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Intelligenza artificiale nella PA, italiani ancora scettici



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I numeri di Barometro Fpa, che anticipa alcuni dei temi chiave al centro di ForumPA 2024 in programma a Roma dal 21 al 23 maggio. Soltanto il 24% del campione pensa che l’AI avrà un grande impatto sulla pubblica amministrazione, e il 30% non si esprime

Pubblicato il 8 mag 2024



FORUMPA2024

L’impatto dell’intelligenza artificiale non avrà un grande impatto sulla Pubblica amministrazione: a esserne convinti sono quasi la metà degli intervistati da FPA nell’ambito di Barometro FPA, osservatorio sulla percezione della PA che anticipa i temi di Forum PA 2024, “Per una PA a colori, persone e organizzazioni nella rivoluzione dell’IA”, che si terrà al Palazzo dei Congressi di Roma dal 21 al 23 maggio.

I dati dell’osservatorio

Secondo i risultati di Barometro FPA, che ha preso in considerazione un campione di 500 cittadini rappresentativo della popolazione italiana, quasi un intervistato su due è poco fiducioso rispetto all’effettivo impatto dell’intelligenza artificiale sulla pubblica amministrazione.

Il 26% pensa che l’IA sia una tecnologia come le altre, e che avrà un impatto limitato sul funzionamento della PA, mentre il 20% è critico e pensa che la PA non sia pronta a gestire questa rivoluzione. A prevedere che l’intelligenza artificiale avrà un impatto rilevante sulla PA è il 24% del campione, mentre il 30% evidenzia incertezze o una scarsa conoscenza dell’argomento.

Tra chi vede positivamente l’impatto dell’IA nella PA, il 37% identifica come vantaggio principale la semplificazione linguistica tecnico-normativa, il 34% immagina una migliore capacità decisionale e il 33% vantaggi nell’efficienza organizzativa. Soltanto il 12% ritiene che l’IA rappresenti un valido mezzo per selezionare con maggiore efficacia le figure professionali e le competenze necessarie nel settore pubblico.

La mancanza di consapevolezza

Manca ancora consapevolezza, eppure l’impatto dell’IA nel settore pubblico sarà inevitabile – spiega Gianni Dominici, amministratore delegato di FPA – È il momento di riflettere sulle criticità, ma soprattutto sulle potenzialità di questa tecnologia. Ad esempio, nel mondo del lavoro la maggior parte delle funzioni e mansioni nella PA saranno ‘esposte’ a soluzioni di intelligenza artificiale generativa, ma questo non implica necessariamente un più ampio rischio di sostituzione. Per massimizzare i benefici è indispensabile lavorare sulle persone e sulle organizzazioni in modo che sappiano cogliere nel modo migliore il cambiamento. Anche su questo ci confronteremo al prossimo Forum PA”.

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