Eventi

Rischio di fornitura: come affrontarlo in uno scenario in continuo cambiamento

Per essere pronte a reagire proattivamente agli imprevisti, le aziende devono dotarsi della capacità di anticipare le principali perturbazioni delle catene di fornitura e di mitigarle attraverso interventi di prevenzione e di protezione. In questo, la trasformazione digitale riveste un ruolo cruciale. Se ne parlerà il 13 aprile in occasione di un evento organizzato dal RISE.

Pubblicato il 25 Mar 2022

shutterstock_700040578

Costruite in decenni di crescente globalizzazione, le supply chain internazionali, sino ad oggi, avevano dato prova di grande efficacia ed efficienza tanto che fino a due anni fa, la maggior parte delle persone non aveva sentito parlare di un processo di business chiamato “supply chain”. Oggi, occupa le prime pagine di praticamente tutti i giornali e i siti web del mondo. È uno degli argomenti più critici che si affrontano nella maggior parte delle riunioni aziendali e dei consigli di amministrazione, perché, se gestito in modo efficiente, permette alle imprese di far arrivare i propri prodotti ai clienti in tempi rapidi, nel posto giusto e al prezzo giusto.

Attualmente, siamo di fronte ad una combinazione di perturbazioni globali a dir poco inaudita che da mesi sta preoccupando imprenditori, amministratori delegati e direttori degli acquisti, della produzione e delle vendite di mezzo mondo. Perturbazioni e criticità che hanno colpito più di 160 settori industriali con un danno economico stimato in 110 miliardi di dollari e che si possono sintetizzare in sbilanciamento tra domanda ed offerta, carenza di molti materiali (come i semiconduttori), aumento dei prezzi di energia, trasporti e molte materie prime.

Davanti a queste fortissime perturbazioni la maggior parte delle imprese si è comportata in modo reattivo. Tuttavia, in simili circostanze è invece opportuno adottare un atteggiamento proattivo. La stessa stima del rischio di fornitura passa attraverso un accurato calcolo da un lato della probabilità di interruzione della catena di fornitura e dall’altro del costo derivante da tale interruzione. Saper stimare con chiarezza e completezza questo rischio è il fondamento da un lato per essere coscienti delle criticità presenti e dall’altro per poterle affrontare, con interventi volti sia a ridurre la probabilità di accadimento (prevenzione) sia a ridurre la magnitudo del danno provocato (mitigazione).

E proprio per quegli imprenditori e quei manager di prima linea che desiderano passare “dalla difesa all’attacco” e “dalla reazione alla prevenzione” rispetto alle perturbazioni della propria supply chain, che il RISE, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale (DIMI) dell’Università degli Studi di Brescia, insieme a IQ Consulting Srl, P4I e ESG360 di Digital360 e con il patrocinio di due prestigiose Associazioni quali ANRA (Associazione Nazionale Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali) e ADACI (Associazione Italiana di Acquisti e Supply Management) ha organizzato l’evento: “IL RISCHIO DI FORNITURA: se lo conosci, lo eviti“.

Quanto frequentemente accadono le interruzioni di fornitura, e quali sono le causali dominanti? Quali sono le conseguenze delle interruzioni di fornitura in termini di costo e tempo necessario per tornare a regime? Ci sono delle “regole d’oro” che possono aiutarci ad anticipare anziché a subire le interruzioni di fornitura? Queste alcune delle domande che verranno affrontate.

Compatibilmente con le evoluzioni sanitarie e le corrispondenti regolamentazioni, l’evento si terrà il 13 aprile 2022 dalle 15:30 alle 18:30  in modalità ibrida, sia in presenza presso la Sala Consiliare di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia sia in collegamento streaming tramite piattaforma ZOOM.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione a questo link. 

Le iscrizioni saranno soggette a conferma da parte dell’organizzazione.

Tra i relatori: 

  • Maurizio Tira, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Brescia
  • Franco Gussalli Beretta, Presidente Confindustria Brescia
  • Marco PeronaUniversità degli Studi di Brescia
  • Sergio Baccanelli, Project Manager, P4I
  • Paolo Bentivoglio, Direttore Acquisti, Streparava S.p.A
  • Sergio Fumagalli, ESG advisor, P4I
  • Giorgio Vegetti, Procurement intelligence, Gruppo CESI
  • Marco Terzago,Head of Risk Control, SKF Group
  • Danilo Salvioni, Group Procurement Director, Fenzi 

 Modera Mauro Bellini, direttore responsabile testate verticali Digital360

Immagine fornita da Shutterstock

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4