Ecosostenibile

Epson con la stampa green dà un nuovo significato alle pellicce pre-loved

Il progetto di economia circolare Fur of Love promuove il ri-uso dei capi pre-loved per salvarli da discariche e inceneritori ed Epson attesta l’essenza vintage di tali capi attraverso una particolare etichetta creata con un processo di stampa on demand attento all’ambiente

Pubblicato il 03 Dic 2022

Fur of love etichetta Epson

Il progetto Fur of Love è una campagna per salvare i capi pre-loved da discariche e inceneritori. Partner tecnologico dell’iniziativa è Epson che, attraverso una particolare etichetta, attesta l’essenza vintage della pelliccia sulla base di un’autocertificazione del proprietario. L’idea che sta alla base è che sottolineare come ri-usare un prodotto del secolo scorso non sia un atto di poca attenzione verso l’ambiente, ma, al contrario, un segno di profondo rispetto per il pianeta e gli animali che lo abitano in un’ottica di riutilizzo e, quindi, di rinnovato valore.

Un’etichetta per dare valore al pre-loved

Questa è una vecchia pelliccia: indossarla è un gesto d’amore e di rispetto per l’ambiente e per gli animali di questo secolo”. Questo è il messaggio stampato da Epson sulle etichette che, una volta applicate ai vecchi capi in pelliccia, conferiranno loro un nuovo significato, certificandone la provenienza. Chiunque aderisca alla campagna può ordinare l’etichetta e riceverla a casa per poi cucirla sul proprio capo in pelliccia, che da quel momento sarà certificato Fur of Love.

“Promuovendo questo progetto, Epson vuole ribadire quanto comunicare nel modo giusto sia fondamentale per rendere consapevoli e responsabili. In questo l’etichetta ha un ruolo molto importante – commenta Luca Cassani, corporate sustainability manager di Epson Italia –. Arricchiamola di informazioni e stampiamone il giusto quantitativo. La qualità e la lotta allo spreco passano anche dalle etichette on demand”.

Tecnologia attenta all’ambiente

Epson ha messo al servizio di questo progetto la propria tecnologia per la realizzazione di 1.000 label prodotte con le soluzioni della gamma ColorWorks, che consentono la stampa di etichette on demand nella quantità necessaria nel momento in cui servono, riducendo gli sprechi.

Come dimostrato da una recente ricerca europea condotta dalla società di consulenza indipendente Smithers, la tecnologia inkjet per l’etichettatura on demand – la stessa utilizzata dalle stampanti ColorWorks – permette, infatti, alle aziende di risparmiare energia in modo significativo, ridurre gli sprechi di materiali e inchiostro e rendere le operazioni di etichettatura molto più efficienti e sostenibili. La ricerca indica che si può arrivare a una riduzione di 6,7 milioni di tonnellate l’anno delle emissioni di CO2.

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