata grazie al partenariato con gli esperti REF-E, anche se ovviamente questo non significa avere un’assicurazione sui risultati né una sfera di cristallo. Il cliente, però, può contare sui migliori consigli possibili, basati su dati di qualità, per effettuare le sue strategie di fixing.

Un marketplace dove si incontrano domanda e offerta

La qualità del dato gioca un ruolo cruciale anche sull’altro servizio offerto da YEM, ovvero YEM marketplace, una piattaforma on line che consente l’incontro tra i fornitori di energia e le aziende con un consumo annuo superiore a 1.000.000 kWh/anno per il power e/o 200.000 smc/anno per il gas, soprattutto industriali. I primi riescono così a trovare clienti affidabili, mentre i secondi possono optare tra diverse offerte in linea con il proprio profilo energetico. Per costruire una soluzione di questo tipo la qualità del dato è fondamentale: “La piattaforma effettua un’aggregazione dei dati forniti (relative ai consumi storici, alle richieste contrattuali, ecc) dalle aziende per garantire e organizzare una richiesta di offerta personalizzata. Occorre dunque fornire dati precisi e veritieri, altrimenti il rischio è di ricevere dai potenziali fornitori delle offerte non adatte alle proprie caratteristiche, oppure con prezzi troppo elevati, derivanti dalla mancata comprensione dell’esatto profilo energetico del proprio interlocutore”.

Nuovi strumenti per aziende e fornitori

Tutto questo costituisce un vantaggio non da poco anche per i fornitori di energia elettrica, che si trovano ad affrontare un mercato sempre più incerto e competitivo, in cui la guerra sui prezzi rischia di fare più vinti che vincitori. In questo contesto, avere a disposizione degli strumenti digitali che – grazie all’utilizzo intelligente dei dati – consentano di far incontrare nella maniera migliore domanda e offerta di energia può rappresentare un importante vantaggio competitivo. Nel futuro, ulteriori strumenti di gestione del mercato energetico saranno introdotti da YEM a beneficio del business di aziende utenti e fornitori, sempre nell’ottica di una maggiore personalizzazione delle offerte energetiche e sullo sfruttamento intensivo dei dati per l’ottimizzazione dei consumi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

T
Gianluigi Torchiani

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5