L’agricoltura è un’industria altamente tecnologica: in tutto il mondo, gli agricoltori scendono in campo sfruttando tecnologie come GPS, connettività, intelligenza artificiale e machine learning per assicurarsi che possano coltivare in modo efficace e sostenibile il cibo con cui ci nutriamo. Una sfida che diventa sempre più urgente considerato che la popolazione mondiale raggiungerà quasi 10 miliardi entro il 2050, con un aumento della domanda alimentare globale del 50%. E vista la scarsità di terreni coltivabili disponibili, occorre creare prevedibilità, calibrare le risorse e prendere sempre la decisione migliore per la resa più efficace.
John Deere lavora da 20 anni a fianco degli agricoltori per trovare modi più sostenibili e redditizi che giovino non solo alle imprese, quanto al pianeta e all’umanità. Uno sguardo proiettato a 360 gradi sulle tematiche ESG fin da tempi non sospetti.
Tutte le macchine John Deere hanno il GPS integrato, che consente la precisione di fotocamere, sensori e apparecchiature fino a 2,5 cm (<1 pollice). È un sistema estremamente preciso rispetto ad un tipico smartphone abilitato al GPS, la cui accuratezza rimane in un raggio di 4,9 metri (16 piedi) a cielo aperto. I trattori John Deere sono in grado di sterzare da soli, posizionare con precisione i semi e raccogliere informazioni dettagliate sui dati geospaziali. Un singolo trattore o piantatrice John Deere ha la capacità di piantare con precisione oltre 700 semi di mais e 2.800 semi di soia al secondo, e alimentato da oltre 300 sensori e 140 controller, elabora 15.000 misurazioni al secondo.
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