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Confagricoltura, le otto imprese vincitrici del Premio Innovazione in Agricoltura

La rosa dei ventidue progetti finalisti da cui la giuria del Premio ha selezionato gli otto vincitori, presentava nuove soluzioni per gli allevamenti, per le colture ortofrutticole, i cereali, e le piante aromatiche. Ampio spazio a tecnologie e domotica, nuove occasioni di promozione territoriale e produzioni fitosanitarie ricavate da soluzioni bio.

Pubblicato il 28 Mar 2022

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Da strumenti informatici e tecnologici di ultima generazione in agricoltura, a virtuosi modelli di economia circolare basati su ricerche di laboratorio o recupero di antiche pratiche agricole. Dai nuovi sistemi di irrigazione e fertilizzazione, all’uso di cover crops per evitare l’erosione del terreno e o la perdita di nutrienti, agli insetti per produrre farine proteiche per gli animali domestici (pet food). La ricchezza del contesto innovativo che caratterizza il settore dell’agricoltura è testimoniata dalle imprese e startup partecipanti al bando pubblicato a luglio e arrivate alla selezione finale.

Sono state premiate a Palazzo della Valle, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), Stefano Patuanelli, le otto aziende protagoniste della terza edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione in Agricoltura istituito da Confagricoltura con l’obiettivo di valorizzare le avanguardie imprenditoriali: buone pratiche che hanno al centro prodotti, processi sostenibili, aspetti organizzativi e di marketing da raccontare e condividere.

Le innovazioni presentate riguardano le tematiche più strategiche per il settore agricolo e agroalimentare: digitale, economia circolare e sostenibilità, novel food, turismo e territorio. Tra i partecipanti, imprese che hanno fatto degli alimenti innovativi il proprio core business: i cosiddetti superfood, come la spirulina, gli alimenti a base di canapa, oppure integratori alimentari derivanti da sottoprodotti del riso.

Digitale, novel food, economia circolare e turismo: le aziende selezionate da Confagricoltura

Nella categoria “Innovazione digitale” si sono distinte due realtà. La Canova, a Gambara (BS) che, con più di 317 ettari di superficie, produce cereali e ha un allevamento di bovini da carne. Da sempre attenta al benessere animale e alla ricerca, ha introdotto come innovazione sistemi di irrigazione e fertilizzazione a rateo variabile sulle coltivazioni di mais. E poi, Il Noceto un’Organizzazione di Produttori nata nel 1993 a cui è stata riconosciuta la capacità di interconnessione dei processi di produzione e qualità. I noceti, della varietà “Lara”, si estendono per quasi 400 ettari tra le province di Venezia, Treviso e Udine (a Chiarano, in provincia di Treviso).

Nella categoria “Economia circolare e sostenibilità” a guadagnarsi l’attenzione della Giuria, l’azienda cerealicola Parapini, fondata nei primi anni del ‘900 a Settala (MI), da sempre attenta a innovazione e sostenibilità e che ha fatto dell’efficientamento dei processi produttivi uno dei suoi principali punti di forza: è innovativa per l’utilizzo di precision farming e carbon farming, e cover crops. Ma anche Fattorie Menesello, azienda agricola situata a Lozzo Atestino (PD), con uno dei più antichi allevamenti avicoli italiani, che nel 2018 ha dato vita a Natura Organica, start up innovativa che mette a punto un sistema di produzione di fertilizzanti totalmente a base organica proveniente dagli allevamenti e per cui si è contraddistinta.

Tra le otto vincitrici, anche due aziende che hanno fatto degli alimenti innovativi il proprio core business. BugsLife è una start up innovativa che si affianca alla Società Agricola Iraci Borgia, a Perugia, specializzata nella produzione di biogas a partire da colture e scarti agricoli. L’innovazione che caratterizza la BugsLife è l’allevamento di insetti, in particolare della mosca soldato, su larga scala, per la produzione di farine proteiche per il pet food. L’azienda Rondolino SCA, con sede nella storica Tenuta Colombara situata a Livorno Ferraris (VC), è un’eccellenza nella produzione di riso che ha introdotto un metodo innovativo e un impianto per ottenere un prodotto alimentare pronto all’uso a base di gemma di riso.

Infine, in “Turismo e territorio” sono state selezionate La Cerreta e Al Rocol.
La prima è un’azienda agricola a Castiglione del Lago (PG), con oltre 100 ettari di superficie, un allevamento di bovini da latte, un agriturismo e una fattoria didattica che attua l’economia circolare con un ciclo completo del digestato: come innovazione ha integrato le sue attività e un percorso con 14 opere d’arte contemporanea nei campi en plein air. Al Rocol, ad Ome (BS), è una delle prime aziende agrituristiche aperte in Franciacorta attiva principalmente nella produzione vitivinicola: l’innovazione che la contraddistingue è una piattaforma digitale, per mettere in rete le imprese turistiche, culturali e agroalimentari del territorio e offrire servizi e pacchetti personalizzati.

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