Green Data Center

Data Center, Aruba supera l’audit del Patto per la Neutralità Climatica

L’audit condotto da Bureau Veritas certifica l’adesione di Aruba al CNDCP: il Patto per la Neutralità Climatica dei Data Center dimostra un progresso reale e misurabile per diventare a “impatto climatico zero” entro il 2030

Pubblicato il 24 Mar 2023

Aruba

Creato nel 2021 dai più importanti provider di infrastrutture cloud e operatori di data center, in collaborazione con la Commissione europea, il CNDCP (acronimo di Climate Neutral Data Centre Pact) è il patto che stabilisce obiettivi rigorosi in termini di prestazioni ambientali e di sostenibilità dei data center, in cinque aree chiave che riguardano l’efficienza energetica, l’uso di energia pulita, dell’acqua, i processi di riciclo e il riutilizzo del calore residuo. Oggi Aruba, tra i sottoscrittori del patto fin dal lancio, annuncia di aver superato con successo l’audit condotto da Bureau Veritas che certifica la conformità di un primo data center al Pact Auditing Framework, cioè l’insieme di criteri di valutazione dei progressi delle aziende aderenti. Grazie al raggiungimento collettivo di questi obiettivi, si potrà arrivare alla neutralità climatica dei data center entro il 2030.

Il Patto per la Neutralità Climatica dei data center

Il Patto per la neutralità climatica dei data center supporta sia il Green Deal europeo, che punta a rendere l’Europa il primo continente al mondo neutro dal punto di vista climatico entro il 2050, sia la Strategia europea in materia di dati, che mira alla carbon neutrality dei data center UE entro il 2030.

L’Iniziativa fissa traguardi ambiziosi che semplificheranno la transizione dell’Europa verso un’economia più verde. Inoltre, impegna i firmatari a garantire che i rispettivi data center siano neutri dal punto di vista climatico, fissando obiettivi misurabili ambiziosi per il 2025 e il 2030 nelle seguenti aree: provare l’efficienza energetica con obiettivi misurabili, acquistare energia 100% priva di carbonio, dare priorità alla conservazione dell’acqua, riutilizzare e riparare server e cercare modi per riciclare il calore.

Una conferma dell’impegno del settore verso la neutralità climatica

Il CNDCP ha sviluppato un dettagliato Framework per un audit utile a verificare la conformità agli obiettivi di sostenibilità del Patto. Il Pact Auditing Framework è stato condiviso con la Commissione europea alla fine del 2022 ed è ora disponibile per qualsiasi società di revisione indipendente. I primi audit, condotti da Bureau Veritas, nei confronti dell’italiana Aruba e della statunitense CyrusOne, dimostrano l’efficacia del quadro di riferimento e del Patto come impegno vincolante all’azione per il clima.

Tutti gli operatori di data center firmatari del Patto sono tenuti a verificare la propria conformità agli obiettivi del Patto considerando come riferimento 12 mesi di dati a partire dal primo anniversario della firma del Patto. Inoltre, il processo di audit scoraggia le operazioni di greenwashing tese solo a catturare finanziamenti e si assicura che gli operatori parte del CNDCP compiano progressi sostanziali verso la sostenibilità, verificando le metriche, i dati e i processi necessari a confermare i progressi compiuti.

Conformità al Patto: fattore decisivo per finanziamenti green

Per gli operatori di data center che riescono a dimostrare credenziali ambientali misurabili, potrebbe essere più semplice accedere a significativi finanziamenti green a basso costo per continuare a crescere in tale direzione, nell’ambito di programmi come il recente European Temporary Crisis and Transition Framework.

Il Pact Auditing Framework può essere utilizzato anche per assistere gli operatori di data center nel tentativo di dimostrare l’allineamento ad una più ampia gamma di normative, tra cui la Direttiva sull’Efficienza Energetica e il Regolamento sulla Tassonomia UE 2020/852 per i proprietari e gli operatori di strutture di data center.

I data center guidano l’avanzata verso la neutralità climatica

Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba ha commentato “La neutralità climatica è un obiettivo essenziale e non negoziabile. L’audit eseguito rispetto ai requisiti del Patto conferma che disponiamo dei processi e delle misure utili a rispettare gli obiettivi entro il 2030”.

Michael Winterson, Chairman di EUDCA & CNDCP Monitoring and Reporting Group Lead ha aggiunto “Quando abbiamo istituito il CNDCP abbiamo concordato con la Commissione Europea che i progressi sarebbero stati verificati regolarmente. Con l’arrivo di questi primi audit, siamo orgogliosi di dimostrare che questo è un settore che mantiene i propri impegni”.

Francisco Mingorance, Segretario Generale del CISPE, co-founder del Patto con EUDCA, ha concluso: “Il settore dei data center è sempre più sotto esame. Questi audit verificati e indipendenti dimostrano che i nostri firmatari stanno guidando l’avanzata verso la neutralità climatica”.

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