Arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto Mipaaf recante “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 ‘Parco Agrisolare’”. Firmato dal ministro Patuanelli il 25 marzo, il provvedimento è stato pubblicato sulla GU il 28 giugno e prevede risorse, per gli anni dal 2022 al 2026, pari a 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del Piano di ripresa e resilienza per l’erogazione di contributi a fondo perduto. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali, per i rincari di elettricità scatenati dalla guerra in Ucraina, che mettono a rischio gli approvvigionamenti.
Rispetto allo stanziamento totale, 1,2 miliardi di euro sono riservati a interventi connessi alla produzione agricola primaria e almeno il 40% è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Per le aziende agricole di produzione primaria, specifica ancora il decreto, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale (inclusi agriturismi) devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Insieme a questa attività possono essere eseguiti anche interventi di riqualificazione energetica delle strutture, come la rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti; isolamento termico dei tetti; realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. Ammissibili anche spese abbinate sostenute per sistemi di accumulo e installazione di colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole. Per la raccolta delle domande di partecipazione è allestita una piattaforma ad hoc. Il soggetto attuatore della misura “Parco agrisolare” è il Gse.