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Cambiamento climatico, i green bonds finanziano soltanto il 7% dei progetti

Il report trimestrale di MainStreet Partners sui bond Green, Social e Sustainability: il totale emesso supera i 4mila miliardi di dollari, e rappresenta oltre il 20% del mercato obbligazionario europeo. Il 75% delle allocazioni che riguardano il climate change è finanziata da emittenti governativi

Pubblicato il 10 Gen 2024

Allocazione dei proventi basata sui report post emissione

Supera i 4mila miliardi di dollari il totale emesso di Green, Social, Sustainability and Sustainability-linked bond: si tratta approssimativamente del 20% del mercato obbligazionario europeo. I green bond sono inoltre le emissioni che mostrano una resilienza più forte, segnando un aumento del 20% rispetto allo scorso anno nelle emissioni di inizio anno. Sono i dati salienti della nuova edizione del report trimestrale sui Gss bond di MainStreet Partners, data provider londinese specializzato in ESG e dati di Impatto.

“Per questa edizione del report abbiamo deciso di fare un passo indietro e guidare il lettore attraverso l’intero processo dell’emissione di un Gss Bond – spiega Max Roper, Research Analyst di MainStreet Partners questo ci permette di dimostrare con ancora più chiarezza l’importanza dei dati post emissione. Dal momento che disclosure finanziaria e non-finanziaria sono sempre più intrecciate, siamo convinti che i risultati principali delle nostre analisi post emissione debbano rientrare sempre più nelle conversazioni di Asset Allocation dei gestori di fondi Gss Bond”.

L’adattamento al cambiamento climatico

Se si analizza più da vicino quanta parte delle emissioni di green bond sia destinata all’adattamento al cambiamento climatico, dalla ricerca emerge che soltanto il 7% dei capitali spesi in progetti green riguarda direttamente questo settore, in emissioni che per il 75% vengono finanziati da emittenti governativi.

I destinatari dei finanziamenti

“In un mercato in rapida crescita – spiega la ricerca – verificare l’uso dei proventi dopo l’emissione è un punto chiave: mentre i Green e Sustainability Bond dichiarano di allocare capitali in una media di 4 Use of Proceed (il documento che riassume il modo in cui un’azienda intende spendere i fondi ottenuti con il capitale aggiuntivo, ndr), basandosi però sull’analisi dei report post emissione, in media solo 2.5 iniziative vengono finanziate”.

Tra le categorie preferite dagli emittenti spicca la “sme finance”, vale a dire i finanziamenti destinati alle piccole e medie imprese: in questo campo, infatti, per ogni euro di allocazione previsto al momento dell’emissione, si ricevono effettivamente 2.2 euro “ex-post”.

Investimenti aderenti alle mission

Un’altra tendenza interessante è il fatto che – al di là della scelta di alcuni player di utilizzare i green bond per rivoluzionare i propri modelli di business – di solito gli emittenti di tipo Utility e quelli che investono in Sme Finance preferiscono allocare i proventi in attività che rappresentano una naturale estensione del loro business normale. Da questo deriva il fatto che il 95% dei GSS Bond emessi dalle Utility impiegano oltre il 60% dei loro proventi per una sola categoria di use of proceed.

I focus del report

Nello specifico, il report di MainStreet Partners si concentra su due aspetti: da una parte l’analisi dei punti salienti del mercato dei GSS Bond basata sui report “post emissione” pubblicati dagli emittenti, con l’obiettivo di “guardare oltre alla semplice classificazione di un’emissione, esplorandone l’allocazione dei proventi e l’impatto”, per fornire agli investitori applicazioni quantitative e di facile utilizzo. Dall’altra, l’individuazione dei tratti comuni negli investimenti, che di solito privilegiano progetti che rappresentano un’estensione naturale del business quotidiano degli emittenti. “Ne consegue – conclude il report – che Adaptation, Food Security e Gender Equality sono tra le categorie che rimangono più nella penombra”.

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