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“Dalla ricerca all’impresa”: Lutech investe 14 mln di euro nel PNRR con un Polo di Innovazione

Il Parco scientifico tecnologico Tecnopolis dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a Valenzano è pronto per l’inaugurazione del nuovo Polo di Innovazione del Gruppo Lutech. Previsto l’inserimento immediato di 60 tra neolaureati e tecnici esperti e la realizzazione di un nuovo data center. Obiettivo: sviluppare progetti innovativi insieme alle risorse locali, contribuendo proattivamente all’evoluzione tecnologica delle realtà del territorio e di tutto il sistema Paese.

Pubblicato il 28 Feb 2022

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E’ tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo Polo di Innovazione Tecnologica del Gruppo Lutech – società italiana di servizi e soluzioni ICT – realizzato presso il Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis dell’Università degli Studi di Bari a Valenzano.

L’obiettivo è lo sviluppo di soluzioni applicative basate su architetture a micro-servizi, insieme a tecnologie innovative che utilizzano algoritmi di Artificial Intelligence e con ampia applicazione di Realtà Aumentata ed Estesa.

In una prima fase, il Polo si concentrerà sui comparti eHealth, Fintech e Loyalty Programs, per poi estendersi ai settori Energy, Manufacturing e Retail grazie alla realizzazione di soluzioni basate su tecnologie IoT (Internet of Things) e Blockchain.

Promossa all’interno del progetto Lutech Digitale 4.0 e nel contesto del Programma Regionale “aiuti ai programmi di investimento delle grandi imprese”, l’iniziativa è stata oggetto della Determina Regionale ottenuta il 15 febbraio 2022 e si è sviluppata in collaborazione con il Politecnico e l’Università degli Studi del capoluogo pugliese.

Tullio Pirovano, Ceo del Gruppo Lutech

“Il Polo di Innovazione di Bari – commenta Tullio Pirovano, Ceo del Gruppo Lutech – rappresenta una grande opportunità per il Gruppo e per tutto l’ecosistema locale pugliese. Grazie a un investimento importante, svilupperemo progetti altamente innovativi insieme alle risorse locali, contribuendo proattivamente all’evoluzione tecnologica delle realtà del territorio e di tutto il Sistema Paese”.

Le grandi sfide della transizione digitale ed energetica si vincono sulle competenze

Un investimento strategico di 14 milioni di euro consentirà al Gruppo di ampliare in maniera importante la sede preesistente di Valenzano con l’inserimento immediato di 60 tra neolaureati e tecnici esperti, di cui sono già in corso le selezioni, e la realizzazione di un nuovo data center. Ulteriori investimenti finanzieranno l’assunzione di 100 tecnici all’anno per i prossimi cinque anni, facendo della sede di Bari un vero e proprio centro di nearshoring per il Gruppo.

Oltre alla pianificazione delle assunzioni, in stretta collaborazione con il Politecnico di Bari, l’Università Aldo Moro di Bari e altri istituti di formazione della Regione Puglia, è stato predisposto un corposo programma di supporto alla formazione, che prevede stage curriculari ed extracurriculari, Academy, percorsi di Master in discipline innovative per le lauree STEM, laboratori per i settori pubblico e privato, percorsi di eccellenza e di Trasformazione Digitale e finanziamenti a borse di studio.

Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari

Del resto, come sottolinea Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco di Bari “Le grandi sfide della transizione digitale ed energetica si vincono sulle competenze, sulla capacità di formare professionisti che possano svolgere un ruolo da protagonisti. Bari si conferma ecosistema virtuoso di innovazione capace di attirare nuove imprese. Bisogna continuare a lavorare così, promuovendo lo sviluppo del territorio e del lavoro”.

Lutech fa base a Bari per promuovere lo sviluppo del territorio e del lavoro

Il piano quinquennale di sviluppo presentato dal Gruppo Lutech alle Istituzioni pugliesi prevede la partecipazione ai partenariati estesi, ai campioni nazionali e agli ecosistemi dell’innovazione, secondo la componente 2 della Missione 4 del PNRR “dalla ricerca all’impresa”. In particolare, il Gruppo Lutech ha già manifestato l’interesse a collaborare con l’Università di Bari e il Politecnico di Bari per l’ecosistema nazionale “salute dell’uomo e dell’ambiente”.
In particolare, con il PoliBa, la collaborazione sarà anche estesa al campione nazionale sulla “mobilità sostenibile”.

I rappresentanti delle Istituzioni hanno anche evidenziato l’opportunità unica di progetti di questo tipo rispetto al reskilling, al rientro nella Regione delle risorse locali e all’ulteriore opportunità di ricostruire un percorso professionale adeguato alle competenze maturate senza la necessità di lasciare il luogo d’origine.

Immagine fornita da Shutterstock

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