Anche nella COP26 di Glasgow, al momento in cui scriviamo ancora in pieno svolgimento, l’efficienza energetica è emersa come una delle soluzioni chiave per fermare il riscaldamento globale. L’equazione è semplice: meno consumi energetici per compiere le stesse attività uguale meno emissioni nocive per l’ambiente. Ecco perchè oggi l’efficienza energetica è una necessità più forte che mai, in un mondo che punta a decarbonizzare le industrie e le infrastrutture, ma che deve fare i conti con la crescita delle economie emergenti e del numero di persone sul Pianeta.
Il ruolo dei motori elettrici
Ma come si fa effettivamente a fare efficienza energetica? In ambito elettrico, una buona parte dei consumi (circa il 45%) è legata all’utilizzo dei motori elettrici, che sono praticamente dappertutto. I motori azionano le pompe che ci forniscono acqua potabile, gli impianti di climatizzazione che ci tengono al fresco, le presse che plasmano le lamiere per le carrozzerie delle nostre auto, i mezzi di trasporto intelligenti su cui viaggiamo e la produzione di molti alimenti di cui ci nutriamo. Il problema è che troppi sistemi motorizzati dell’attuale parco installato mondiale sono ancora basati su tecnologie obsolete e inefficienti che sprecano energia.
Eppure le tecnologie capaci di rendere efficienti i motori sono già oggi disponibili: “Investire nella tecnologia ad alta efficienza energetica più recente può portare grandi risultati – ha affermato Morten Wierod, Presidente di ABB Motion – . Secondo gli studi, se gli oltre 300 milioni di sistemi industriali guidati da motori elettrici attualmente in funzione in tutto il mondo venissero rimpiazzati con apparecchiature ottimizzate ad alta efficienza, il consumo mondiale di elettricità potrebbe essere ridotto del 10 percento. Questo valore corrisponde a oltre il 90 percento del consumo annuale dell’intera UE”.
Un ulteriore efficientamento può arrivare dall’abbinamento dei motori ad alta efficienza energetica con azionamenti a velocità variabile (drive o inverter), che evitano inutili perdite energetica, permettendo alla macchina di viaggiare sempre alla velocità corretta. In questo campo ABB è attiva già da decenni e anche oggi può mettere sul campo numerose tecnologie e soluzioni che hanno consentito la realizzazione di numerosi progetti di efficientamento.
I casi di successo
E’ il caso dell’azienda italiana Farina Presse, che ha sviluppato una nuova pressa KERS (Kinetic Energy Recovery System) per industrie pesanti come quella della lavorazione di metalli. Il sistema è dotato di un motore torque che recupera energia attraverso un drive rigenerativo di ABB, abbattendo i consumi di oltre il 40 percento. L’energia dissipata da una pressa tradizionale sotto forma di calore ammonta a 388.000 kWh: la pressa KERS elimina quindi 300 tonnellate di emissioni di CO2. Sempre in Italia, il costruttore di macchine e impianti italiano SACMI Packaging and Chocolate ha analizzato un tipico ciclo di concaggio per la produzione di cioccolato fondente di alta qualità in una fabbrica ad alta intensità (circa 7.000 ore/anno); secondo i calcoli, sostituendo i motori IE3 con motori sincroni a riluttanza IE5 di ABB si otterrebbe un risparmio del 3-4 percento sui consumi di corrente elettrica, riducendo le emissioni di CO2 di ben 22 tonnellate all’anno.
Un altro progetto di successo è stato realizzato in Serbia, dove la seconda centrale idroelettrica più grande del Paese, HPP Bajina Bašta, sta aumentando la disponibilità degli impianti e l’efficienza energetica totale. Grazie al convertitore di frequenza ABB MEGADRIVE- LCI (~21MW) e ai trasformatori per l’avviamento statico (soft starter) di 2 macchine sincrone da 315 MW nella centrale idroelettrica reversibile, ABB sta aiutano HPP a massimizzare la produzione di energia, generando ulteriori 5-6 GWh all’anno grazie a una maggiore efficienza e disponibilità delle turbine idrauliche. In ambito reatail, IKEA ha migliorato l’efficienza energetica di due dei più grandi negozi in Spagna, installando pannelli solari ed equipaggiando gli impianti di condizionamento dell’aria con quindici azionamenti ACH580 a basso contenuto di armoniche e azionamenti standard ACH580 e ACH550. L’intervento sugli impianti HVAC ha portato un risparmio energetico del 25 percento nei punti vendita di IKEA ad Alcorcón e a San Sebastián de los Reyes. Questo risparmio corrisponde a una riduzione annuale delle emissioni di CO2 di circa 425 tonnellate, equivalenti alle emissioni annuali di 95 automobili.
“Questi esempi dimostrano chiaramente l’impegno di ABB per la tutela del clima, in stretta sinergia con i nostri clienti nell’industria e nelle infrastrutture – ha sottolineato Alessandro Pueroni, Lead Business Area Manager Motion Southern Europe & Italy di ABB- . Uno dei pilastri della nostra strategia di sostenibilità 2030 è l’impegno a ridurre le emissioni di gas serra delle attività dei nostri clienti di oltre 100 milioni di tonnellate, lavorando fianco a fianco con istituzioni, governi e università. A tale proposito, invitiamo tutti i soggetti coinvolti nei nostri Paesi, aziende e media inclusi, a unire le forze per combattere il cambiamento climatico e partecipare all’Energy Efficiency Movement”.