Via libera dalla Commissione europea al piano italiano da 550 milioni di euro che intende sostenere gli investimenti per l’impiego dell’idrogeno nei processi industriali e quindi, favorire la transizione verso un’economia net-zero, come delineato nel Green Deal Industrial Plan. Il regime è stato ratificato nel contesto del quadro temporaneo di crisi e transizione in materia di aiuti di Stato, introdotto dalla Commissione il 9 marzo 2023 e successivamente modificato il 20 novembre dello stesso anno, al fine di promuovere interventi in settori chiave per accelerare la transizione ecologica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Adottare l’idrogeno rinnovabile al posto dei combustibili fossili
Finanziato attraverso le risorse assegnate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il regime di aiuti di Stato italiano erogherà le risorse ad esso destinate sotto forma di contributi diretti. Destinatarie della misura sono quelle industrie italiane che dipendono fortemente dai combustibili fossili e quindi, che li utilizzano come fonte energetica o come materia prima nei processi produttivi.
Per poter accedere a questi aiuti, i progetti devono portare a una riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dai processi produttivi di almeno il 40% o a una diminuzione del consumo energetico di almeno il 20%, rispetto ai livelli attuali. Inoltre, per essere ammissibili, le imprese dovranno passare dall’uso di metano e altri combustibili fossili all’idrogeno rinnovabile e potranno combinare quest’ultimo con l’elettrificazione dei processi produttivi o il miglioramento significativo della efficienza energetica nei processi industriali.
In tutti gli investimenti relativi all’idrogeno, per garantire una riduzione delle emissioni di gas serra del 40%, l’uso dell’idrogeno deve rappresentare almeno il 40% degli input energetici totali dall’inizio della fase operativa dei progetti, almeno il 75% degli input energetici totali entro il 2032 e il 100% degli input energetici totali entro il 2036. Inoltre, i beneficiari non potranno aumentare la loro capacità produttiva oltre il 2%.
Il sì della Commissione al regime di aiuti di Stato italiano
La Commissione ha rilevato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, l’aiuto non eccederà i 200 milioni di euro per beneficiario; non supererà le quote di aiuto stabilite nel quadro temporaneo di crisi e di transizione; e sarà erogato entro il 31 dicembre 2025. Inoltre, il sostegno pubblico sarà subordinata a condizioni che assicurino una reale riduzione delle emissioni e la transizione all’uso dell’idrogeno.
La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di determinate attività economiche, fondamentali per l’attuazione del piano REPower EU e del piano industriale del Green Deal, in conformità con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Sulla base di queste considerazioni, la Commissione ha dato il suo assenso alla misura di aiuto secondo le normative dell’UE in materia di aiuti di Stato.
Una spinta alla decarbonizzazione dell’industria
“Questo schema italiano da 550 milioni di euro supporterà le industrie nella decarbonizzazione dei processi industriali che dipendono dal passaggio all’idrogeno per la loro transizione verde. La misura aiuterà inoltre l’Italia a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, in linea con il piano REPowerEU, e a garantire il passaggio completo all’idrogeno entro il 2036 in tutti gli investimenti sostenuti” ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza.