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Integrare la sostenibilità nel core business delle imprese: ecco come affrontare le sfide dell’ESG

Come passare da una sostenibilità vissuta come adempimento a una sostenibilità come vantaggio competitivo che apre la strada a nuovi servizi, nuovi modelli di business e ai vantaggi legati ai rating ESG. Un evento di confronto con Accenture e Salesforce per capire come le aziende possono affrontare la Race to net-zero grazie al digitale e al ruolo fondamentale di soluzioni come Salesforce Sustainability Cloud

Pubblicato il 10 Dic 2021

Accenture Salesforce

Consumatori, finanza, regolatori e, ultime ma non certo per importanza, etica e senso di responsabilità: la pressione sulle imprese per raggiungere i target di sostenibilità è a 360°. E la risposta oggi non può essere limitata alla definizione di ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione o di inclusione, la vera sfida per le imprese sta nella capacità di reagire a questi nuovi bisogni trasformando la sostenibilità in una nuova forma di competitività. Un approccio questo che può essere alla portata di tutte le aziende grazie al ruolo dell’innovazione digitale e, in particolare, grazie alla capacità di unire applicazioni innovative, il ruolo del cloud e le competenze di dominio. Ed è proprio per comprendere queste prospettive e per conoscere strumenti e skill necessari per raggiungere questi target che ESG360 , in collaborazione con Accenture e Salesforce, ha organizzato il webinar “Integrating Sustainability into the Core of your Business”, un momento di confronto concreto per comprendere come portare i temi e i valori della sostenibilità nel core business delle imprese.

L’evento ha visto contributi di

  • Aldo Pozzoli, Principal Director Sustainability, Accenture,
  • Alessandro Bertolo, Salesforce Business Group, Go-to-Market lead, Accenture,
  • Luca Porrati, Salesforce Business Group, Go-to-Market Associate Director, Accenture,
  • Annamaria Arcese, Regional Sales Director, Responsabile del mercato Energy & Utilities per l’Italia, Salesforce,
  • Saverio Petrungaro, Senior Strategic Account Executive, Salesforce

e ha affrontato i temi legati alla relazione tra sostenibilità e trasformazione digitale unitamente alle necessità (e opportunità) per le aziende di sfruttare il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità per generare nuove forme di competitività.

La collocazione temporale del webinar, a poca distanza da COP26 di Glasgow, ha avviato il confronto su temi che hanno visto un forte coinvolgimento dell’opinione pubblica, della comunità economica e delle istituzioni.  Dalla Conferenza delle Parti sono infatti arrivate numerose conferme rispetto al contributo fondamentale delle imprese per attuare una trasformazione economica e industriale in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dnel Glasgow Climate Pact. Un numero crescente di aziende ha espresso un forte commitment nel raggiungimento o nell’accelerazione di obiettivi net-zero, con l’esplicita volontà di estendere questo impegno a tutti gli attori delle supply chain. La finanza a sua volta ha dimostrato di credere in questa trasformazione con tante iniziative e impegni che supportano e premiano le aziende virtuose sui temi della sostenibilità e con piani di investimento che stanno mettendo in campo risorse un tempo impensabili. Nello stesso tempo però è arrivata la conferma altrettanto chiara che la materia prima più scarsa è e resta il fattore tempo e che – per raggiungere gli obiettivi fissati – occorre fare in fretta. Ed ecco che il valore di questa trasformazione, soprattutto per le imprese, sta anche nella definizione di strategie di riduzione delle emissioni, nella velocità di esecuzione e nel monitoraggio preciso e sicuro. La capacità di accelerare nella Race to net-zero sarà sempre più un fattore di competitività e un ruolo centrale sarà affidato all’innovazione tecnologica e al digitale, ed è proprio da questa prospettiva che prende corpo il confronto.

Il webinar è disponibile anche in versione on demand e si si può seguire direttamente da QUI

Dal punto di vista di un CEO, quali sono le implicazioni più importanti in termini di business, e quali sono le leve di competitività che le aziende possono sfruttare per trasformare i propri modelli di business e creare valore sostenibile? 

Aldo Pozzoli, Principal Director Sustainability Global Group, Accenture

Aldo Pozzoli, Principal Director Sustainability Global Group, Accenture

COP26 ha messo in evidenza che l’agenda della sostenibilità avanza e che c’è tantissimo lavoro da fare. Il commitment delle aziende che hanno partecipato è una conferma della diffusa consapevolezza sulla necessità di agire. E se poi si guarda poi anche ai capitali investiti, è ormai chiaro che la disponibilità economica per mettere a terra progetti di sostenibilità è un dato di fatto. Ma occorre affrontare questo scenario con una armonizzazione degli standard di misurazione degli aspetti non finanziari, in un percorso che permetta di consolidare la conferma dell’impegno delle grandi aziende con un crescente ingaggio da parte delle realtà di medie dimensioni, in un processo che è destinato a includere le PMI. Perché l’altro messaggio chiaro a tutti è che il “viaggio” della sostenibilità si deve intraprendere insieme e deve coinvolgere tutti.

Tornando allo specifico del ruolo e dell’attenzione dei CEO, occorre ribadire che i temi della misurazione sono il primo ingrediente per un top management che intenda affrontare il tema della sostenibilità in modo completo. Il secondo tema riguarda l’awareness e quindi il commitment a livello di ridisegno del business delle imprese in chiave net-zero. In sintesi la situazione vede una duplicità di azione: commitment su target net-zero sempre più precisi ma con una pianificazione basata su un approccio manageriale.

L’altra grande convinzione che accompagna poi i CEO è che la sostenibilità non è più vissuta come “obbligo di compliance”, ma come una leva strategica di business che innerva tutte le funzioni e che si salda con il concetto di nature positive ovvero su un nuovo rapporto tra risorse e i commitment aziendali.

Quali sono adesso le principali sfide per le imprese?

Ci sono almeno cinque grandi piani sui quali si deve concentrare l’attenzione di qualsiasi impresa:

  • La concretizzazione a 360° di una specifica net-zero transition: non solo carbon, ma la visione completa degli impatti su tutti i fattori che incidono sull’ambiente e sul valore, come ad esempio waste, water, pollution
  • La definizione di responsible and circular value chain: la capacità di ridisegnare catene del valore che incardinano i criteri della circolarità
  • L’utilizzo di sustainable technologies: la tecnologia a sua volta deve essere decarbonizzata, e deve condurre a percorsi sostenibili
  • La definizione di una precisa capability: un’azienda non può mettere la testa nel futuro senza far capire alle proprie persone “whats in for me”, le capability abilitano questa trasformazione e questa motivazione
  • Il rapporto con i consumatori per rispondere a chi chiede sostenibilità e per ingaggiare chi ancora non esprime questa sensibilità

 

Possiamo parlare della sostenibilità come un nuovo digital?

Assolutamente sì. Possiamo fare un’analogia a com’era il rapporto con la trasformazione digitale per le aziende circa 15 anni fa, quando all’epoca il digitale era vissuto come strumento nuovo da comprendere e da “scoprire” in tutte le sue potenzialità. La sostenibilità oggi nelle aziende suscita una domanda simile: cosa devo fare? Possiamo dire che abbiamo oggi per la sostenibilità la necessità di comprendere appieno il suo potenziale di trasformazione.

Ma nello stesso tempo va detto che se si vuole gestire in modo manageriale la sostenibilità c’è bisogno di un acceleratore, che può essere proprio il digitale. L’integrazione tra digitale e sostenibilità è peraltro già a un buon punto, ma lo spazio di miglioramento è ancora molto ampio.

Va poi aggiunto che dal punto di vista industriale l’impatto della sostenibilità accoppiata al digitale permetterà di avere aziende competitive sul prodotto, permetterà di disporre di supply chain trasparenti, con una visione quantitativa della sostenibilità.

Il mondo dell’industria si sta chiaramente preparando verso il net-zero. Quali sono le principali complessità e in che modo è possibile raggiungere la decarbonizzazione?

Leggiamo ogni giorno segnali di miglioramento, ma occorre dire che la sfida è complessa anche perché è necessario gestire tanti e diversi fattori: dagli obiettivi, alla gestione delle risorse, alla misurabilità sino all’orchestrazione delle capabilities, per arrivare al ruolo fondamentale delle singole persone. Un coinvolgimento fondamentale che deve dare vita a un disegno veramente integrato e completo sulla sostenibilità con tutti gli attori. A questo proposito si deve poi evidenziare l’importanza di guardare agli obiettivi dello Scope 3, ovvero a uno scenario che necessita di un coinvolgimento inclusivo su tutta la catena del valore e, per questo, è fondamentale per le imprese definire delle strategie in grado di estendere il perimetro di azione e di gestione dell’impatto.

 

Guardare oltre il perimetro aziendale dunque, ma per farlo occorre considerare che la trasformazione sostenibile è complessa proprio perché è anche multi-stakeholder ed è trasversale. Come si può governare questa complessità?

La misurazione è il primo ingrediente. Estendere e integrare le metriche nelle interazioni con fornitori e partner oggettivizzando gli obiettivi e i contenuti. Le metriche vanno razionalizzate da un lato, con un effort di raccolta e gestione dati, e occorre poi passare dalla rendicontazione alla pianificazione. È necessario utilizzare la medesima rotondità manageriale delle altre discipline d’azienda: metodi quantitativi e numeri precisi per decidere.

 

Restiamo sul tema del governo e del monitoraggio della sostenibilità e vediamo la prospettiva di Salesforce in merito alla necessità pilotare questa trasformazione e di misurare le performance ESG

Annamaria Arcese, Regional Sales Director, Responsabile del mercato Energy & Utilities per l’Italia, Salesforce

Annamaria Arcese, Regional Sales Director, Responsabile del mercato Energy & Utilities per l’Italia, Salesforce

Le pratiche green e i report di sostenibilità stanno diventando strumenti di business chiave per differenziarsi dalla concorrenza e per dimostrare una vera trasparenza nei confronti degli stakeholder. L’analisi e il monitoraggio delle emissioni di carbonio o la riduzione della plastica, per fare un esempio, possono richiedere un effort notevole che potrebbe rappresentare un potenziale ostacolo al raggiungimento degli obiettivi che si vogliono perseguire. Dobbiamo considerare che entro il 2025 più della metà della forza lavoro sarà composta da Millenials, una generazione sempre più attenta alle tematiche ambientali e aperta alle aziende che sposano la sostenibilità. I clienti sempre più frequentemente vogliono e vorranno fare business con aziende effettivamente impegnate su questi temi. Il 60% circa delle persone poi già oggi è disposta a spendere qualcosa in più premiando prodotti o servizi di aziende che scelgono di impegnarsi contro il climate change.

Ecco che quantificare la carbon footprint in un’unica piattaforma può fornire efficienza e trasparenza. Grazie alla gestione unificata e scalabile dei dati le aziende possono monitorare i consumi e misurare i miglioramenti in termini di sostenibilità per raggiungere la carbon neutrality e possono condividerne i risultati. I dati devono essere anche validati da parte di audit esterni e pubblicati per dimostrare cosa si sia raggiunto in ottica di trasparenza. Noi di Salesforce siamo impegnati da anni in questo percorso, prima di tutto per dimostrare i risultati che la nostra azienda ha scelto di voler raggiungere, per la propria vocazione e per la propria sensibilità verso i temi sociali e ambientali.

Vediamo cosa significa per le imprese disporre di uno strumento con visione a 360 gradi del percorso ESG?

Alessandro Bertolo, Salesforce Business Group, Go-to-Market lead, Accenture

Alessandro Bertolo, Salesforce Business Group, Go-to-Market lead, Accenture

Il digitale è fondamentale per semplificare la raccolta e la gestione dei dati necessari a garantire trasparenza e affidabilità sui risultati dei piani di sostenibilità. La possibilità di gestire su un’unica piattaforma le informazioni e i KPI che sottendono alla strategia aziendale è una leva strategica per governare la trasformazione della sostenibilità in competitività. L’azienda può avere evidenza della situazione connaturata con il business in tutte le sue dimensioni ed è nella condizione di prendere decisioni consapevoli. I dati legati alla sostenibilità sono determinanti per definire la competitività delle imprese ed è sempre più necessario fornire a CEO e CFO le informazioni fondamentali per pilotare una trasformazione che unisca il bene dell’azienda con quello del pianeta. In concreto, la tecnologia rafforza ulteriormente la capacità dell’azienda di prendere decisioni più consapevoli e i dati sono la base per portare nel processo decisionale i valori della sostenibilità in modo chiaro.

Quanto è importante disporre di strumenti che permettono di realizzare report ESG nella prospettiva di dialogare con gli stakeholder?

Per le imprese è importante un approccio completo, a 360°. Il fatto di avere le informazioni chiare prima di tutto internamente per gli employee è importantissimo, perché sono soggetti portatori del valore della sostenibilità e perché è fondamentale far comprendere a ciascuno il contributo che sta portando ai processi aziendali per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Uno dei punti di partenza è nella creazione e nel consolidamento di un forte engagement con dipendenti, che si deve poi estendere ai fornitori, proprio per creare una catena positiva che arriva ai clienti e che può essere analizzata e apprezzata dagli investitori. Per questo occorre organizzare le informazioni e renderle fruibili a tutti: partner e dipendenti, investitori e consumatori.  Il digitale è dunque fondamentale per creare nuove forme di collaborazione lungo tutta la supply chain e per creare nuovo valore.

 

Veniamo al valore specifico della partnership tra Accenture e Salesforce: com’è nata e come permette di presidiare i temi della sostenibilità?

Tutto parte dalla sensibilità comune che abbiamo sul tema della sostenibilità che arriva da lontano e appartiene alla cultura stessa delle nostre aziende. L’attenzione comune alla sostenibilità è il collante di una collaborazione che ha messo assieme l’esperienza tecnologica sulla piattaforma di Salesforce e i valori di Accenture in termini di competenze e presidio sui temi della trasformazione digitale. La partnership nasce poi dalla comune convinzione del valore fondamentale della sostenibilità per le aziende, per la collettività e per il pianeta. Va poi aggiunto che siamo consapevoli di essere noi stessi partner nelle catene del valore dei nostri clienti e vogliamo contribuire fattivamente al raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità.

 

Guardiamo nello specifico al percorso di Salesforce che ha raggiunto l’obiettivo di zero emissioni nette lungo tutta la value chain ed è arrivata a gestire le operation utilizzando al 100% di energia rinnovabile. Da dove nasce e come si è sviluppato questo impegno in termini di riduzione dell’impatto ambientale?

Annamaria Arcese, Regional Sales Director, Responsabile del mercato Energy & Utilities per l’Italia, Salesforce

Il percorso di Salesforce per la transizione energetica verso fonti pulite è iniziato nel 2013 quando la società ha scelto strategicamente di accelerare il percorso energetico green perché volevamo preparare un futuro i cui tutti avrebbero lavorato in queste condizioni. Per questo siamo arrivati ad acquistare energia rinnovabile per eguagliare l’elettricità utilizzata a livello globale. Inoltre, davanti a una strategia del clima che ha obiettivi veramente ambiziosi, come azienda costantemente impegnata sui temi dell’innovazione abbiamo iniziato a sviluppare un piano di azione che si ponesse come priorità il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità con un approccio che potesse essere messo a disposizione di altre imprese. Concretamente Salesforce ha scelto di estendere il piano net-zero all’intera catena del valore su Scope 1, 2 e 3 e di confermare il proprio contributo per contenere il rialzo delle temperature entro 1,5 °C. Il piano prevede ,tra l’altro, di lavorare su una serie di priorità che comprendono la riduzione delle emissioni, la rimozione del carbonio, la riforestazione con la piantumazione di trilioni di alberi e il contributo al ripristino dell’ecosistema. A queste azioni si aggiunge un forte impegno in termini di educazione e promozione di questi valori, di grande collaborazione a livello istituzionale per lo sviluppo di una regolamentazione adeguata. Ultimo, ma certamente non meno importante, Salesforce mette naturalmente a disposizione la propria capacità di innovazione.

L’aiuto di un partner come Accenture ha permesso di consolidare e rafforzare l’uso della tecnologia per il raggiungimento di questi obiettivi così come anche per la creazione di best practice a beneficio sia del proprio percorso interno, sia del mercato e dei partner.

 

Come Salesforce avete affrontato il tema della misurabilità delle performance di sostenibilità. Come giudicate gli sviluppi legati a standard e normative che stanno portando una maggiore attenzione ai temi della trasparenza e della misurabilità? 

Salesforce, come già sottolineato, è impegnata in un lavoro a stretto contatto con gli enti di regolazione, e siamo convinti che solo lavorando insieme riusciamo a creare le metriche coerenti per le reali esigenze del mercato. Il nostro impegno si concretizza nella capacità di generare report personalizzabili a uso degli investitori e del mondo finance, anche in questo caso in stretta collaborazione con questi attori, sempre con l’obiettivo di definire al meglio il sistema ottimale per essere sempre orientati all’obiettivo.

Dal punto di vista digitale si è lavorato per impostare una piattaforma che possa essere utilizzata come l’unica fonte dei dati e dei valori della sostenibilità aziendale. Una soluzione che integra dati di tante fonti e che è in grado di mettere a disposizione analisi precise di “carbon accountability”. Con questo approccio abbiamo prima di tutto raggiunto i nostri obiettivi di sostenibilità, che abbiamo sperimentato, testato, validato e che mettiamo a disposizione del mercato.

Oggi la Salesforce Sustainability Cloud permette di creare modelli di visualizzazione che aiutano a semplificare l’audit e che consentono a tutta l’azienda di lavorare nella direzione del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, beneficiando di visualizzazioni e dashboard efficaci che permettono di avere tutti questi valori sotto controllo.

Vediamo concretamente il ruolo di Salesforce Sustainability Cloud: che supporto viene messo a disposizione delle aziende in termini di dati e reportistica ESG?

Saverio Petrungaro, Senior Strategic Account Executive, Salesforce

Saverio Petrungaro, Senior Strategic Account Executive, Salesforce

Occorre sottolineare nuovamente l’importanza della misurabilità e della reportistica come fattori abilitanti a cui si è aggiunto un lavoro fondamentale per portare efficienza nella raccolta dati e per rappresentarli poi in modalità chiara e ben comprensibile. Il percorso per arrivare a Salesforce Sustainability Cloud ha visto un grande lavoro di sperimentazione: nel primo anno di utilizzo dell’applicazione, quando ancora era in forma prototipale, si è passati da processi di raccolta dati che richiedevano 6 mesi a sole 6 settimane. Quel grande lavoro adesso viene messo a disposizione delle aziende anche per quanto attiene ai servizi di visualizzazione dei dati, alle modalità di accesso e alla creazione di automatismi in grado di fornire viste e interpretazioni diverse.

Sustainability Cloud permette di monitorare, analizzare e condividere con tutti gli stakeholder i dati e le informazioni fondamentali sull’impatto ambientale dell’azienda, consente al management di disegnare e attuare un piano d’azione sulla riduzione delle emissioni in modo integrato con gli obiettivi aziendali. La piattaforma Sustainability Cloud consente da una parte di ottimizzare e portare efficienza nella fase di raccolta dati e di disporre di un monitoraggio in tempo reale sull’impatto ambientale. Oltre a classificare e analizzare i dati con la piattaforma è possibile definire forme di collaborazione con fornitori interni e con attori esterni e avere inoltre a disposizione strumenti per analisi specifiche o per automatizzare processi in funzione di determinati risultati.

Quali sono gli use case che meglio possono rappresentare i vantaggi di Salesforce Sustainability Cloud?

Luca Porrati, Salesforce Business Group, Go-to-Market Associate Director

Luca Porrati, Salesforce Business Group, Go-to-Market Associate Director

Gli use case di riferimento sono numerosi e riguardano tutte le realtà che necessitano di contare su una gestione operativa, su un monitoraggio e un controllo delle emissioni. Ci possono essere use case di riferimento (come quello indicato nelle slide che seguono n.d.r.) che esprimono chiaramente i benefici di Salesforce Sustainability Cloud per tutta la catena del valore coinvolta nella riduzione delle emissioni e nella amplificazione dei vantaggi per tutti gli stakeholder nel momento in cui si raggiungono questi obiettivi. Benefici che possono essere sintetizzati in quattro punti chiave:

  1. Misurabilità: con Salesforce Sustainability Cloud si risponde in modo completo alla necessità di monitorare dati e informazioni a sostegno di un trust aziendale che può essere messo a disposizione anche di enti esterni
  2. Coinvolgimento degli stakeholder: con la possibilità di esporre gli obiettivi raggiunti e le azioni in corso in real time e con strumenti che permettono di ottenere anche il coinvolgimento dei consumatori
  3. Scalabilità: con la possibilità di disporre di automatismi e workflow che velocizzano il lavoro
  4. Piano d’azione: grazie alla possibilità di dare corso rapidamente ad azioni concrete per raggiungere velocemente obiettivi concreti

I benefici di Salesforce Sustainability Cloud – Use case

Ascolta la descrizione dello use case di seguito e segui la demo di Saleforce Sustainability Cloud QUI

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