Packaging sostenibile: Nestlé e Università Federico II di Napoli collaborano alla riciclabilità dei materiali

Il contributo della Federico II fa parte di una serie di partnership internazionali, volte a sviluppare soluzioni all’avanguardia a sostegno di un packaging Nestlé sempre più sostenibile verso l’obiettivo di rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025

Pubblicato il 05 Dic 2019

agricoltura sostenibile economia circolare

Identificare strategie innovative per l’adozione di nuovi packaging sostenibili. È a questo proposito che da settembre 2019, Nestlé e l’Università Federico II di Napoli collaborano. Nello specifico, intendono sviluppare nuovi materiali polimerici e nuovi materiali eco-friendly di confezionamento più idonei alla conservazione di alimenti, al fine di preservarne proprietà organolettiche, nutrizionali e salutistiche, mantenendo intatti i processi produttivi esistenti e utilizzando gli attuali impianti di confezionamento.

“La collaborazione con Nestlé ci permette di approfondire lo studio di soluzioni e nuovi materiali innovativi, per un utilizzo sempre più attento e consapevole delle risorse e puntando alla totale riciclabilità dei materiali” ha commentato la Prof.ssa Finizia Auriemma, responsabile del progetto.

Per il packaging sostenibile, al 100% riciclabile, un ecosistema di partner internazionali

In Italia, Nestlé ha già raggiunto il 95% di materiale riciclabile all’interno dei packaging dei prodotti, traguardo che rispecchia l’obiettivo di rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025

L’Università mette a disposizione il Dipartimento di Scienze Chimiche, un centro d’eccellenza nel campo della scienza dei polimeri, che svolge attività di ricerca scientifica nel campo dello sviluppo di materiali polimerici innovativi. Già 10 anni fa nell’ambito del progetto Axia – in collaborazione con la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) – la Federico II aveva ricevuto il sostegno di Nestlé per la ricerca di nuovi materiali polimerici per l’imballaggio rigido e flessibile di alimenti.

Il contributo della Federico II fa parte di una serie di partnership internazionali, volte a sviluppare soluzioni all’avanguardia a sostegno di un packaging sempre più sostenibile. Tra queste figurano quella con PureCycle Technologies, azienda con base a Chicago specializzata nella rimozione di colori, odori e contaminanti dai rifiuti di plastica per trasformarli in una resina vergine e con Danimer Scientific, azienda della Georgia che sta sviluppando una bottiglia riciclabile e biodegradabile in mare.

 

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