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Fotovoltaico Italia: il Barometro delle province tra accelerazioni e rallentamenti



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Il Barometro del Fotovoltaico 2025 di Elmec Solar evidenzia una crescita a doppia velocità: Nord-Est e Sud guidano la diffusione pro capite, mentre persistono differenze territoriali e criticità normative. La sfida ora è armonizzare sviluppo, innovazione e accessibilità nella transizione energetica nazionale.

Pubblicato il 16 dic 2025



Fotovoltaico Italia
Alessandro Villa, Amministratore delegato di Elmec Solar

La crescita del fotovoltaico in Italia sta contribuendo a ridefinire la mappa energetica nazionale, con dinamiche che variano sensibilmente a seconda dei territori. Negli ultimi anni, il ritmo delle nuove installazioni ha evidenziato una marcata differenziazione tra le province e le aree del Paese, mettendo in luce sia regioni particolarmente virtuose, sia zone dove la transizione energetica fatica ad accelerare. L’analisi dei dati pro capite rivela come Nord-Est e Sud si stiano distinguendo per capacità di adozione delle tecnologie solari, mentre permangono ostacoli strutturali e amministrativi che rallentano il percorso verso gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione. In questo scenario, monitorare i trend e comprendere le sfide resta fondamentale per definire strategie efficaci di sviluppo sostenibile.

Il fotovoltaico in Italia: panoramica e trend di crescita

Il quadro nazionale delineato dal Barometro del Fotovoltaico 2025 di Elmec Solar fotografa un settore in espansione, anche se non privo di segnali contrastanti. A ottobre 2025, gli impianti fotovoltaici censiti superano quota due milioni, con una crescita dell’11,8% rispetto all’anno precedente.

Oltre 216 mila nuovi impianti in dieci mesi

L’incremento quantitativo, pari a oltre 216 mila nuovi impianti in dieci mesi, evidenzia una domanda ancora sostenuta sia da privati che da imprese, in parte alimentata dal progressivo consolidamento della cultura energetica e dagli incentivi ancora residui sui sistemi di accumulo. Tuttavia, questa progressione va letta anche alla luce delle disomogeneità territoriali e delle recenti revisioni normative che hanno introdotto nuove soglie di convenienza e complessità burocratiche. Il risultato è un mercato dove la diffusione del fotovoltaico si conferma elemento strutturale della transizione energetica italiana, ma che richiede attenzione costante su temi come l’efficienza degli impianti esistenti e la maturazione di filiere locali per garantire resilienza al comparto.

Dinamiche territoriali: dove cresce di più il fotovoltaico in Italia

L’analisi geografica dei dati distribuiti da Elmec Solar rivela come la crescita del fotovoltaico in Italia non segua traiettorie omogenee lungo la Penisola. Se Roma si conferma leader per numero assoluto di nuove installazioni, sorprendono le accelerazioni registrate in province meno attese come La Spezia, dove la capacità installata nei primi dieci mesi dell’anno è aumentata del 70% rispetto allo stesso periodo del 2024. Movimenti analoghi, ma con intensità minori, si osservano a Vibo Valentia e Biella. Questi fenomeni possono essere ricondotti a una combinazione di fattori: politiche regionali particolarmente efficaci, dinamiche immobiliari favorevoli oppure specifiche iniziative locali sul fronte industriale o residenziale. Emergono così micro-mercati virtuosi che, pur inseriti in un contesto nazionale complesso, riescono a catalizzare investimenti e innovazione nel settore delle energie rinnovabili.

La classifica delle province più attive nelle nuove installazioni di fotovoltaico in Italia

Nel dettaglio delle province più dinamiche sul fotovoltaico in Italia tra gennaio e ottobre 2025, Roma guida la graduatoria con oltre 8.500 nuovi impianti, seguita da Padova e Udine. Il dato interessante è che questi territori mantengono una leadership storica pur evidenziando una contrazione nei volumi rispetto al 2024—un aspetto che suggerisce il raggiungimento di una certa saturazione o un cambio nella struttura della domanda locale.

Al Nord spiccano anche Brescia e Torino, mentre nel Mezzogiorno si distinguono Bari e Lecce. Milano rimane nella top ten pur registrando una flessione significativa. Questa fotografia del mercato evidenzia come le aree urbane con elevata densità abitativa e tessuto economico articolato continuino a trainare il comparto, ma scontino al contempo i primi effetti di una maturità crescente nelle installazioni residenziali e commerciali.

Diffusione pro capite: Nord-Est e Sud guidano la transizione

Guardando alla diffusione degli impianti rapportata alla popolazione emerge un’Italia in cui le province del Nord-Est—Pordenone e Udine su tutte—si attestano ai vertici per penetrazione pro capite del fotovoltaico. Anche alcune realtà meridionali come Cosenza e Lecce si distinguono per tassi superiori alla media nazionale. Questo dato racconta due realtà apparentemente distanti ma accomunate da alcuni elementi: disponibilità di superfici idonee (come case indipendenti o edifici produttivi) e capacità delle amministrazioni locali di favorire processi autorizzativi snelli. In questi contesti la transizione avanza anche grazie a una maggiore sensibilità diffusa sulla sostenibilità energetica e sull’autonomia dai rincari delle materie prime fossili.

Accelerazioni e rallentamenti: l’Italia a due velocità

Il confronto tra il ritmo d’installazione nel 2024 e nel 2025 restituisce un’immagine polarizzata dell’evoluzione fotovoltaica italiana. Da un lato La Spezia, Vibo Valentia e Biella mostrano incrementi percentuali significativi; dall’altro province come Latina, Caltanissetta o Lodi registrano cali superiori al 40%. Anche centri storicamente trainanti come Milano o Brescia segnano battute d’arresto rilevanti. Tali dinamiche riflettono l’impatto combinato di fattori macroeconomici (modifiche agli incentivi, aumento dei costi di finanziamento), cambiamenti nella percezione del rischio regolatorio e possibili colli di bottiglia nella filiera installativa locale. Il risultato è una geografia energetica nazionale sempre più segmentata, dove le opportunità non sono distribuite uniformemente ma seguono logiche spesso legate alla capacità amministrativa o alle strategie degli operatori locali.

Sfide e prospettive per la transizione energetica nazionale in relazione al fotovoltaico in Italia

Se il fotovoltaico in Italia si consolida come pilastro della strategia energetica italiana, restano aperte alcune sfide chiave per garantirne uno sviluppo equilibrato nel medio periodo. Tra queste spiccano la necessità di potenziare interventi di revamping sugli impianti esistenti—per aumentarne efficienza produttiva senza ulteriore consumo di suolo—e l’adozione diffusa dei sistemi di accumulo BESS (Battery Energy Storage System) indispensabili per massimizzare l’autoconsumo e ridurre la dipendenza dalle fluttuazioni della rete elettrica nazionale.

Al tempo stesso occorre lavorare su meccanismi che rendano realmente accessibile la transizione anche alle fasce meno servite—in particolare piccoli comuni o territori periferici—superando ostacoli burocratici ed economici ancora rilevanti. La competitività futura del comparto dipenderà sempre più dalla capacità degli operatori di integrare innovazione tecnologica con modelli finanziari sostenibili e dalla coerenza delle policy pubbliche sul lungo termine.

Alessandro Villa, Amministratore Delegato di Elmec Solar ha sottolineato come “Il Barometro 2025 confermi che il fotovoltaico non è più una tendenza, ma un pilastro dell’energia italiana. I dati dimostrano che pur con velocità diverse, e in un contesto che offre ancora un importante potenziale di crescita grazie alla grande differenza tra gli impianti già realizzati e il totale installabile sui tetti italiani, l’adozione del fotovoltaico continua ad accelerare. Il nostro impegno – prosegue – , come operatori del settore, è accompagnare famiglie e imprese verso scelte energetiche intelligenti e durature ma allo stesso tempo garantire che la transizione energetica sia davvero per tutti: accessibile, trasparente e sostenibile, sia economicamente sia tecnologicamente”.

Asimmetrie e slanci locali nel profilo del fotovoltaico in Italia

L’attuale distribuzione della capacità fotovoltaica in Italia, con le sue asimmetrie e i suoi slanci locali, restituisce l’immagine di un settore in transizione, ancora segnato da disparità ma anche capace di produrre dinamiche innovative. L’attenzione crescente verso le specificità territoriali—non solo in termini di risorse disponibili, ma anche di tessuto produttivo e sociale—sta ridefinendo il modo con cui si interpreta la crescita delle rinnovabili nel Paese. In questo contesto, la capacità di affrontare le criticità strutturali e cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie sarà centrale per tradurre gli obiettivi nazionali in risultati concreti e diffusi. La traiettoria del fotovoltaico nei prossimi anni dipenderà dalla coesione tra strategie politiche, investimenti mirati e una visione condivisa che tenga conto tanto delle esigenze locali quanto delle sfide globali della transizione energetica.

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