“L’impatto del Covid-19 è stato significativo, ma, come abbiamo visto nella prima metà del 2021, la pandemia non ha portato a una diminuzione sostenuta delle emissioni di gas serra compatibile con l’obiettivo di limitare a 1,5°C il riscaldamento globale entro il 2100. Gli sforzi per la diffusione di tecnologie a basse emissioni di carbonio, l’aumento dello stoccaggio stazionario e la crescita dell’elettrificazione devono essere moltiplicati”.
Sono forti le parole di Alessandro Kowaschutz, Cprd & Eucs Director di Capgemini in Italia, davanti alle evidenze che emergono dalla 23esima edizione del World Energy Markets Observatory (Wemo), report annuale realizzato in collaborazione con De Pardieu Brocas Maffei, VaasaETT ed Enerdata (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO).
Il report analizza lo stato, i trend e le tecnologie legate ai mercati dell’elettricità e del gas in Nord America, Europa, Asia (comprese Cina e India) e Australia, fornendo approfondimenti sui progressi nella lotta al riscaldamento globale e nella transizione energetica. Ed esplora anche l’evoluzione dei maggiori player del settore, delineando le principali tendenze per il futuro.
In crescita l’offerta da fonti rinnovabili
Quanto emerge dall’analisi è fotografato, nel suo senso più profondo, dalle parole di Kowaschutz, il quale puntualizza anche un dato importante: “Poiché il consumo di energia e le emissioni di gas serra sono di nuovo in aumento, abbiamo bisogno di piani realistici e accessibili per accelerare la transizione energetica”. E alla luce di questo, aggiunge: “Arginare la traiettoria del cambiamento climatico richiede un cambio di marcia in termini di investimenti, e l’obbligo di considerare il giusto equilibrio tra gli stessi e i risultati ottenuti: ogni dollaro investito deve portare a una diminuzione delle emissioni”.
Nel dettaglio, l’edizione 2021 del World Energy Markets Observatory rileva un livello record degli spot market dell’elettricità, a causa della domanda sostenuta, dei margini di capacità di generazione più bassi, dei prezzi elevati del gas e, in Europa, di quelli del carbonio. Emerge anche che nel 2020 l’offerta di energia elettrica da fonti rinnovabili è aumentata, mentre i costi sono continuati a diminuire: le capacità di generazione di energia solare ed eolica sono aumentate, rappresentando il 10% del mercato della generazione elettrica nel 2020. La tendenza al ribasso dei costi potrebbe però invertirsi nel 2021 e nei prossimi anni, con l’aumento dei prezzi di metalli critici, attrezzature e trasporti, oltre alla crescita dei tassi di interesse.
Si registra inoltre una crescita dell’idrogeno verde, che ha il potenziale di decarbonizzare un ulteriore 15% dell’economia mondiale. L’idrogeno verde costa circa tre volte quello a base fossile, ma la diminuzione dei costi dell’elettricità rinnovabile e degli elettrolizzatori potrebbe portare alla parità entro il 2030.
Il report fa notare che la concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità e del gas è ampiamente ricominciata all’inizio del 2021, ma i prezzi elevati dell’energia stanno innescando dei consolidamenti. Mentre i servizi di pubblica utilità hanno dimostrato resistenza finanziaria nel 2020, gli operatori del settore Oil & Gas sono stati colpiti più duramente, anche se molti si sono ora ripresi grazie all’aumento della domanda e dei prezzi di petrolio e gas. La pressione degli stakeholder sulle principali aziende Oil & Gas ha accelerato la loro diversificazione verso l’elettricità, le energie rinnovabili e la mobilità elettrica, rafforzando i loro impegni di neutralità carbonica, in particolare per le compagnie petrolifere internazionali europee (IOC).
Transizione energetica in atto
I player del settore Energy and Utilities si stanno attivando per decarbonizzarsi, sfruttando l’attuale transizione energetica per sviluppare nuovi modelli di business e reinventarsi in modo efficace grazie alla digitalizzazione e a nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Molte aziende si stanno impegnando a trovare il giusto equilibrio tra soddisfare le aspettative degli stakeholder e garantire la trasformazione del business in mercati competitivi.
Sebbene la richiesta di tecnologie pulite, essenziali per la transizione energetica, cominci a intensificarsi, “è fondamentale ricordare – puntualizza Capgemini – che raggiungere questo obiettivo non significa compromettere la sicurezza delle forniture energetiche o l’accessibilità dell’energia”.
Per raggiungere gli obiettivi in ambito di cambiamento climatico, garantendo al tempo stesso la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e l’accessibilità economica per i cittadini, il Wemo raccomanda di:
- Stabilire piani di transizione energetica ambiziosi ma realistici, considerando i tempi di adattamento delle società, le loro realtà industriali e gli stili di vita delle popolazioni.
- Accelerare sulla ricerca legata alle tecnologie a basse emissioni di carbonio (solare, eolico, batterie elettriche, idrogeno verde) e ridurre gli ostacoli amministrativi per la costruzione di impianti per produrre energia da fonti rinnovabili.
- Misurare l’effetto delle azioni intraprese. Le istituzioni finanziarie dovrebbero definire criteri extra-finanziari standardizzati, permettendo così di confrontare gli sforzi intrapresi dalle aziende.
- Prestare particolare attenzione alla sicurezza informatica. Sistemi più intelligenti, in particolare reti elettriche più intelligenti, sono necessari per accogliere una grande quota di energie rinnovabili, ma fanno anche aumentare i rischi legati alla cybersecurity, dato che più dispositivi vengono collegati alle reti.
- Implementare misure di adattamento per far fronte al ritardo nel raggiungimento degli obiettivi climatici.