Da gestore idrico a laboratorio di sostenibilità integrata: è questa la metamorfosi di Gruppo CAP, che a Ecomondo 2025 porta una visione capace di coniugare ambiente, tecnologia e sviluppo territoriale.
La green utility lombarda, punto di riferimento per la transizione ecologica in Italia, dimostra come l’acqua possa diventare la leva per costruire un modello economico e ambientale più efficiente e resiliente.
Alla 28ª edizione della fiera di Rimini, CAP presenta i risultati di un percorso iniziato anni fa e fondato su tre pilastri: gestione sostenibile delle risorse idriche, valorizzazione dei rifiuti ed efficienza energetica. Tre elementi che dialogano tra loro in un unico sistema di sostenibilità integrata, capace di affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sicurezza idrica.
Innovazione e circolarità: la sostenibilità che genera valore
Il cuore della partecipazione di CAP a Ecomondo batte nel segno dell’innovazione circolare.
Oltre 15 appuntamenti dedicati a ricerca e sviluppo mostreranno come la sostenibilità integrata possa trasformarsi in vantaggio competitivo: dal recupero delle risorse da fanghi e rifiuti organici al riuso delle acque depurate per l’agricoltura, fino alla digitalizzazione delle reti idriche e alla tutela del suolo come misura di adattamento climatico.
“La simbiosi industriale nell’era della transizione digitale e verde è uno strumento sistemico per la competitività, l’innovazione e l’efficienza delle risorse”, sottolinea Michele Falcone, Direttore Generale del Gruppo.
Una dichiarazione che riassume la filosofia dell’azienda: innovare i servizi pubblici significa creare valore condiviso e rendere tangibile la sostenibilità integrata.
Governance pubblica e partnership per il futuro
Accanto all’innovazione tecnologica, CAP porta a Rimini anche la riflessione sui modelli di governance e sulle politiche europee legate al ciclo dell’acqua.
Il presidente Yuri Santagostino interverrà sul tema del partenariato pubblico-privato come leva di finanziamento degli investimenti idrici, mentre la direzione strategica del Gruppo parteciperà al panel “Economia circolare e modelli integrati per la transizione sostenibile”, un momento di confronto sulle strategie di lungo periodo per i gruppi industriali pubblici.
Il messaggio è chiaro: la sostenibilità integrata non è solo un modello tecnico, ma una visione di sistema, che unisce governance, innovazione e partecipazione delle comunità locali.
CAP e l’Agenda 2030: un impegno a lungo termine
Attraverso ricerca, investimenti e partnership strategiche, Gruppo CAP contribuisce concretamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, promuovendo una transizione verde, digitale e resiliente.
Il suo modello di sostenibilità integrata, si legge in una nota, dimostra che un’impresa pubblica può essere motore di cambiamento, generando benefici ambientali ed economici per i territori. Come sottolineano i vertici aziendali, il futuro passa da un equilibrio tra efficienza, responsabilità e innovazione: acqua, energia e rifiuti diventano così i tre assi su cui costruire un nuovo paradigma di sostenibilità integrata al servizio del sistema-Paese.



































































