Investimenti sostenibili

Catalyst di M&G investe 150 milioni di euro nel Fondo europeo per l’agricoltura sostenibile di Regenerate



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M&G annuncia un investimento di 150 milioni di euro nel Regenerate European Sustainable Agriculture Fund, gestito da Regenerate Asset Management. Il Fondo, primo del suo genere in Europa, mira a sviluppare un approccio sostenibile all’agricoltura per un impatto ambientale e climatico positivo a lungo termine

Pubblicato il 8 mar 2024



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M&G ha reso noto un investimento di 150 milioni di euro a favore del Regenerate European Sustainable Agriculture Fund (RESA) gestito da Regenerate Asset Management, gestore di investimenti specializzato nei mercati privati e autorizzato dalla Financial Conduct Authority, che si pone l’obiettivo di creare soluzioni a impatto e con focus sulla transizione climatica.

Fondata nel 2019, Regenerate si impegna a trasformare l’agricoltura in ecosistemi naturali e sostenibili che generino un impatto positivo sulle persone e sul pianeta. Il Fondo, primo del suo genere in Europa, ambisce a realizzare un impatto climatico positivo a lungo termine, attraverso l’identificazione di opportunità selettive nell’economia circolare e a zero emissioni, offrendo al contempo una occasione di investimento diversificata, redditizia e resistente all’inflazione.

Guidare la transizione climatica promuovendo la produzione sostenibile in Europa

L’investimento da 150 milioni di euro è stato effettuato attraverso Catalyst, la strategia lanciata da M&G nel 2021 con il mandato di investire 5 miliardi di sterline in business sostenibili nei mercati privati per conto del Prudential With-Profits Fund da 126 miliardi (Fonte: Dati M&G a settembre 2023) che include la gamma PruFund. In questo modo Catalyst utilizza i risparmi dei clienti per rispondere alla crescente richiesta globale di capitali da parte di imprese innovative e responsabili, attualmente non soddisfatta dai finanziatori istituzionali.

Commentando l’investimento, Niranjan Sirdeshpande, Global Head of Investments di M&G Catalyst, ha dichiarato: “La missione di Regenerate è coerente con il nostro obiettivo di investire laddove possiamo fare la differenza e in questo caso lo scopo finale è la produzione alimentare sostenibile. Questo nostro investimento consentirà a Regenerate di aggiungere valore attraverso l’agricoltura rigenerativa, realizzando rendimenti per gli investitori e cercando al contempo di avere un impatto ambientale positivo sul pianeta basato sulla scienza. Siamo orgogliosi di essere coinvolti nella missione di Regenerate per guidare il cambiamento ambientale in Europa.”

Il Fondo Regenerate investirà nella creazione di una rete di aziende europee con focus sull’agricoltura rigenerativa

Il Fondo gestito da Regenerate destinerà 40 milioni di euro allo sviluppo di Regen Blue, un’impresa portoghese specializzata nella coltivazione dei mirtilli. Finanziamento che permetterà a Regen Blue di ampliare il suo approccio all’agricoltura rigenerativa, mirata a migliorare la salute del suolo, ottimizzare la biodiversità e rafforzare l’attività dell’azienda, contribuendo così allo sviluppo economico delle comunità locali. Gli investimenti futuri del Fondo saranno focalizzati sulla creazione di una rete di aziende agricole rigenerative in tutta Europa, sfruttando la crescente domanda di prodotti sostenibili.

Tra l’altro, secondo le previsioni, il mercato europeo dei mirtilli crescerà del 6,9% all’anno, passando dagli attuali 8,8 miliardi di dollari a 12,4 miliardi di dollari entro il 2029 (Fonte: Mordor IntelligenceTM Industry reports). Attualmente l’Europa importa più mirtilli di quanti ne produce, tuttavia grazie al clima favorevole, alle risorse agricole e a un’infrastruttura di mercato consolidata, l’UE sta progressivamente aumentando la produzione per soddisfare la crescente domanda dei consumatori.

Il potenziale dell’agricoltura rigenerativa per un impatto climatico positivo a lungo termine

L’industria agricola e le tecniche moderne di coltivazione sono tra i principali responsabili delle emissioni globali e hanno degradato la qualità del suolo e la sua capacità di assorbire e trattenere i gas serra (70% del protossido di azoto globale e 12% delle emissioni globali di CO2, CBI – Ministero degli Affari Esteri, febbraio 2023).

Circa il 33% del suolo terrestre è già deteriorato e si prevede che questa percentuale possa raggiungere il 90% entro il 2050 – equivalente all’erosione di un campo da calcio ogni cinque secondi (Fonte: FAO e ITPS, 2015; IPBES, 2018). Il progressivo deterioramento del suolo ha portato ad un aumento dell’uso di fertilizzanti e pesticidi chimici, che hanno ulteriormente impoverito il terreno, con effetti negativi sulla biodiversità e la salute umana.

L’agricoltura e le pratiche di pascolo rigenerative puntano a invertire il cambiamento climatico ricostruendo e ripristinando la biodiversità del suolo, assorbendo (o “sequestrando”) carbonio e migliorando il ciclo dell’acqua, attraverso una visione olistica che coinvolge suolo, piante, animali ed esseri umani.

Meno CO2, costi e fertilizzanti, più biodiversità e salute del suolo

“L’agricoltura rigenerativa mira a salvaguardare l’intera salute del pianeta. I nostri investimenti agricoli non solo contribuiscono a ridurre l’anidride carbonica, ma migliorano anche la biodiversità e ripristinano la salute del suolo, cosicché sia in grado di assorbire meglio l’energia solare” ha commentato Ben Stafford, Chief Executive Officer di Regenerate “Intendiamo espandere le nostre operazioni e sviluppare nuovi approcci alla produzione che miglioreranno la qualità e la produttività del suolo, riducendo al minimo le costose forniture esterne, ad esempio i fertilizzanti, e contribuiranno a creare un’agricoltura circolare”

“Le proporzioni di questa opportunità non possono essere sottovalutate. Si tratta della prima di una significativa pipeline di acquisizioni in corso. Il nostro primo fondo mira a raccogliere 250 milioni di euro, ma poiché l’agricoltura è la più grande industria del mondo, ritentiamo che l’opportunità possa essere ancora più ampia e siamo entusiasti di essere tra i primi a fare da pionieri di questo approccio nel mercato europeo” ha concluso Stafford.

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