Horta Point of View

Agrivoltaico: la rivoluzione digitale parte dai vigneti



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La società cooperativa italiana Caviro unisce alta tecnologia e tradizione per un futuro agricolo sostenibile grazie alla collaborazione di Horta. Ecco come l’integrazione di soluzioni digitali avanzate sta trasformando la viticoltura italiana 

Pubblicato il 24 ott 2024



Agrivoltaico

Sensori installati tra le fila dei vigneti; dati agricoli ed energetici in viaggio istantaneo dalle vigne alle app dei vignaioli; comandi da remoto per regolare in tempo reale la miglior inclinazione dei pannelli fotovoltaici sul campo, per evitare indesiderati coni d’ombra o eccessive esposizioni al Sole. Uno scenario avveniristico racconta la concreta realtà del neonato impianto agrivoltaico di Caviro, l’unico del suo genere in Italia, giunto alla cruciale fase dell’inaugurazione e dell’avvio operativo.

Il nuovo capitolo di innovazione si apre grazie alla sinergia di competenze messe in campo da Horta e Cantine Caviro. Questo progetto segna un decisivo passo avanti nella gestione sostenibile delle risorse agricole, integrando la produzione di energia rinnovabile con l’agricoltura tradizionale. “Il nostro obiettivo è ottimizzare la combinazione tra attività energetica e agricola, garantendo una produzione agricola di qualità senza compromessi” afferma Sara Legler, Responsabile R&S di Horta. Parole che raccontano l’essenza di un progetto che non solo promette di rivoluzionare il settore vitivinicolo, con un’applicazione scalabile e sempre più estesa ed estendibile, ma che mira molto più alto e punta a diventare un modello replicabile per altre realtà agricole. L’implementazione del sistema, grazie alla sua natura modulare e adattabile, può infatti essere adottata da diverse aziende che producono impianti agrivoltaici, stimolando un interesse diffuso e favorendo l’espansione di pratiche sostenibili in tutto il settore agricolo. In questo modo, Horta aspira a creare un impatto positivo non solo a livello locale, ma anche a livello globale, aprendo la strada a un futuro agricolo sempre più sostenibile e tecnologicamente avanzato.

Agrivoltaico a prova di futuro: il ruolo di Horta

L’impianto agrivoltaico di Caviro copre un’area di 1,5 ettari e ospita 1.386 pannelli solari bifacciali. Questo impianto mira non solo a garantire l’autosufficienza energetica della cooperativa, ma punta anche ottimizzare le produzioni viticole. L’adozione di soluzioni digitali avanzate, sviluppate da Horta, gioca un ruolo centrale nel raggiungimento di questi obiettivi.

Il contributo di Horta, in particolare, si concretizza nella modellizzazione dell’intercettazione luminosa e nell’implementazione di tecnologie ICT avanzate. Utilizzando un modello meccanicistico sofisticato, Horta simula in che modo la luce solare viene catturata e utilizzata dalle piante e dai pannelli fotovoltaici, tenendo conto delle variabili ambientali e delle specifiche del vigneto. Questo permette di adattare dinamicamente l’inclinazione dei pannelli fotovoltaici, massimizzando la produzione di energia senza compromettere la crescita delle piante.

Sensori avanzati per il monitoraggio del vigneto

Un aspetto cruciale del progetto è l’interoperabilità tecnologica. Grazie a un sistema di comunicazione via API, il modello di Horta dialoga direttamente con l’impianto fotovoltaico, in un sistema che non solo consente, come detto, di regolare i pannelli in base alle esigenze specifiche delle colture, ottimizzando l’intercettazione della luce e riducendo al minimo l’impatto sull’attività agricola, ma anche di monitorare costantemente le condizioni del vigneto.

Grazie all’installazione tra le fila del vigneto di una serie di sensori avanzati, il controllo e la raccolta di dati sulle variabili ambientali come temperatura, umidità, radiazione solare e condizioni del suolo avvengono in modo costante e continuo. Le informazioni così raccolte alimentano poi un “dialogo”- tramite dashboard su web app – che aiuta i viticoltori ad aver contezza in tempo reale delle condizioni del campo e, in ottica predittiva, a ottimizzare la gestione delle colture.

Questa innovazione ha l’obiettivo di ottimizzare la produzione agricola e ottimizzare l’efficienza energetica complessiva, ma sottolinea anche il valore di un approccio realmente sostenibile, dimostrando come l’integrazione di tecnologie avanzate possa armonizzarsi con le pratiche agricole tradizionali per promuovere una gestione delle risorse più responsabile e rispettosa dell’ambiente.

L’apporto dei modelli meccanicistici nellagrivoltaico Caviro

“L’introduzione di modelli meccanicistici rappresenta un elemento chiave di questa innovazione”, chiarisce Sara Legler. “Abbiamo sviluppato un sistema che gestisce il flusso di dati dai sensori al cloud, analizzando le informazioni per ottimizzare la gestione delle risorse idriche e la produzione di energia. Questo approccio integrato migliora l’efficienza energetica e contribuisce alla conservazione delle risorse idriche, riducendo il fabbisogno irriguo delle viti”.

Un ulteriore vantaggio del progetto agrivoltaico di Caviro è appunto la gestione automatizzata degli interventi irrigui. Attraverso modelli matematici proprietari, Horta calcola giornalmente la dotazione idrica del terreno e il fabbisogno di acqua delle colture, considerando le caratteristiche del suolo, lo sviluppo della pianta, il consumo idrico e le condizioni meteorologiche. L’output del modello viene comunicato tramite API al sistema di irrigazione, permettendo interventi irrigui precisi ed efficienti.

Un modello replicabile di sostenibilità e innovazione

“Il progetto agrivoltaico di Caviro, grazie al Software sviluppato da Horta, rappresenta un modello scalabile di sostenibilità e innovazione,” puntualizza ancora Sara Legler. Ma non solo.

Giuseppe Piacentino
Giuseppe Piacentino, Direttore Commerciale di Horta

“Per chi sviluppa impianti agrivoltaici, il vero valore risiede in un sistema come il nostro, che offre un approccio realmente sostenibile. La nostra soluzione consente di ottimizzare le risorse, garantendo un equilibrio tra energia rinnovabile e coltivazione agricola, senza compromessi.”- aggiunge Giuseppe Piacentino, Direttore Commerciale di Horta – Il nostro obiettivo è sempre stato quello di affiancare le aziende agricole, fornendo loro strumenti digitali che aumentino la produttività e migliorino la sostenibilità ambientale”.

Domenico Dosio
Domenico Dosio, responsabile Investimenti, Servizi e Manutenzione Generale Cantine Caviro

Domenico Dosio, responsabile Investimenti, Servizi e Manutenzione Generale Cantine Caviro, conferma la bontà del progetto: “Il nostro target è garantire non solo una produzione energetica, ma anche il benessere della vite sotto i pannelli agrivoltaici, creando un modello sostenibile e replicabile su altri impianti vitati del nostro territorio. Con l’esperienza di Horta, implementeremo un modello per monitorare la pianta e valutare gli effetti dell’impianto agrivoltaico rispetto a una condizione senza copertura”.

L’integrazione di tecnologie avanzate nell’agrivoltaico è fondamentale per affrontare le sfide future e Horta, con il suo approccio innovativo e scalabile, dimostra come un approccio realmente sostenibile possa creare valore aggiunto per le aziende e benefici per l’ambiente. Questo progetto pilota, infatti, oltre a contribuire all’autosufficienza energetica di Caviro, rappresenta un esempio concreto di come l’agricoltura possa evolvere verso un futuro più sostenibile e prospero. Con l’adozione di soluzioni digitali, le aziende agricole possono ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi e aumentare la competitività sul mercato, tracciando la strada per un’agricoltura più resiliente e sostenibile.

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