L’emergenza Coronavirus ha cambiato radicalmente il modo di vivere di tutti quanti noi, in particolare con il lockdown stabilito dal governo, che ha impattato notevolmente sulla normale operatività delle aziende. Questa situazione apre ovviamente degli interrogativi sulla gestione degli impianti tecnologici presenti all’interno degli edifici e delle sedi aziendali: stante l’attuale situazione, è ancora possibile monitorare lo stato dei propri asset? Come si può regolare un’azienda in relazione ai propri impianti? La domanda che le imprese si pongono è se in caso di necessità possono effettuare degli interventi di manutenzione, che possano salvaguardarne il funzionamento in vista del pieno ritorno all’operatività?
A queste domande, molto concrete che incidono direttamente sul business delle aziende NAZCA, realtà italiana in espansione specializzata nei servizi di Facility Management, Property Management e Soluzioni ICT per la gestione integrata ed innovativa dei servizi rivolti agli immobili, ha voluto dare delle risposte molto concrete.
La manutenzione conservativa per affrontare l’emergenza Coronavirus nelle imprese
In occasione dell’emergenza Coronavirus, NAZCA, che si propone come unico interlocutore per tutte le esigenze impiantistiche degli edifici come manutenzione ordinaria e straordinaria, conduzione, installazione e progettazione di impianti, ha messo a punto una strategia che si basa sul principio della Conservative Maintenance (manutenzione conservativa).
In particolare, la società ha predisposto per i propri clienti un contigency plan per gestire le eventuali emergenze e continuare a garantire le manutenzioni necessarie, assicurando così al contempo l’efficienza dei siti del cliente e il rispetto degli obblighi di legge. Per ottemperare ambedue queste esigenze, Nazca sta agendo su più fronti: ai clienti è stata ad esempio proposta la rimodulazione tecnico/economica delle modalità di erogazione del servizio, in maniera personalizzata. In quest’ottica sono stati identificati una serie di servizi per la messa a riposo/conservazione degli impianti durante questa fase di crisi, che possano permettere alle aziende utenti di poter essere immediatamente operativi alla riapertura.
La manutenzione conservativa per gli impianti elettrici
Immaginiamo ad esempio il caso di un classico impianto elettrico, che in questa fase si trova in una situazione di sotto tensione di esercizio, con utenze in standby e utenze relative alla sicurezza invece attive. In questa condizione esiste la possibilità di scintillii determinati da un contatto elettrico non serrato, eventualità che potrebbe facilmente innescare un incendio. La manutenzione effettuata da NAZCA è in grado di evitare questo pericolo, ad esempio con un intervento di serraggio della morsetteria dei quadri. Oppure con una verifica termografica su tutte le condutture elettriche principali, che permette di rilevare una sovratemperatura anomala che potrebbe innescare l’incendio. Inoltre, è sempre consigliabile effettuare una verifica del corretto funzionamento dell’illuminazione d’emergenza.
I rischi per l’impiantistica meccanica, idraulica, antincendio
Per quanto riguarda gli impianti meccanici, il rischio che si annida in questi giorni di stop forzato e prolungato è l’usura delle componenti interne, con la possibile rottura di cinghie e cuscinetti, nonché con l’accumulo di pulviscolo nei circuiti aeraulici. In questo caso può risultare utile una temporanea accensione degli impianti con l’obiettivo di consentire il corretto rodaggio di cuscinetti e cinghie, riducendo così il rischio di una rottura dell’impianto in occasione dell’accensione, che potrebbe più probabilmente verificarsi dopo mesi di stop. Discorso simile si può fare per gli impianti idraulici, per cui può essere salutare una apertura dei terminali con circolazione del cloro e dell’acqua calda sanitaria. Anche gli impianti antincendio e quelli speciali, che pure mantengono la piena operatività anche in questi giorni, possono essere soggetti a malfunzionamenti di varia natura, per esempio legati all’accumulo di polvere. Diventa quindi importante individuare prontamente i rilevatori non funzionanti così da ripristinare il funzionamento al 100% di questi fondamentali impianti.
Manutenzione conservativa e normative
Gli interventi legati alla manutenzione conservativa sono pensati e progettati naturalmente anche in funzione delle indicazioni della normativa. Nello specifico le attività legate all’impianto elettrico fanno riferimento alla normativa CEI 64-8, gli interventi per l’impianto idraulico seguono le linee guida 4/02/05 Art 3.1, per l’impianto antincendio la norma di riferimento è la UNI 11224,
Manutenzione conservativa e ordinaria in modalità 24/7 sul territorio nazionale
Queste e altre tipologie di interventi sono garantite dal personale NAZCA che, anche in pieno lockdown, conserva infatti la possibilità di accedere presso le sedi dei propri clienti per garantire la manutenzione ordinaria prevista dai contratti (anti-intrusione, rilevatori fumo, BMS) e quelle obbligatorie previste dalle disposizioni di legge. Altro punto importante, in questi giorni difficili, è la reperibilità 24/7, che continua a essere garantita per tutti i clienti che hanno siglato contratti in tal senso. NAZCA può contare sulla disponibilità a livello nazionale di squadre di squadre di manutenzione sempre pronte ad intervenire, in particolare in caso di guasti. Anche il personale dell’area Operation (project manager) e il Back Office di NAZCA, in questa fase di lockdown nazionale, continuano a essere pienamente operativi e in servizio.
La società di facility, però, guarda non solo all’attuale fase di emergenza, ma anche al futuro: non a caso NAZCA punta a definire con i propri clienti un calendario di interventi, che permetta di essere preparati al fatidico momento in cui ci sarà la completa riapertura delle attività, in maniera allineata per tutti i siti e tutte le tipologie di servizi.
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