Ambizione Italia Summit

Microsoft: il digitale come leva chiave per la sostenibilità

L’Ambizione Italia Digital Innovation Summit di Microsoft Italia è stato l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del piano Ambizione Italia. E per ricordare l’importanza del connubio digitale-sostenibilità

Pubblicato il 12 Apr 2022

SILVIA CANDIANI_MICROSOFT

L’attenzione alla sostenibilità è stata uno dei passaggi chiave di Ambizione Italia Digital Innovation Summit, lo speciale appuntamento organizzato da Microsoft Italia, che ha fatto il punto sull’omonimo piano quinquennale da 1,5 miliardi di dollari di investimenti in tecnologia e formazione a supporto della trasformazione digitale del Paese, avviato dalla multinazionale IT nel 2020.

L’evento è stato introdotto dall’amministratore delegato Silvia Candiani, che ha ricordato come l’Ambizione Italia Digital Innovation Summit si tenga dopo due anni difficili, ma di grande trasformazione per il Paese: “La tecnologia ci ha aiutato nella risposta alla pandemia, è stata l’occasione anche di rivedere il modo di fare business, magari in maniera più sostenibile. Il digitale dispiega tutto il proprio valore quando si tratta di inaugurare nuovi modelli di collaborazione e valorizzazione del capitale umano, di fare leva su Cloud e dati per infondere intelligenza nei processi verso una nuova produzione di valore, nonché di dare avvio a modelli di business più inclusivi e sostenibili. L’impegno di Microsoft, in sinergia con l’ecosistema dei partner, è quello di aiutare sempre più realtà in Italia a cogliere i benefici del digitale. Si tratta di un’opportunità incredibile per la competitività delle imprese e del nostro Paese, basti pensare che il PNRR mette a disposizione 191,5 miliardi di euro di fondi, di cui oltre la metà potenzialmente collegati a soluzioni Cloud e digitali”.

Gli impatti del digitale

Oltre all’investimento da 1,5 miliardi in Italia, che avrà un impatto da 9 miliardi considerato l’intero indotto, la numero uno di Microsoft ha citato tra le sue iniziative il proprio programma di skilling e reskilling Ambizione Italia #DigitalRestart, che ha già coinvolto 2 milioni di persone in Italia, di cui oltre 15.000 certificate. Sul fronte dell’attenzione alla sostenibilità ambientale vera e propria, la convinzione è che l’innovazione IT possa essere una leva strategica per raggiungere risultati concreti: una ricerca di Microsoft e The European House of Ambrosetti ha quantificato che il digitale potrebbe contribuire ad abbattere le emissioni di circa 37 milioni di tonnellate di CO2 annue. Per sostenere le aziende a fare leva sul digitale per ridurre l’impatto sull’ambiente, Microsoft ha promosso l’Alleanza per la Sostenibilità, una collaborazione strategica con aziende, mondo accademico e startup per sviluppare insieme, attraverso modalità di open innovation. Candiani ha annunciato che all’alleanza, che contava sinora 17 partner, si è arricchita da oggi di due nuovi membri: illimity e MESA.

L’alleanza per la sostenibilità

Come ha evidenziato Matteo Mille, Chief Marketing & Operations Officer Microsoft Italia, “Sulla sostenibilità, la posizione di Microsoft può essere riassunta nella consapevolezza. Il digitale rappresenta un abilitatore e una leva strategica in questa direzione, non a caso le risorse del PNNR sono dedicate all’innovazione tecnologica ma anche a green economy e sostenibilità. Ma la sostenibilità non si può fare con le tecnologie che c’erano in precedenza, servono soluzioni all’avanguardia, che permettano di controllare la governance delle emissioni. Oggi nell’ESG abbiamo a che fare con una carenza di misurazione: misurare in maniera omogenea sarà sempre più fondamentale. Anche perché se non si misura non si sa da dove si parte né dove si può arrivare. Non a caso l’Alleanza per la sostenibilità ha come obiettivo anche quello di condividere l’adozione di sistemi di misurazione puntuali”.
Mille ha evidenziato come l’aspetto più critico sulle emissioni sia il controllo di quelle prodotte dalla filiera, quelle cosiddette di Scopo 3 : ”Nonostante la nostra crescita anche nel 2021 siamo riusciti a ridurre le nostre emissioni. Il nostro obiettivo è di essere carbon neutral entro 2030. Dobbiamo migliorare su quelle di Scopo 3: in questa direzione abbiamo stilato un apposito code of conduct, a cui l’87% dei partner italiani di Microsoft ha già aderito”.

I casi Snam e Chiomenti

Nel corso del summit sono stati esposti due casi di aziende italiane che hanno scelto le soluzioni Microsoft per avanzare sul doppio binario di sostenibilità e digitalizzazione: Chiomenti, studio legale con sede a Milano e Roma e presente in Europa, America e Cina, ha puntato sull’adozione di strumenti di lavoro coerenti con la sostenibilità, adottando in azienda la linea di device Surface, che è fondata su un concetto di integrità a 360°, dalla progettazione, alla supply chain, all’utilizzo del prodotto fino allo smaltimento. Microsoft Italia è poi partner di Snam che, come racconta dettagliatamente EnergyupTech in questa intervista, sta investendo circa mezzo miliardo di euro per la digitalizzazione nell’ambito di un piano strategico da oltre 8 miliardi di euro al 2025. Snam ha scelto la piattaforma cloud Azure per il proprio Hybrid Cloud Journey, beneficiando della flessibilità e sicurezza di un’infrastruttura iperconvergente e delle funzionalità di IoT ed Edge Computing integrate. Snam, inoltre, impiega gli strumenti di Big Data Analysis di Microsoft per eseguire in modo rapido e sicuro query su larga scala e per semplificare la condivisione di informazioni. Snam sta inoltre collaborando con Microsoft per lo sviluppo di soluzioni dal potenziale trasformativo per l’intero settore, in grado di abilitare nuovi servizi legati all’economia circolare, alla sostenibilità e alla sicurezza.

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Gianluigi Torchiani

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