Nel 2022, secondo un’analisi della Coldiretti, a causa del caro energia e del conseguente aumento dei prezzi, le aziende agricole hanno ridotto di almeno il 30% gli acquisti di fertilizzanti tradizionali. L’urea è balzata a 1.100 euro a tonnellata contro i 540 euro dello scorso anno, mentre il perfosfato è passato da 185 agli attuali 470 euro/tonnellata e i concimi a contenuto di potassio sono schizzati da 455 a 1005 euro/tonnellata. Proprio per questo motivo è necessario lavorare a soluzioni alternative in grado di garantire l’adeguata concimazione dei terreni, massimizzare le rese produttive e tenere alti gli standard qualitativi del prodotto. Solo così ora più che mai è possibile garantire il fabbisogno nazionale di prodotti agricoli con grande attenzione alla sostenibilità e ai risparmi delle aziende.
Soluzioni
Fertilizzanti: agricoltura di precisione e prodotti innovativi salvano la filiera
I tecnici CAI (Consorzi Agrari d’Italia) affermano che agricoltura di precisione e prodotti innovativi, come quelli a cessione controllata dell’azoto, possono portare a una riduzione del 25% dei costi aziendali standard di concimazione, garantendo il fabbisogno nazionale di prodotti agricoli con grande attenzione alla sostenibilità e ai risparmi delle aziende
Pubblicato il 18 Ott 2022
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